Il Dr. Berrino è epidemiologo e patologo ed è stato il Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. E’ anche il promotore del progetto Diana per la prevenzione alimentare delle recidive del carcinoma mammario e coordinatore della ricerca sulla sopravvivenza dei malati di tumore in Europa.
E’ autore di numerosi saggi e libri, ed è diventato noto al pubblico nel marzo del 2009 grazie ad un servizio della trasmissione “Report” di Milena Gabanelli, che lo ha inserito nella sua domenicale “Good News”, la buona notizia che chiude la trasmissione.
Qual’è la buona notizia? Che il cibo può prevenire e guarire il cancro e molte altre malattie.
Il dottor Berrino è un convinto fautore della cucina naturale e del potere del cibo nel curare e prevenire le malattie, compreso il cancro.
In questo video il Dr. Berrino ci accompagna al supermercato suggerendo quali cibi mettere nel carrello e quali a cui stare alla larga…. 😉
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9 Commento
Ho ascoltato questo video del dr.Berrino tante volte e ogni volta scopro qualche particolare su cui non mi ero soffermata prima. Ho cominciato a seguire i suoi consigli da qualche anno anche se non ho particolari problemi di salute. Sono sovrappeso con un indice di massa corporea di 29, colpa forse che non riesco a ridurre i formaggi anche se da un po di tempo adopero quelli caprini. Come fare? Preciso che gli altri valori come colesterolo, trigliceridi e glicemia sono nella norma ( almeno fino ad ora!) Cerco aiuto. Rosa.
Ciao Rosa, il problema “formaggi” è davvero difficile. Solitamente è l’alimento che si fa più fatica ad abbandonare. Anch’io ai tempi ho faticato parecchio! L’unico modo credo sia quello di cucinare cose buone, molto golose e soddisfacenti, in modo da non sentirne tropo la mancanza. Un altro aspetto da considerare è quello psicologico. Cerca di capire che bisogno soddisfano i formaggi e cosa succede quando ne senti la mancanza o ti prende la voglia. Cerca di individuare se c’è una qualche parte del corpo dove nasce questo desiderio. Spesso, divenendo più consapevoli di questi aspetti, è come se ne prendessimo il controllo e diventa più facile controllare le voglie. Il formaggio di capra è meno problematico di quello di mucca, ma ha sempre tanti aspetti negativi e nel tuo caso in particolare non ti aiuta a dimagrire. Perchè non provi la mia formaggetta di mandorle? Certo, non è la stessa cosa, ma è buona e dà soddisfazione! 🙂
Buon giorno, sono interessata a frequentare i corsi di Macrobiotica che possano poi darmi la possibilità di applicarla alla nostra vita familiare ma anche per poter farlo diventare un lavoro.
Abito in provincia di Rovigo
Attendo Vostre info! Grazie!
Mariaelisa Nervanti
Benvenuta Mariaelisa. Attualmente i miei corsi di si svolgono ad Alessandria, ma è possibile organizzarne uno da lei se lo desidera. Mi scriva a info@laviamacrobiotica.it così ne parliamo. Se invece desidera fare un percorso in una scuola di cucina come ho fatto io le consiglio La Sana Gola di Milano. Non conosco la sua zona quindi non so consigliarla in merito. 🙂
Ciao, mi intrometto per dire che ricordo che il prof. Berrino parlava di pasta di grano duro italiano, quindi sempre attenzione alle materie prime e alla qualità.
E poi sicuramente è corretto il ragionamento di Dealma sulla cottura.
Questo servizio di Report è il responsabile del mio riavvicinamento alla macrobiotica.
Sono d’accordo, la qualità delle materie prime è fondamentale, quindi anche la loro provenienza. Mi fa piacere sapere che Berrino ti ha fatta avvicinare alla macrobiotica! 🙂
ciao! è molto interessante, ma io ho una domanda che non so a chi rivolgere. Nella puntata delle invasioni barbariche in cui era ospite, Berrino sostiene che il male è rappresentato dalle farine bianche, ma poi, a domanda, risponde che cibo spazzatura sono pane e pizza, MA NON la pasta bianca. Vorrei una risposta a questa domanda, perché se è vero che le farine raffinate fanno male, allora anche la pasta bianca dovrebbe far male; se non è così, mi piacerebbe sapere il perché. Grazie.
Benvenuta Claudia,
chiaramente non posso rispondere io per il Prof. Berrino, ma posso solo fare qualche ipotesi: la prima che viene in mente è che abbia dimenticato di parlare di pasta bianca. Ma c’è anche un’altra possibilità. E’ possibile che anche Berrino, come me, consideri in maniera un po’ diversa le categorie “pane e pizza” e “pasta”. Il pane e la pizza contengono lievito di birra e sono farine al forno. Il lievito di birra altera la flora intestinale e tutte le farine al forno producono rigidità e secchezza nel corpo. La pasta invece non ha lievito e non è cotta in forno. Questo crea una certa differenza, anche se è indubbio che la pasta fatta con farina raffinata sia un alimento da utilizzare infrequentemente, privilegiando quella integrale. 🙂