Cos’è la Macrobiotica
“Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte.”
Francois de la Rochefoucauld
Macrobiotica deriva dal greco makros (grande o lungo) e bioticos (vita), che possiamo tradurre come “lunga vita”, ma anche come “grande vita”, nel senso di una vita vissuta pienamente, realizzando i propri sogni e le proprie potenzialità.
La macrobiotica è una filosofia di vita basata sul principio Unico yin-yang, di derivazione taoista.
Lo scopo della macrobiotica è la creazione di esseri umani pacifici, felici e liberi.
La macrobiotica non è una dieta, ma una via di ricerca dell’equilibrio dell’uomo con il suo ambiente e dell’armonia tra corpo, mente e spirito.
Una delle possibili strade per trovare l’equilibrio e l’armonia, è la scelta consapevole del cibo.
Ma cos’è l’equilibrio? Equilibrio significa benessere fisico, mentale, emotivo e spirituale. In una sola parola: salute. Il concetto di salute non può significare soltanto assenza di malattia.
E’ ora di iniziare a considerare la salute qualcosa di più della semplice assenza di sintomi. La salute è un insieme di fattori, che portano al risultato finale della felicità.
Quali sono questi fattori? Armonia e benessere del corpo, della mente, delle emozioni e dello spirito.
Come raggiungere tutto questo? Esistono infinite strade, ma quella più semplice e a portata di tutti è sicuramente la scelta del cibo.
Mangiare è un atto naturale, che anche tu compi ogni giorno tre volte al giorno, se vuoi sopravvivere.
Puoi imparare a mangiare in modo più consapevole, per raggiungere quella che dovrebbe essere la salute, ossia una vita piena di energia, di benessere, di vitalità.
Le basi
- Scegliere e cucinare/trasformare il cibo attraverso la “bussola” yin e yang (vedi oltre)
- Preferire cibo integro, quindi non raffinato
- Preferire il cibo naturale al cibo industriale
- Seguire la stagionalità di frutta e verdura
- Scegliere la frutta appartenente alla fascia climatica in cui si vive
- Ridurre al minimo o eliminare il cibo animale (preferendo quello marino a quello terrestre)
- Evitare o ridurre ad un uso occasionale gli zuccheri raffinati e tutto ciò che li contiene
- Introdurre nella propria alimentazione i cereali integrali in chicco e i legumi
- Introdurre la zuppa di miso
- Imparare ad utilizzare i condimenti speciali (miso, salsa di soia, umeboshi, gomasio)
- Imparare ad utilizzare le alghe
- Alternare i vari tipi di cereali, di legumi e di verdure
- Scegliere farine integrali o poco raffinate
- Tra i vari tipi di frumento preferire i grani antichi e il farro
- Utilizzare sale marino integrale del Mediterraneo
- Masticare a lungo, almeno 30 volte ogni boccone
- Cucinare con animo lieto e con amore
- Esprimere gratitudine
La dispensa macrobiotica
La dispensa macrobiotica è ricca di cereali, verdure e legumi, ma anche di ingredienti dai nomi strani e curiosi, come kuzu, umeboshi, tekka, da lasciare perplessi gli amici che vengono a cena. Ma sono ingredienti come gli altri, a cui ci si abitua in fretta e che diventano amici fidati di cui non si può più fare a meno. Condimenti speciali come miso, umeboshi, gomasio, tamari e shoyu, arricchiscono di sapore e salute i tuoi piatti e non possono mancare in una cucina naturale e salutare.
Sul web è possibile trovare praticamente tutto, soprattutto gli ingredienti speciali che non si trovano nei supermercati. Qui ad esempio.
Cereali integrali e semi-integrali in chicco
Pasta integrale o semi integrale
Farine semi-integrali e integrali
Verdure di stagione
Alghe (kombu e wakame per iniziare)
Legumi secchi
Farina di ceci, di lenticchie, di piselli
Tempeh e tofu
Olio evo e volendo anche di sesamo
Sale marino integrale del Mediterraneo
Frutta a guscio (nocciole, mandorle, ecc.)
Semi oleosi (semi di zucca, di girasole, ecc.)
Caffè yannoh oppure d’orzo
Crema di mandorle e/o di nocciole
Bevande vegetali non dolcificate
Fiocchi di cereali
Frutta disidratata
Quali cibi fanno parte della macrobiotica?
Potenzialmente tutti!
Tutto ciò che esce dalle pentole di Madre Natura fa parte della cucina macrobiotica.
Nulla è escluso a priori, proprio perchè la macrobiotica non è una dieta fatta di cibi permessi e proibiti, ma è una filosofia di vita.
