Nella cucina macrobiotica, la cottura di base di tutti i cereali in chicco avviene per assorbimento.

Questo significa che si calcola la quantità di acqua corretta affinché a fine cottura venga completamente assorbita e non sia necessario scolare, evitando di perdere preziosi nutrienti.

Quanta acqua per la cottura?

Nel caso del riso integrale la quantità di acqua necessaria è circa doppia rispetto al volume del riso.

In pratica significa che misurando un bicchiere di riso a secco (circa 150 g), si aggiungeranno 2 bicchieri abbondanti di acqua.

La quantità di acqua può variare in base a molti fattori: la tipologia del riso integrale (tondo, lungo, basmati, ecc.), la varietà del riso integrale (balilla, baldo, ribe, venere, ecc.), l’intensità della fiamma, come viene messo il coperchio, se si usa la pentola normale o quella a pressione.

Quindi è necessario impratichirsi 2-3 volte per poi andare sul sicuro.

Nelle cotture per assorbimento come quelle dei cereali in chicco (ma vale anche per i legumi) è particolarmente importante che l’acqua sia di buona qualità, perchè verrà assorbita e quindi veicolata nel nostro corpo attraverso il cibo.

Se vuoi approfondire, qui trovi un mio articolo sull’ importanza della qualità dell’acqua, anche dal punto di vista energetico.

Durante la cottura non è necessario mescolare, anzi, è sconsigliato, quindi è molto comodo mettere un timer e fare altro.

La scusa “il riso integrale ci mette tanto a cuocere” non vale perchè possiamo fare altro mentre cuoce! Inoltre, una volta cotto, dura in frigorifero 4-5 giorni.

L’ammollo è necessario?

L’ammollo non è necessario, ma è sicuramente utile per migliorare la digeribilità, per ridurre i fitati e aumentare la componente nutrizionale (il riso in acqua inizia a germogliare, arricchendosi ulteriormente di vitamine).

L’ammollo dura circa 6-10 ore. Se capita di doverlo lasciare più  a lungo, basta cambiare l’acqua.

L’acqua di ammollo si butta o si usa per la cottura?

Ci sono diverse “scuole di pensiero”: alcuni la usano, altri la buttano. Io spesso la butto perchè il mio intestino “preferisce” la cottura con acqua nuova.

Se si utilizza l’acqua di ammollo per cottura ,va calcolata subito la quantità giusta, al momento dell’ammollo.

Pentola a pressione o normale?

Dipende. Vanno sicuramente bene entrambe. Al di là della riduzione dei tempi di cottura, la differenza principale sta nell’aspetto energetico. La pentola a pressione “yanghizza” di più, quindi introduce nel cibo una maggiore energia yang, che è sicuramente utile durante l’autunno e l’inverno perchè ha effetto riscaldante.

Ma ha anche effetto tonificante, quindi è sicuramente utile per chi ha disturbi di debolezza (ad esempio debolezza del tubo digerente).

Solitamente in estate non la uso mai per i cereali , ma solo per legumi a lunga cottura.

Quanto tempo cuoce il riso integrale?

Dipende dalla varietà e dalla tipologia (come indicato sopra). Possiamo dare un tempo indicativo, dai 25 ai 50 minuti di cottura, a cui aggiungere 10-15 minuti di riposo a fuoco spento, coperto.

In pentola a pressione siamo sui 25 minuti circa.

L’importante è che a fine cottura risulti ben cotto. Se necessario si può aggiungere acqua durante la cottura, meglio se calda.

Ingredienti

Per circa 2 persone:

  • 150 g di riso integrale (1 bicchiere)
  • 400-500 ml di acqua, circa 2 bicchieri abbondanti (qui un articolo sull’ importanza della qualità dell’acqua in cucina)
  • 1 presa di sale marino integrale

Lava il riso usando un colino oppure in una ciotola, versando via l’acqua dopo averlo lavato.

Trasferiscilo in una ciotola e aggiungi l’acqua per l’ammollo (se la userai per la cottura calcola subito la quantità corretta, circa il doppio del volume).

Trascorso il tempo di ammollo puoi trasferire in pentola a cuocere, oppure buttare l’acqua e sostituirla con acqua nuova, circa il doppio del volume calcolato a secco.

Porta a bollore e aggiungi una presa di sale marino integrale.

Abbassa la fiamma al minimo, affinché il riso cuocia, ma lentamente e metti un coperchio lasciando un piccolo spiraglio.

Lascia cuocere 25-30 minuti, poi spegni e lascia riposare coperto bene.

A questo punto puoi usare il riso unendolo a verdure saltate in padella, a sughi di verdure, puoi farne crocchette, sformati, puoi usarlo per preparare il sushi (anche quello vegetale) e puoi persino usarlo per preparare dei dolci, delle torte, oppure per la colazione, aggiungendo dei semi oleosi (nocciole, mandorle, ecc), uvetta, eventualmente del malto di riso o altri ingredienti graditi per una versione dolce, oppure per una versione salata aggiungendo gomasio o miso e semi di zucca o di girasole ed eventualmente delle verdure cotte.

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Cuocendone di più, puoi conservarlo in frigorifero per 4-5 giorni.

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