Questa pasta è un piatto unico, perchè sono riuniti i 3 elementi fondamentali: cereale, legume e verdura. Come insegna la buona tradizione contadina! Pensa a pasta e fagioli, pasta e ceci, ecc.
Questi piatti avevano sempre una qualche verdura all’interno, fosse anche solo un soffritto di cipolla e poi un legume, così da completare il quadro nutrizionale, anche se un tempo non lo sapevano mica! Eppure non sbagliavano…forse ascoltavano di più l’intuito.
La presenza del fungo shitake, aggiunge una componente “curativa” speciale. Lo shitake infatti è un fungo curativo che stimola il sistema immunitario, abbassa il colesterolo, regolarizza la pressione e aiuta il fegato a liberarsi dei grassi.
Ingredienti
Per 2-3 persone:
- 200 g di pasta integrale
- 300 g di cavolo nero
- 200 g di ceci cotti
- 3-4 funghi shitake secchi o freschi
- 2 cucchiaini di miso di riso o d’orzo (o di più, a piacere)
- 2-3 cucchiai d’olio e.v.o.
- 1 spicchio d’aglio
Metti in ammollo gli shitake (se usi quelli secchi) in acqua tipedida o calda.
Pulisci il cavolo nero e taglialo a listarelle.
Puoi usare anche i gambi, basta tagliarli finemente.
Quando i funghi sono morbidi tagliali a fettine.
Scalda l’olio in padella, aggiungi l’aglio e poco dopo il cavolo e gli shitake.
Rosola leggermente, per qualche minuto, poi aggiungi un po’ dell’acqua di ammollo degli shitake, metti il coperchio e lascia stufare per circa 15 minuti.
Se necessario aggiungi altra acqua per terminare la cottura.
Nel frattempo cuoci la pasta.
Sciogli il miso a parte con un po’ di acqua calda e aggiungilo in padella a fine cottura.
Aggiungi i ceci, mescola bene e spegni. Assaggia e se serve regola di sale aggiungendo altro miso o della salsa di soia.
Scola la pasta e versala nella padella con il cavolo e gli shitake. Mescola ed è pronto!
Se non riesci a trovare nei negozi il funghi shitake e il miso, puoi acquistarli qui:
2 Comments
SeCondo te in questa ricetta posso sostituire il miso con il nato? L’ho provato con il riso integrale e mi piace. Ciao e grazie
Ciao Angela, si certo, sperimenta. 🙂