Tra gli innumerevoli cibi che Madre Natura ci mette a disposizione, ci sono sicuramente dei cibi da preferire (quelli vegetali e integrali) e altri da valutare caso per caso.
Nella cucina macrobiotica si privilegiano:
- I cereali: possibilmente integrali e semi integrali e sotto forma di chicco. Da consumare ogni giorno, più volte al giorno, masticati a lungo.
- Le verdure di stagione cotte e crude: abbinate sempre ai cereali, per condirli, oltre che cucinate a parte.
- I legumi secchi: compaiono tutti i giorni in piccole quantità.
- I derivati della soia: tempeh, tofu, natto (a chi piacciono).
- Le alghe marine: tutti i giorni in piccole quantità.
- Frutta a guscio (nocciole, mandorle, nocciole, ecc.) e semi oleosi (sesamo, semi di zucca, di girasole, ecc.): in piccole quantità. Usati in seme, ma anche in crema (crema di nocciole, di mandorle, tahin)
- I condimenti speciali: miso, salsa di soia (tamari o shoyu), umeboshi, gomasio, ecc.
- Verdure fermentate: insalatini (qui la ricetta e le spiegazioni)
Questi alimenti, se utilizzati regolarmente, sostengono le funzioni del tuo corpo, rinforzando gli organi e stimolando la disintossicazione e la rigenerazione.
Sul blog troverai ricette e articoli per imparare come utilizzarli.
Si utilizzano meno frequentemente:
- Frutta
- Pesce piccolo, pesce azzurro (pescato)
- Prodotti da forno
- Farine
- Dolci (anche se macrobiotici)
Gli alimenti considerati “problematici” e quindi evitati o ridotti ad uso occasionale molto saltuario sono:
- Carne bianca, rossa e salumi
- Uova
- Latticini
- Formaggi
- Frutta tropicale
- Cioccolato
- Caffè
- Alcol
- Zuccheri raffinati
Questi alimenti, se utilizzati frequentemente, possono rallentare o addirittura ostacolare le funzioni del tuo corpo, creando squilibri, sotto forma di accumuli, tensioni e debolezza.
LA SCELTA VEGETALE DE “LA VIA MACROBIOTICA” di Dealma Franceschetti
Come già detto, la macrobiotica non è una dieta, quindi non esclude nessun alimento a priori, nemmeno quello di origine animale.
Se non si sono compiute scelte etiche e si gode di buona salute, non è un problema mangiare del cibo di origine animale, preferendo più speso il pesce pescato e cercando di limitare tutto il resto.
Detto questo, è utile sapere che Georges Ohsawa, il padre della macrobiotica, invitava comunque a prendere una via vegetale quando possibile, per alleggerire i corpo e favorire il proprio percorso spirituale.
“La Via Macrobiotica” sceglie di eliminare totalmente il cibo di origine animale proponendo uno stile alimentare completamente vegetale.
Questa scelta nasce dal desiderio di migliorare la salute delle persone e del pianeta e salvaguardare gli animali dalla sofferenza.
Per poter spiegare cos’è la macrobiotica è necessaria una visione più ampia che comprenda anche il cibo animale, anche se poi si sceglie di non mangiarlo. Quindi nella teoria è incluso il cibo animale per meglio comprendere gli effetti del cibo sul corpo a livello energetico, ma in pratica può essere escluso, pur seguendo i principi base della macrobiotica.
In ogni caso la macrobiotica non prevede regole rigide, né divieti, ma suggerisce un diverso modo di guardare al cibo nella speranza che ognuno possa trovare il proprio stile alimentare.
La Via Macrobiotica suggerisce di eliminare il cibo animale, ma non lo vieta, proprio in accordo con i principi della macrobiotica che non prevedono divieti. Chiunque è benvenuto sulla Via Macrobiotica, anche chi non è vegetariano o vegano.
Ognuno è libero di compiere le proprie scelte.
La scelta di abbandonare il cibo animale va attentamente considerata, capita e “metabolizzata”. E per questo a volte ci vuole un po’ di tempo. Nella maggior parte dei casi è necessario un vero e proprio percorso per liberarsi dalla dipendenza dalla carne.
Ma nessuno verrà “costretto” ad eliminare il cibo animale!
La Via macrobiotica è un’occasione di crescita e di consapevolezza, indipendentemente dalla scelta vegetariana o vegana, ma per chi lo desidera, può essere l’opportunità per intraprendere questo percorso con consapevolezza e attenzione, in modo da evitare i più comuni errori di tipo energetici, di chi sceglie il vegetarismo o il veganismo.
