La zucca mania imperversa….il blog è invaso da ricette di ogni tipo a base di zucca! La raccolta di ricette buone e sane di Salutiamoci di Novembre ci farà diventare tutti arancioni?

In attesa di scoprirlo non potevo non proporvi un’altra ricetta con la zucca! 🙂

Questa è una ricetta nata dal tentativo di rendere più appetitosa l’unione di zucca e azuki, che non a tutti piace. Mi riferisco al famoso piatto curativo “azuki, zucca e kombu”, utilizzato nella cucina macrobiotica per curare soprattutto il pancreas, addirittura in caso di diabete. Nella ricetta tradizionale gli azuki vengono cotti con la zucca e l’alga kombu (e un po’ d’acqua ovviamente) per circa un ora.

Ne risulta un piatto molto equilibrato dal punto di vista energetico, in grado di nutrire profondamente stomaco, milza/pancreas e sistema immunitario grazie  alla sua potente, ma equilibrata energia dolce.

Questa è una versione meno “potente” energeticamente, ma decisamente più gustosa, quindi alla portate di tutti i palati. 😉 Un modo per cominciare ad apprezzare gli azuki.

Ingredienti

Affetta la cipolla e falla imbiondire in padella con l’olio e poca acqua. Nel frattempo taglia la zucca a dadini. Aggiungi la curcuma e il timo alle cipolle, mescola bene e aggiungi la zucca. Lascia rosolare qualche minuto, poi aggiungi l’aceto di riso e mezzo bicchiere d’acqua.

Lascia stufare coperto 15-20 minuti finchè la zucca sarà morbida. Se necessario aggiungi ancora un po’ d’acqua durante la cottura. Aggiungi shoyu o tamari, l’acidulato di umeboshi e l’agar agar sciolto a parte con poca acqua fredda. Aggiungi gli azuki, sciogli il miso in poca acqua e aggiungilo in padella mescolando bene.

Per ultimo aggiungi la buccia di limone grattugiata.

Passa il tutto nel frullatore. Per questa preparazione non è fondamentale ottenere un composto perfettamente liscio.

Prepara degli stampini o uno stampo grande e metti sul fondo un po’ di semi di crescione. Versa il composto e inforna a 180° per 20 minuti. Sforna e lascia raffreddare perfettamente prima di capovolgere. Una volta che il composto si è solidificato puoi anche riscaldarlo prima di servire.

Se usi lo stampo grande puoi servire lo sformato a fette come fosse un patè.

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13 Comments

  • Pubblicato 7 Marzo 2017 09:45 serena ziglio 0Likes

    Ciao Dealma, per i semi di crescione vanno bene quelli che si usano per produrre germogli?

  • Pubblicato 26 Novembre 2012 11:21 Rosina Elia 0Likes

    Io ho sostituito l’aceto di riso con aceto di mele perchè non ne avevo in casa 🙁
    Poi ho messo i semi di lino al posto dei semi di crescione…
    Anche con questa variante sono venuti buonissimi

  • Pubblicato 21 Novembre 2012 18:46 letissia 0Likes

    Ottima la tua rivisitazione! E che belli a vedersi i tuoi sformatini! I miei complimenti sig.na Dealma! 🙂

  • Pubblicato 21 Novembre 2012 17:14 elisabetta pendola 0Likes

    viva gli azuki e la zucca, z z!

  • Pubblicato 19 Novembre 2012 19:27 brii 0Likes

    Chi l’ha detto che gli azuki non sono buoni? 🙂
    A me piacciono un sacchissimo.
    Si, questo mese, tutti very arancioni! 🙂
    Viva la zucca!
    baciusssss

  • Pubblicato 19 Novembre 2012 16:11 Gata da Plar 0Likes

    mi piacciono gli azuki, anzi mi piacciono TUTTI i legumi! 🙂

    dove trovo i semi di crescione?? 😛

    voglio provare la ricetta… ma non ho l’acidulato di umeboshi posso sostituirlo con altro?

    per il resto ho tutto, incredibile! ^^
    grazie ciaoooooo

    • Pubblicato 21 Novembre 2012 08:41 Dealma Franceschetti 0Likes

      Ho trovato i semi di crescione da Natura Sì, ma penso che molte erboristerie li abbiano. Il sapore dell’acidulato di umeboshi è unico e quindi insostituibile, ma non è indispensabile per la riuscita della ricetta. Se non lo metti probabilmente dovrai salare un po’ di più, con la salsa di soia o il sale. Poi fammi sapere come sono venuti!

  • Pubblicato 16 Novembre 2012 20:13 stelladisale 0Likes

    che bella ricetta very macrobiotica! 🙂

  • Pubblicato 16 Novembre 2012 14:30 Sara 0Likes

    Questo è un matrimonio che amo molto, bellino davvero la versione sformatino!

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