Per gli amanti del sapore agrodolce, come me, c’è una bella notizia: è possibile creare il sapore agrodolce senza zucchero e aceto di vino o di mele, utilizzando semplicemente il malto e l’aceto di riso.

Ingredienti

  • 600 g di cipolle borrettane
  • 3 cucchiai d’olio extravergine d’olia
  • 2 cucchiai di tamari o shoyu (salsa di soia)
  • 1 cucchiaio di acidulato di riso
  • 2 cucchiai di malto di riso
  • 1 presa di sale marino integrale

Rosola le cipolle in padella con l’olio, il sale e poca acqua per 5 minuti. Aggiungi ancora un po’ d’acqua e cuoci coperto per 30 minuti. Controlla ogni tanto che ci sia sempre un po ‘di liquido sul fondo della padella in modo che non bruci.

Aggiungi lo shoyu e cuoci ancora 10-15 minuti o comunque finchè le cipolle saranno ben cotte. A fine cottura aggiungi il malto e l’aceto, mescola cuocendo ancora 1 minuto ed è pronto.

Deve rimanere un po’ di liquido di cottura, il “sughetto”, ma se è troppo puoi farlo evaporare un po’ cuocendo a pentola scoperta per qualche minuto.

Se non trovi nei negozi l’acidulato di riso o il malto o una salsa di soia di qualità, puoi comprarli online:

Acidulato di Riso Bio

Voto medio su 25 recensioni: Da non perdere

€ 4,62

Malto di Riso Bio
Dolcificante con un elevato potere nutrizionale

Voto medio su 172 recensioni: Da non perdere

€ 3,86

Shoyu Bio
Salsa di soia

Voto medio su 71 recensioni: Da non perdere

€ 4,08
Hai bisogno di un aiuto per iniziare?
Hai qualche disturbo che vuoi provare a migliorare con la macrobiotica?

Se hai bisogno di un guida per iniziare il viaggio sulla via macrobiotica oppure hai dei problemi di salute per cui è necessario personalizzare l’alimentazione, c’è la consulenza personalizzata:

E’ uscita la nuova edizione dell’Apprendista macrobiotico!

Con 3 nuovi capitoli, nuove ricette, ricette aggiornate e nuove foto.

Lo trovi qui a questa pagina.

L'Apprendista Macrobiotico
Ricette illustrate e consigli per scoprire la cucina macrobiotica vegana

Voto medio su 97 recensioni: Da non perdere

Se acquisti il libro su Macrolibrarsi ricevi in omaggio il mio ebook “Pronto soccorso macrobiotico”.

E se hai bisogno della versione video, a questa pagina trovi il video corso L’apprendista macrobiotico, nato dalla prima edizione del libro.

Ti aspettano tante ricette e tanti altri trucchetti pratici per cucinare velocemente piatti sani e golosi.

E se ami i dolci naturali, golosi, ma sani, è uscito “Dolci buoni e sani”.
Dolci Buoni e Sani
Felicemente golosi senza dipendenza

Voto medio su 60 recensioni: Da non perdere

Sono nuovamente disponibili le box con le mie video ricette!

Le trovi a questa pagina.   Con lo sconto 15% 🙂

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

16 Comments

  • Pubblicato 22 Febbraio 2016 13:54 Ilenia 0Likes

    Ok grazie mille farò così. …t chiedevo x il malto xke quello di riso l ho finito e a casa ho malto d orzo o sciroppo di riso ..che al negozio mi diceva ke è uguale al malto solo che è senza glutine …quindi nn è uguale x capire così so come utilizzarlo ….. sperimentero’la tua ricetta e ti farò sapere. …a presto

  • Pubblicato 21 Febbraio 2016 20:08 Ilenia 0Likes

    Ciao Dealma oggi ho acquistato queste cipolline e volevo sperimentare questa tua ricetta visto che a mio marito piacciono … x essere più digeribili leggevo di metterle a macerare con acqua e acidulato umeboshi sono circa 500 gr…prevale di più la acqua o l acidulato e devono essere sommerse nel liquido?consigli di usare sciroppo di riso o malto d orzo?poi x quanto tempoè dove si conservano ?grazie mille….Ile

    • Pubblicato 22 Febbraio 2016 11:32 Dealma Franceschetti 0Likes

      Ciao Ilenia, se vuoi farle macerare un po’ trasferiscile tagliate in due in una ciotola, copri di acqua e poi aggiungi 2 tappini di acidulato di umeboshi. Di solito consiglio il malto di riso. Il malto d’orzo andrebbe anche meglio perché meno zuccherino, ma ha anche un sapore amarognolo che non piace a tutti. Si conservano in frigo per un paio di giorni.

  • Pubblicato 11 Settembre 2014 16:40 Agnes 0Likes

    Ciao Dealma, ho intrapreso la via macrobiotica appena da un paio di mesi e ora sono in fase di sperimentazione per quanto riguarda nuovi sapori. Anche io amo tantissimo l’agrodolce e appena ho trovato questa ricetta l’ho subito provata. Purtroppo ho fatto molta fatica a digerire le cipolline così come sono cucinate qui e quindi mi chiedevo se conosci un altro modo per cucinarle in modo che restino più leggere (o magari un altro tipo di cipolla).