La colazione macrobiotica
La colazione è il tallone d’Achille di molte persone. C’è chi la salta completamente, chi beve solo un caffè, chi si coccola al bar con cappuccio e brioche. C’è chi, più attento, mangia cereali soffiati, muesli, fiocchi, ecc.
Ma la colazione può essere l’occasione per mangiare un cereale integrale in chicco.
Come? Con la famosa crema di cereali dolce o salata, ad esempio.
La crema di cereali è quasi una “medicina”, perché nutre in profondità il corpo, regalandoci un’energia stabile e duratura.
Puoi provare al versione alle mele e cannella.
Una colazione salata è generalmente preferibile, in quanto il spore salato yanghizza, quindi ci tonifica dandoci l’energia giusta per affrontare la giornata al massimo, mentre l’energia dolce ci rilassa, togliendoci quello sprint utile per iniziare una giornata di lavoro.
Ovviamente non è indispensabile la colazione salata, ma puoi sempre sperimentare.
Se non ti piace la crema di cereali (dolce o salata), puoi comunque mangiare un cereale cotto per assorbimento (qui trovi la procedura per la cottura del riso integrale), aggiungendo ingredienti a piacere come uvetta, malto, semi oleosi, ecc. Come in questa ricetta.
Oppure in versione salata con condimenti come salsa di soia o gomasio e persino verdure. Come in questa ricetta.
O ancora, puoi preparare delle torte di riso, con semi oleosi, frutta disidrata, frutta fresca. Come in questa ricetta.
Puoi prepararla persino cn le verdure dolci come la zucca e la carota, come in questa ricetta.
Ottimo e delizioso il mochi, che puoi comprare già pronto qui e condire in versione dolce o salata.
Qui puoi vedere nel video come lo cucino io.
Per i meno volenterosi è possibile optare per dei compromessi comunque salutari, come il porridge, preparato con latte di riso, fiocchi d’avena o d’orzo, uvetta e malto di riso.
Oppure un dolce a base di fiocchi, come la torta ai fiocchi d’avena.
Per una colazione più golosa e più simile a quella classica con cui siamo cresciuti tutti quanti, si possono prepararedolci naturali che possono sostituire le brioches e i biscotti classici contenenti zucchero, burro, latte e uova.
Ad esempio delle torte come questa o questa, dei plumcake, dei muffin, dei biscotti integrali alle nocciole e cioccolato, crepes senza uova e senza glutine come queste o queste. Persino delle crepes senza farina, come queste!
E da bere? E’ sicuramente bene evitare il caffè e preferire caffè d’orzo oppure il tè Kukicha.
Qui puoi leggere cos’è e come prepararlo.
Sul blog troverai tantissime ricette per ogni tipo di colazione.
L'energia del cibo
La macrobiotica considera il cibo non solo da un punto di vista nutrizionale, ma anche energetico.
Il cibo è una forma altamente concentrata di energia, che apporta non solo sostanze nutritive, ma anche vari tipi di energie, che influiranno sul tuo corpo, sulla mente e sulle emozioni.
Queste energie derivano da fattori che la nostra medicina occidentale non considera, quali la forma, la direzione di crescita, il luogo di crescita, le elaborazioni, ecc. Questi fattori influiscono particolarmente sulle qualità energetiche di frutta e verdura.
Il primo passo verso il benessere globale, quindi non solo del corpo, ma anche della mente, delle emozioni e dello spirito, consiste nel diventare consapevole di quali energie introduci nel tuo corpo mangiando e come esse influiscono sul tuo benessere.
La visione energetica del cibo è antichissima. Nasce con il taoismo, che cerca di spiegare i fenomeni dell’universo attraverso la polarità, chiamata yin-yang. Nella macrobiotica yin-yang diventano una bussola, uno strumento di comprensione dell’effetto del cibo su tutto il nostro essere: corpo, mente, emozioni, spirito.
Con un po’ di pratica è possibile divenire consapevoli di come si possa utilizzare questa antica sapienza in cucina, per costruire la salute ogni giorno, ad ogni pasto.
La bussola YIN - YANG
Ogni fenomeno dell’universo, ha una polarità: giorno e notte, caldo e freddo, vuoto e pieno, maschile e femminile, ecc.
Per abitudine e comodità diciamo spesso “questo è yin, questo è yang”, ma non sarebbe corretto, perchè ogni cosa in questo universo, come ogni cibo, ha elementi yin ed elementi yang, perchè yin e yang sono le due facce della stessa moneta.
Nascono anticamente per spiegare i fenomeni dell’universo, che si manifesta attraverso una polarità, chiamata yin e yang: giorno-notte, caldo-freddo, maschile-femminile, riposto-attività, ecc. Però possiamo individuare delle tendenze, delle prevalenze, soprattutto facendo un lavoro di raffronto.
