L’impacco di zenzero è un impacco caldo che fa parte dei tanti rimedi macrobiotici esterni della “medicina” macrobiotica.

E’ uno dei anti rimedi che troviamo nel bellissimo libro di Michio Kushi “Il libro dei rimedi macrobiotici”.

Si prepara in casa con un pezzetto di radice di zenzero e si può utilizzare per diverse problematiche o disturbi.

Perfetto per l’inverno: porta calore, muove il sangue, libera i ristagni e il muco, scaccia via il freddo e il dolore.

Per cosa può essere utile:

  • riscalda
  • muove la circolazione localmente, migliorando condizioni di ristagno
  • aiuta a liberare i reni da ristagni, facendo scorrere meglio il sangue
  • scioglie il muco
  • dolore alla cervicale
  • mal di schiena
  • reumatismi
  • articolazioni doloranti e rigide (solo se non c’è infiammazione in corso)
  • contratture
  • sinusite
  • otite
  • acufeni
  • calcoli renali e biliari
  • cisti
  • amenorrea

In caso di acufeni si applica non solo sulle orecchie, ma anche sui reni, perchè orecchie e reni hanno un collegamento energetico.

Il suo effetto mucolitico è benefico anche in caso di tosse, in questo caso si applica sul petto (in caso di bronchite si, in caso di polmonite no).

In effetti nella macrobiotica si usa anche per disturbi più seri, come coadiuvante dell’alimentazione e delle terapie, ad esempio in caso di parkinson e sclerosi multipla.

Si può sperimentarlo anche in caso di lieve attacco di asma, applicandolo sulla schiena all’altezza dei polmoni.

Ovviamente non è sostituito dell’intervento medico o dei farmaci, quando necessario!

Il buon senso deve sempre guidarci.

Come si prepara l’acqua allo zenzero

  • 150 g circa di radice fresca di zenzero
  • 4-5 litri d’acqua
  • 1-2 canovacci

Scalda bene l’acqua.

Nel frattempo, grattugia lo zenzero senza sbucciarlo.

Spegni il fuoco sotto la pentola e strizza dentro la pentola la polpa ottenuta dopo aver grattugiato lo zenzero.

L’acqua allo zenzero è pronta e puoi immergere una parte di un canovaccio, strizzarla e applicarla, senza scottarsi!

E’ meglio prima picchiettare sulla pelle in modo da far abituare la pelle al calore e raffreddare leggermente il canovaccio.

Copri con un altro canovaccio, asciutto, per trattenere il calore.

Lascia l’impacco finchè senti che si intiepidisce.

A quel punto ripeti l’operazione diverse volte, finchè la pelle si arrossa.

A seconda dell’area da trattare, ma anche al tipo di persona, l’operazione può è richiedere dai 10 ai 20 minuti.

Questa è la preparazione nella versione più semplice e veloce.

Normalmente si consiglia di applicare l’impacco una volta al giorno per qualche giorno e poi ogni tanto, ma in caso di dolori si può applicarlo anche 2-3 volte in un giorno, in questo caso si può riutilizzare la stessa acqua riscaldandola, senza farla però bollire.

L’originale acqua allo zenzero per gli impacchi prevederebbe di trasferire lo zenzero grattugiato in un fazzoletto, chiuderlo con un cordino e strizzarlo nella pentola.

Poi si lascia nell’acqua il fazzoletto dopo averlo strizzato.

Volendo si può usare questo “pacchettino” che abbiamo ottenuto per fare un impacco su aree poco estese, come ad esempio uno zigomo in caso di dolore da sinusite.

Come riutilizzare l’acqua allo zenzero:

Si può aggiungere all’acqua nella vasca de bagno.

Si può usare per un pediluvio oppure un maniluvio caldo.

Chi ha sempre mani e piedi freddi o addirittura tendenza ai geloni o ha la sindrome di Raynaud, trova di solito sollievo e beneficio con maniluvio e pediluvio.

Applicazione sui reni

L’impacco di zenzero sui reni è un must della “medicina” macrobiotica, ma è anche un rilassante trattamento, una vera coccola dopo una giornata faticosa e soprattutto al freddo.

Chi fa un lavoro faticoso fisicamente ed esposto tutto il giorno al freddo, proverà grande piacere a farsi fare l’impacco sui reni.

Ovviamente dobbiamo trovare una persona che ci aiuti e ci faccia l’impacco.

Con l’acqua allo zenzero ben calda, piega in quattro un canovaccio, per il lungo.

Tieni con le mani i due capi e immergi nella pentola la parte centrale, poi strizza arrotolando il canovaccio.

Facendo in questo modo la parte che hai in mano resta asciutta e non ti bruci.

Per applicare il canovaccio sulla pelle è meglio prima picchiettarlo in modo da far abituare la pelle al calore e raffreddare leggermente il canovaccio.

Va applicato sulla schiena nella zona renale.

Chi riceve l’impacco può stare coricato oppure seduto al contrario su una sedia, appoggiando le braccia sullo schienale oppure seduto appoggiandosi ad un tavolo.

Si ripete diverse volte finchè la pelle si arrossa bene.

Controindicazioni

L’impacco di zenzero NON va applicato sopra la testa, quindi sul cervello. Si può invece applicare sulle orecchie, sulla fronte e sul viso.

NON va applicato su aree infiammate e calde, su un’appendice infiammata, su vene varicose, sul cuore, sul ventre di una donna incinta, sui bambini molto piccoli, sugli anziani, sul ventre durante il ciclo mestruale (aumenta il sanguinamento), su tumori non benigni e se c’è febbre alta.

Se vuoi approfondire il tema dei rimedi macrobiotici esterni e interni:

Il Libro dei Rimedi Macrobiotici
Ricette, diete e terapie nella vita quotidiana

Voto medio su 8 recensioni: Da non perdere


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6 Comments

  • Pubblicato 8 Novembre 2023 23:26 Cristina 0Likes

    Buongiorno, la mia bambina di 1 anno ha passato una brutta influenza, ha da giorni mani e piedi freddi e il muco fatica a scendere. Posso utilizzare questo rimedio o è troppo piccola? Se si, dove è meglio applicarlo? Grazie

    • Pubblicato 9 Novembre 2023 08:50 Dealma Franceschetti 0Likes

      Buongiorno Cristina, su bambini così piccoli non mi sento di consigliare un impacco. Al massimo un pediluvio e maniluvio con lo zenzero, per le mani e i piedi freddi, perchè attiva la circolazione. 🙂

  • Pubblicato 18 Febbraio 2023 15:48 Barbie 0Likes

    Ciao Dealma. Secondo te si può usare l’olio essenziale di zenzero anziché lo zenzero fresco?

  • Pubblicato 8 Febbraio 2023 08:14 Cristian 0Likes

    Ciao Dealma! Proprio in questi giorni pensavo di farlo… Che coincidenza 😉 Un dubbio: è un problema fare il trattamento su più zone, ad esempio tutta la schiena, in un’unica seduta? O meglio limitarsi ad una sola zona, es. quella renale?

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