    Grazie per tutte le tue splendide ricette, un abbraccio.

    • Pubblicato 11 Settembre 2014 17:41 Dealma Franceschetti 0Likes

      Ciao Agnes, le cipolle di tropea sono un po’ più leggere forse. Volendo potresti farle macerare per qualche ora in una soluzione di acidulato di umeboshi e acqua, per renderle più digeribili. Poi sciacquale e usale come preferisci. 🙂

  • Trackback: Pasqua...cosa mangio? | La Via Macrobiotica
  • Pubblicato 17 Dicembre 2013 15:25 Valentina 0Likes

    Uno dei miei contorni preferiti ever!! Ho giusto comprato un enorme barattolo di dao dolce al Punto macrobiotico vicino casa mia l’altra sera! 🙂

  • Pubblicato 12 Dicembre 2013 09:18 Gata da Plar 0Likes

    Alle cipolline in agrodolce non resisto e, infatti, le preparo spesso d’inverno… visto che devo limitare tantissimo zucchero & C. proverò sicuramente questa tua ricettina! ^^

    PS: la tua maionese senza uova sta spopolando a casa nostra! ^_______________^

  • Pubblicato 11 Dicembre 2013 10:28 Maurizio 0Likes

    Ciao cara anch’io preparo l’agro dolce in quella maniera ed in particolare il seitan in “saor” ricetta veneta con aggiunta di uvetta e pinoli. Buon piatto estivo a mio avviso. Purtroppo non condivisa dal circolo culturale UPM in quanto energie contrastanti che vanno a riflettersi negativamente nei reni. Tu cosa ne pensi al proposito?

    • Pubblicato 11 Dicembre 2013 10:49 Dealma Franceschetti 0Likes

      Ciao Maurizio, nella macrobiotica ci sono diversi livelli di approfondimento e di attenzione ai dettagli. Volendo essere molto attenti e approfondire l’aspetto energetico, si può considerare anche la teoria delle 5 trasformazioni, non solo quindi gli aspetti yin e yang, ma è più complesso. Proprio per questo non pretendo che le persone che si avvicinano alla macrobiotica si preoccupino di questi aspetti più sottili e complessi. La semplice attenzione a yin e yang è già, a mio parere, un ottimo approccio per migliorare l’alimentazione. All’UPM sono molto attenti e pignoli e devo dire che in caso di gravi problemi di salute, questa attenzione è importante, ma per tutti gli altri casi, direi che è eccessiva. Se fossi in te non mi preoccuperei troppo e mi godrei l’agrodolce ogni tanto. Comunque non sono completamente d’accordo con il rischio di indebolire i reni, perchè se è vero che aumentando l’energia terra con il sapore dolce posso ridurre l’energia acqua (reni), è anche vero che il sapore acido (legno) controlla un po’ l’energia terra, quindi dovremmo andare “in pari”. Ci penserò su comunque. Quesito interessante. 🙂

  • Pubblicato 10 Dicembre 2013 20:14 margherita 0Likes

    Ciao cara, amo anch’io l’agrodolce e devo dire che la tua ricetta col malto di riso l’avevo già sperimentata ma invece delle cipolline borrettane ho usato il cavolo rosso a listarelle e porro. (affettato il cavolo ed il porro li condisco con poco sale integrale ed olio nel wok prima di accendere il fuoco, lascio 5 minuti e poi comincio a cuocere, quando sono mezze appassite aggiungo il malto di riso e l’aceto di riso e faccio andare un po’, spengo ed aggiungo del tamari, devo dire che anche l’acidulato di ume ci sta molto bene ma bisogna stare un po’ attenti al sale) comunque sia, complimenti come sempre… a parte una tua predisposizione al dolce che tende a saltar fuori (donna!) devo proprio ammettere che tutte le tue ricette sono strepitose!

    • Pubblicato 11 Dicembre 2013 09:04 Dealma Franceschetti 0Likes

      Ciao Margherita, mi hai “beccata”! E’ proprio vero che ho una predisposizione al dolce! 🙂 Mi fa piacere che le mie ricette ti piacciano. Proverò anch’io la tua ricetta con cavolo e porri, slurp.

      • Pubblicato 11 Dicembre 2013 10:22 claudia 0Likes

        che belle ricette! proverò tutte e due, grazie! una domanda da neofita: cos’ha che non va l’aceto di vino? perchè io me lo faccio in casa e mi piace un sacco, mentre quello di riso non mi fa impazzire…

        • Pubblicato 11 Dicembre 2013 10:39 Dealma Franceschetti 0Likes

          Ciao Claudia, a livello energetico l’aceto di vino è molto “forte” per il nostro corpo ed in particolare per il fegato. E’ un po’ uno “scossone”, ma usato saltuariamente, se non ci sono problemi di salute, va bene. Per un uso più frequente è meglio quello di riso o al massimo quello di mele. 🙂

Lascia un commento