Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte.
Francois de la Rochefoucauld
Le ricette della cucina macrobiotica sono semplici, ma contengono spesso ingredienti particolari dai nomi strani, che creano perplessità e confusione. E’ sufficiente cominciare ad utilizzare questi nuovi ingredienti, per scoprire che non hanno nulla di strano o di difficile. In pochissimo tempo, nuove abitudini salutari sostituiranno quelle vecchie e questi ingredienti entreranno a far parte del tuo “arsenale “ culinario.
Qui di seguito trovi 3 ricette di base, ma sul Blog ne trovi a centinaia di ogni tipo, dalle più semplici alle più elaborate. Sperimenta!
Legenda | |
---|---|
C | Cucchiaio |
c | Cucchiaino |
T | Tazza |
B | Bicchiere |
ZUPPA DI MISO
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Ingredienti
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- 1 cipolla piccola
- 1 carota
- 1 foglia di cavolo (o di broccolo o 2 foglie di ravanello ecc.)
- 3 T d’acqua
- 1 C di miso (o più)
- Aromi
- 3 cm d’alga wakame
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Metti in ammollo l’alga wakame per dieci minuti. Metti l’acqua sul fuoco e intanto taglia sottili e le verdure e l’alga. Quando l’acqua bolle, metti in pentola le verdure e l’alga e cuoci col coperchio per dieci minuti. Sciogli a parte il miso con un po’ d’acqua di cottura e uniscilo, mescola e spegni. Aggiungi gli aromi che preferisci (prezzemolo, erba cipollina, rosmarino, cipollotto fresco, succo di zenzero ecc.).
La zuppa di miso va utilizzata come apertura dei pasti per preparare la mucosa del tubo digerente alla digestione.
RISO INTEGRALE SALTATO CON VERDURE
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Ingredienti
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- 150g di riso integrale
- 1 cipolla
- 1 carota
- 2 C salsa di soia
- curry dolce
- olive nere
- 2 C d’olio extravergine d’oliva
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Lava bene il riso e mettilo in ammollo una notte. Cuocilo con il doppio del volume d’acqua e un pizzico di sale, per 20 minuti circa, senza mescolare, con il coperchio. Quando il riso è quasi cotto e l’acqua quasi assorbita, spegni e lascia riposare coperto dieci minuti. Nel frattempo taglia le verdure e saltale in padella con l’olio fino a quando sono “al dente”. Aggiungi il riso con poca acqua, il curry, le olive e la salsa di soia. Cuoci ancora 2-3 minuti.
KANTEN DI LIMONE
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Ingredienti
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- 1 litro di succo di mela
- 2 C di agar agar in polvere
- un pizzico di sale
- 2 limoni
- ½ c di vaniglia
- 2-3 C di malto di riso
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Sciogli l’agar agar nel succo di mela, aggiungi il sale, il malto e la vaniglia e porta a bollore. Cuoci per 2-3 minuti. A fine cottura aggiungi la scorza grattugiata e il succo dei limoni. Versa in una pirofila larga e bassa e lascia raffreddare. Una volta freddo, metti in frigorifero almeno un’ora prima di servire tagliato a cubetti, a strisce o con gli stampini dei biscotti. Puoi anche versarlo in coppette singole o stampi particolari.
Ora vai sul blog a provare tutte le altre!
34 Commento
Cara Dealma,
ho avuto la fortuna di acquistare l’Apprendista macrobiotico prima della pandemia, ed è stato subito amore… in questi 3 mesi chiusi in casa ho potuto sperimentare le tue ricette ma soprattutto le basi della cucina macrobiotica e mi sento benissimo con più energia e ottimismo. Sopratutto ho capito che devo eliminare le farine, di qualsiasi cereale, purtroppo non fanno per me. Grazie continua così. Un abbraccio Anna
Che bello, grazie di avermelo detto! Continua a sperimentare e vedrai che nel tempo, le farine potrebbero darti meno fastidio (usandole sempre con giudizio). Continua ad ascoltarti che è la strada giusta! 🙂
Ciao Dealma, intanto volevo ringraziarti e farti i complimenti! Ho acquistato il tuo libro, l’ho trovato interessantissimo ed ora eccomi qui a consultare pressoché quotidianamente il blog per avere una guida in cucina :)! Ci troviamo molto bene, i pasti sono buoni e gustosi, “danno soddisfazione” e noto che energia e salute ne risentono in positivo! ma…abbiamo un piccolo “problema”: ogni tanto abbiamo la sensazione che ci manchi un dessert, qualcosa di dolce per finire il pasto. Volevo allora chiederti se e cosa consigli :). Ho visto diverse ricette golose di dolci e ora mi ci voglio cimentare, cosa consigli? Va bene ogni tanto chiudere il pasto con un dolce? Se sì quali sono consigliati? Grazie e buon lavoro!
