La crema di cereali è una delle colazioni consigliate spesso nella cucina macrobiotica.
Si tratta di una stracottura dei cereali (o di un solo cereale), per almeno un’ora e mezza, ma si può cuocere anche più a lungo.
Questa stracottura è utile per yanghizzare in modo marcato e rendere questo piatto particolarmente “forte”, utile soprattutto per chi ha debolezza digestiva e assimilativa.
Ma ha anche effetti molto interessanti sulla mente e sulle emozioni: crea calma, serenità, concentrazione, lucidità.
Insomma è da provare prima o poi. 🙂
Si può preparare in tanti modi, con diversi cereali, con diversi abbinamenti di questi cereali ed eventuale aggiunta di altri ingredienti.
C’è chi la prepara con la farina, ma io lo sconsiglio, perchè lo scopo della crema di cereali è di creare un piatto “forte” energeticamente e per far questo dobbiamo usare la forma “forte” del cereale, quella in chicco. La farina è la forma “debole”.
Si può condire in mille modi, in versione dolce o salata.
Qui trovi una versione salata con il cipollotto e il gomasio.
Qui una versione dolce con le mele.
Una volta cotta si può conservare in frigorifero per qualche giorno (4-5 giorni) e riscaldare in un pentolino con un po’ d’acqua la quantità desiderata ogni mattina.
Poi si condisce a piacere. Più avanti idee per condire.
Una volta pronta, prima di condirla, possiamo anche scegliere se mangiarla così com’è (con il chicco del cereale ancora intero), frullarla o passarla nel passaverdure.
Tutto dipende in parte dai gusti personali (ad esempio, a me piace molto la consistenza che si ottiene con il passaggio nel passaverdura a fori medio-grandi), ma anche da eventuali necessità.
Ad esempio, il passaggio nel passaverdure elimina una parte della fibra, quindi è importante per i bambini piccoli, per gli anziani e per chi ha infiammazioni intestinali.
Frullare è comodo, ma introduce aria, quindi chi soffre di gonfiore addominale frequente, potrebbe risentirne. Frullare non riduce la quantità di fibre, quindi non è equivalente al passare al passaverdure, da questo punto di vista.
Questa è una versione con riso integrale e miglio decorticato.
Ma si possono fare tanti abbinamenti diversi, a seconda dei bisogni personali e dalla stagione (in inverno è utile abbinare al riso integrale il miglio, il grano saraceno oppure l’avena).
Nella foto: due possibilità di versione dolce e salata.
Ingredienti
Per 4-5 persone oppure per poterne conservare in frigo per qualche giorno:
- 1 bicchiere di cereale in chicco (qui ho usato 3/4 di bicchiere di riso integrale e 1/4 di miglio decorticato)
- 1 presa di sale marino integrale
- 1 pezzetto di alga kombu (facoltativo)
- 7-8 bicchieri di acqua
Per condire la versione dolce:
- mele cotte (facoltativo)
- cannella
- nocciole
Per condire la versione salata:
- gomasio
- semi di zucca tostati
Lava il riso e mettilo in ammollo per una giornata o per una notte.
Scola e trasferisci in una pentola dal fondo spesso (ottime le pentole di terracotta).
Lava il miglio e aggiungilo in pentola (non richiede ammollo).
Aggiungi una presa di sale, la kombu e l’acqua. Porta a bollore, abbassa la fiamma e cuoci coperto per 1 ora e mezza, senza mescolare.
E’ utile uno spargifiamma di ghisa sotto la pentola.
Trascorso il tempo di cottura spegni, mescola e lascia riposare coperto una decina di minuti.
Prima di condirla, puoi scegliere se mangiarla così oppure frullarla o passarla nel passaverdure.
A questo punto puoi utilizzarla a piacere e quando fredda, conservarla in frigo.
In quella dolce ho usato mele cotte (le ho fatte cuocere a parte, con un pizzico di sale marino integrale e 2 cucchiai di acqua), cannella e nocciole in granella.
In quella salata ho usato gomasio e semi di zucca.
Altre idee per condire
Dolce: frutta cotta (o cruda in estate), frutta disidratata (uvetta, prugne secche, albicocche secche, ecc.) semi oleosi (nocciole, mandorle, semi di zucca, di girasole, di canapa, ecc.), marmellata senza zucchero, malto di riso o amasake (se necessario per dolcificare ulteriormente, se la frutta non è sufficiente), cremine varie a base di crema di nocciole o di mandorle o di tahin (come questa ad esempio).
Salata: gomasio, shoyu o tamari, miso, purea di umeboshi, tahin, semi vari (di zucca, di girasole, di canapa, ecc.), verdura cotta.
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10 Commento
Cara Dealma, ti ho conosciuta grazie alla tua ultima intervista tenuta per Macrolibrarsi e sono entusiasta delle scoperte che sto facendo pian piano! Senti, avresti un consiglio su quale pentola in terracotta in particolare acquistare? Non so come orientarmi!
Ciao Maria Pina, mi fa davvero piacere! Io uso queste, ci sono diverse misure e sono naturali, senza vernici con metalli pesanti. 🙂
Grazie a Dealma il mio pigro intestino è tornato alla carica!
Mai avrei immaginato un traguardo simile. L’intestino ha trovato una sua normale regolarità solo grazie all’alimentazione equilibrata e ai preziosi consigli di Dealma. Niente più gonfiore e fastidi addominali. Ci tengo a condividere questo mio successo perchè so che tante persone hanno questo problema. Io l’ho risolto in meno di un mese e ora mi sento rinata!
Che bello, ne sono davvero felice! Brava, ti sei impegnata e hai avuto i risultati. Continua così!!!!!!!! 🙂
Il grano saraceno ha bisogno di ammollo?
No non va ammollato.
Si può fare la cottura lunga del cereale in pentola a pressione? In tal caso come va diluito e per quanto tempo si deve cuocere?
Grazie per quanto condividi, sempre molto interessante e con particolare riguardo alla piacevolezza dei sapori
Ciao Fulvia, nel caso della crema di cereali di solito non si usa la pentola a pressione, perchè si tratta di una lunga e lenta cottura. Invece per la cottura normale dei cereali va bene e si usano le stesse quantità di acqua per la cottura normale, ad esempio 2 volte il volume per il riso, ecc. Qui ci sono le info per la cottura normale, non la stracottura della crema di cereali.
Articolo e ricetta molto interessanti, grazie! Anche la crema di cereali preparata con fiocchi d’avena tipo porridge è più debole di questa quindi?
Eh si, non è la stessa cosa rispetto al chicco intero. 🙂