Sarebbe più corretto dire “questo è più yin di quest’altro, questo è più yang di quest’altro”, ma diventerebbe più difficile. Quindi semplifichiamo con “questo è yin e questo è yang”, ma ricordando che nulla è solo yin e solo yang, mi raccomando.
La strada migliore è cercare di capire da soli cosa è più yin o più yang e per capirlo è utile pensare alla metafora usata migliaia di anni fa dal taoismo per spiegare yin e yang, che ha usato la montagna.
Una montagna ha due versanti, quello soleggiato è caldo, asciutto e luminoso: yang. Quello in ombra è freddo, umido e più buio: yin.
Questo è un inizio per cominciare a capire, ma non basta ovviamente per chi è alle prime armi.
Per semplificare possiamo dire che i cibi più yang sono quelli più asciutti e secchi, rispetto a quelli più umidi, sono quelli che sono stati cotti rispetto a quelli crudi, sono quelli integrali rispetto a quelli raffinati, sono quelli che conservano la forma in chicco rispetto alla forma in farina, quelli che conservano in generale la forma integra e le loro parti, rispetto a quelli trasformati a cui viene tolto qualcosa (estratti di verdure o di frutta, spremute, olio, bevande vegetali, ad esempio), quelli che hanno il sale rispetto a quelli che non ce l’hanno o hanno lo zucchero.
Sono più yang i cibi animali di quelli vegetali. E nel mondo animale sono più yang gli animali di terra rispetto a quelli d’acqua. E via così, possiamo addentrarci sempre di più, mettendo in confronto sempre più elementi.
Per fare un esempio che uso sempre nelle mie conferenze, per far capire che yin e yang sono un dialogo dinamico: la verdura e la frutta sono vegetali, quindi possiamo dire che sono yin, se li mettiamo in confronto al cibo animale.
Però, possiamo dire che la verdura è più yang della frutta, perchè meno zuccherina ad esempio.
Però all’interno di vari tipi di verdure, possiamo dire che una carota è più yang dell’insalata, perchè dura, compatta, con meno acqua e cresce verso il basso, mentre l’insalata è delicata, fragile, più acquosa e cresce verso l’alto.
Sono semplificazioni, che spero possano aiutare ad iniziare a ragionare in termini yin-yang senza irrigidirsi su categorie fisse.
Schema degli alimenti YIN - YANG
Per motivi di praticità si usano degli schemi riassuntivi che indicano i cibi con una maggiore tendenza yin o yang più marcata o meno marcata.
Questo è molto utile all’inizio per cominciare a muovere i primi passi nell’interpretazione attraverso yin-yang e cominciare a creare questa nuova forma mentis, ricordando però che nulla è solo yin e solo yang in senso assoluto.
Nella parte centrale dello schema trovi i cibi con yin e yang più leggeri, i preferiti dal nostro corpo, per rimanere in equilibrio.
Se crei una base alimentare costituita dagli alimenti centrali, rinforzi la salute e puoi ogni tanto, spostarti a sinistra o a destra nello schema, utilizzando alimenti con energie più marcate, senza risentirne eccessivamente.
L’energia yin estrema raffredda e indebolisce, se invece è equilibrata, rilassa e rinfresca.
L’energia yang estrema crea eccesso di calore, accumuli, rigidità e tensione, se invece è equilibrata, apporta calore, tono, forza ed energia.
Imparando a conoscere quali sono gli alimenti più yin, quelli più yang e quelli con un buon equilibrio di yin e yang, puoi “regolare” la tua alimentazione in base alle tue condizioni di salute, all’età, al sesso, al livello di attività fisica, alla stagione e alla fascia climatica in cui vivi.
Se vivi in un clima molto caldo avrai bisogno di una maggiore quota di cibi yin, per rinfrescarti. Se vivi in un clima molto freddo, il contrario.
Bambini e anziani hanno bisogno di meno yang.
E via di seguito. Pian piano si apprendono tante sfumature, tanti modi di applicare yin yang e si diventa sempre più autonomi nella scelta del del cibo.
La macrobiotica è una strada di autonomina, di evoluzione, che ci aiuta a diventare liberi nella scelta del cibo, ascoltando il nostro corpo e usando la bussola yin-yang.
Buon viaggio sulla via macrobiotica. 🙂
L’immagine dello schema yin-yang è tratta dal mio libro L’apprendista macrobiotico.
Se vuoi usare questa immagine che ho creato, ti chiedo di citarmi oppure di linkare a questa pagina. Grazie!
2 Commento
Molto interessante
Mi fa piacere, grazie Antonio.