Elisa
Ciao Elisa, sono felice di sapere che le mie ricettine ti piacciano. 🙂 Dunque, in teoria sarebbe meglio non consumare i dolci quotidianamente, soprattutto la sera. In pratica a volte è difficile, perchè viviamo una vita stressante e all’inizio del cambiamento alimentare siamo ancora in forte squilibrio, quindi è normale sentire la voglia di dolce dopo i pasti. Quindi, se non ci sono problemi di salute seri, consiglio di soddisfare questa voglia di dolce soprattutto con dolcetti leggeri, quelli senza farine, ad esempio quelli a base di agar agar. Magari alternando ogni tanto con della semplice mela cotta (si può aggiungere qualche uvetta, un pizzico di cannella, ecc.). Con l’idea però di ridurli pian piano e consumarli in futuro non tutti i giorni. Prova ad esempio la mousse di mela e cannella, la mousse di mirtillo e zenzero, la crema calda di zucca e mela, la mousse al caffè yannoh, la mousse di zucca e limone. Oppure dei dolci a base di cereale in chicco come questa torta. E solo di rado prodotti da forno come una torta, ad esempio questa o questa, una crostata, un muffin o che contengono prodotti da forno come il tiramisù. Sperimenta! 🙂
Ciao Dealma,
ho provato il Kanten di limone varie volte ed è riuscito molto bene, metto solo un cucchiaio di malto d’orzo perché lo trovo già dolce di suo, forse è anche perché non amo molto il succo di mela, è possibile sostituirlo con qualcos’altro?
grazie 🙂
Lina
Ciao Lina, il succo di mela si usa perchè dolce, ma puoi sostituirlo semplicemente con l’acqua. Il malto è facoltativo, puoi anche non metterlo. 🙂
Ciao Dealma, volevo chiederti cosa ne pensi dell’aggiunta della curcuma nella zuppa di miso e di semi di lino? Grazie
Ciao Chicca, la curcuma mi sembra una bella idea. Sui semi di lino ho dei dubbi. Non li meetterei nella zuppa di miso. 🙂
Ciao Dealma,sono Paola ancora un’apprendista macrobiotica,volevo chiederti un rimedio per i miei forti attacchi di gastrite (bruciore e dolori vari)..
Da poco tempo cerco di sostituire la mia vecchia alimentazione con la macrobiotica che ritengo sana e indicata per i miei malanni (fegato e intestino).
Ma purtroppo alcune volte quando sono fuori per lavoro,sono costretta a mangiare cose poco salutari..
Ciao Paola, potresti provare la bevanda di kuzu e umeboshi e vedere come va. Consiglio anche un periodo di brodo di clorofilla per il fegato. La gastrite è spesso collegata al fegato. Quando sei in giro puoi provare le pastiglie di umeboshi, oppure, un po’ più scomodo, il gomasio. Devi preparati un vasetto o un sacchettino. Se ne mastica un cucchiaino.
Sperimenta e fammi sapere come va. Ovviamente è fondamentale aggiustare l’alimentazione, ma mi dice che hai già iniziato. Brava! 🙂
Ciao, sempre io 😉
Nella zuppa di miso cipolla e zucca non si mettono mai insieme vero? Se non ho capito male verdura a foglia ortaggio rotondo radice giusto? E le rape? Sono tonde, radici ed hanno pure le foglie…..mumble…..help
Ciao Giorgia, si possono mettere insieme anche due verdure tonde, non c’è problema. L’idea della zuppa di miso è di avere almeno una verdura tonda, una a radice e una foglia verde, ma se “raddoppi” va bene lo stesso. Aumenti un po’ l’energia di quel tipo di verdura, ma va bene, non stiamo a “fare le pulci”. Le rape vengono inserite nella categoria energetica di “verdure tonde”. Parliamo di rape rotonde come il ravanello e la rapa bianca. Se invece usi le loro foglie (tipo quelle del ravanello) allora le foglie sono inserite nella categoria “foglie verdi”. Dipende quale parte della pianta usi. Il daikon è una rapa, ma allungata, quindi viene inserita nella categoria “radici”. 🙂
Avrei un dubbio nella zuppa di miso possono mettere come verdura ascendente il sedano? Grazie mille
Ciao Francesca, usando le foglie si, rientrano nella categoria di “voglie verdi” con una direzione di crescita verso l’alto.
Ciao Dealma,
ho da poco scoperto la filosofia macrobiotica, mi ha subito colpito, ma inizialmente la trovavo complessa e difficile, con tutti questi ingredienti nuovi e dai nomi improbabili. Grazie a te e al tuo blog, invece, l’ho davvero riscoperta e sentita più vicina.
Mi rimane però una grossa difficoltà, legata al fatto che per lavoro sono costretta a consumare molto spesso i pasti fuori casa e raramente trovo punti macrobiotici raggiungibili. Vorrei organizzarmi portando qualcosa di preparato da me il giorno prima, ma sono a corte di idee se si considera che le linee guida raccomandano cibi freschi e non conservati, verdure cotte e calde, no microonde, non prodotti da forno, no salumi…
Ti sarei tanto grata se mi potessi dare qualche dritta o vere e proprio ricette da preparare la sera prima e consumare il giorno successivo come pranzo, quando non ci sarà modo di cuocere nè scaldare le pietanze. Anche qualche snack per merenda…o qualsiasi cosa ti venga in mente per la mia esigenza. O cosa preferibilmente ordinare quando l’unica alternativa è il classico ristorante, se non addirittura autogrill o bar…Grazie di cuore.
Rita
Ciao Rita, è vero portarsi il pranzo non è semplicissimo, ma organizzandosi bene si può fare. Ho l’esperienza di tutte le persone che vengono in consulenza da me e riescono a cavarsela, quindi sii ottimista. 🙂 Dunque, innanzi tutto è importante che non pretendi la perfezione. Qualche compromesso è accettabile, come il cibo preparato il giorno prima, quindi non fresco, ecc. E’ sempre meglio di niente. Se pretendi di fare tutto alla perfezione, finisce che non fai niente. Cosa portare in ufficio? Sono molto comode le crocchette di cereali o di legumi (o legumi e cereali insieme). Sono buone anche a temperatura ambiente, così eviti il problema del microonde. Però considera che se hai bisogno di protarti del cibo caldo puoi utilizzare i thermos appositi per alimenti. Sul web ne trovi di tutti i tipi e costi (questo è un esempio). Ci sono anche quelli elettrici che scaldano il cibo al momento attaccandoli alla corrente, così eviti di dover scaldare il cibo al mattino prima di uscire (questo è un esempio). Certo, scaldare con l’elettricità non è il massimo, ma è sempre meglio del microonde! Anche i tortini di cereali sono comodissimi. Se non hai tempo e voglia di farti crocchette e tortini puoi portarti del semplice cereale condito con verdure. Ogni tanto anche una torta salata. In generale di solito è comodo portarsi la cena della sera prima. cucini una quantità superiore e hai già pronto il pranzo del giorno dopo. Merende dolci: puoi portarti della semplice frutta cotta oppure dei dolcetti leggeri. Meglio puntare su dolci senza farine come mousse, kanten vari, creme, budini, torte di fiocchi, torte di riso dolci, barrette fatte in casa, dolcetti di riso. E ogni tanto torte vere, crostate, biscotti ecc. (sempre in versione macro fatti in casa). Merende salate: farinata, pop corn (fatti in padella non al microonde!), torte salate. Cosa scegliere invece al ristorante? E’ durissima. Se non sei vegana ti salvi con del pesce e verdure. Altrimenti è davvero difficile. Buttati su zuppe e minestre se ci sono. Oppure cerca dei risto vegan! 🙂 Usa il blog quando sei a corto di idee!!!!!!
Ciao Dealma,
mi hanno regalato delle arance non trattate ma non so come usarle. Potrei fare una kanten seguendo la ricetta di quella con i limoni ma ho il dubbio che il sapore del succo di mela sovrasti quello delle arance. Hai qualche altro suggerimento?
Grazie e buona giornata
Luisa
Ciao Luisa, il kanten di arance è buonissimo! Puoi usare poco succo di mela oppure non metterlo affatto. Io una volta l’ho fatto con 3 bicchieri di succo di arancia e 1 di succo di mela. Sperimenta. 🙂
Grazie, proverò a farlo come dici tu
Buona settimana
Luisa
Ciao Dealma, sono invitata ad un pranzo dove ognuno porta qualcosa. A me è toccato il dolce: tiramisù. Vorrei portare anche un dolce (magari pasquale) macrobiotico. Ho anche trovato la ricetta di un tiramisù vegano ma con ingredienti che non ho (amasake). Hai qualche idea?
Ciao Lorella, prova a dare un’occhiata a questa ricetta. Invece qui trovi la ricetta della colomba. 🙂
Ciao Dealma, ti scrivo perche sono molto contenta di essere riuscita a mangiare le alghe wakame aggiunte alla zuppa di miso!per me e una conquista perche le prime volte non riuscivo proprio ad affrontarle.Volevo chiederti, se io frullo la zupa di miso e lo stesso oppure non va bene?tutti i suoi benefici rimangono?io credo proprio di si perche gia li sento!poi volevo anche chiederti, la bevanda kuzu-umeboshi la posso prendere anche tutti i giorni per problemi di reflusso gastrico oppure non va bene perche il corpo si “abitua”?grazie per i tuoi consigli sempre gentili francesca
Ciao Francesca, sono contenta del tuo successo con le alghe, brava! Puoi frullare la zuppa di miso, non c’è problema. Puoi prendere la bevanda kuzu-umeboshi anche tutti i giorni, se serve anche più volte al giorno, senza temere assuefazione. Io ho preso questo rimedio tutti i giorni per quasi un anno! 🙂
Posso avere informazioni su questa bevanda per il reflusso?
Ciao Lorella, cosa vorresti sapere nello specifico? Se ti riferisci alla bevanda Kuzu e umeboshi, la trovi a questa pagina.
Ciao, ho da poco intrapreso la strada del macrobiotico per via dell’asma di mio figlio…mi daresti qualche ricetta di polpette che a lui piacciono molto.
grazie
Benvenuta Anna, prova le crocchette di ceci, le crocchette fatte con un cereale avanzato, le crocchette in pastella, le polpette di legumi, gli hamburger di legumi o i bastoncini di miglio e zucca. Poi raccontami come è andata. 🙂
Cara Dealma, vorrei cominciare i pasti con la zuppa di miso, ma non mi è chiaro se della zuppa devo consumare il liquido o anche le verdure…
grazie
Della zuppa di miso si mangia tutto solitamente, brodino e verdure. 🙂
Ciao Dealma eccomi con un altra delle mie domande.:-) ti volevo domandare se per friggere bisogna usare l’olio di girasole o il mais e se rigorosamente a 60 gradi sai perché’?
Ciao Melita, sia mais sia girasole vanno bene. Friggere a 60 gradi credo sia impossibile, è troppo bassa la temperatura. Di solito si frigge sopra i 150°. Non preoccuparti troppo, basta non lasciare che l’olio salga troppo di temperatura, ma non accade se friggi a fiamma media e velocemente.
Nella ricetta del Kanten credo che i 2 C siano in realtà c….
ciao
Ciao Elena, la quantità di agar agar dipende da quanto vuoi far indurire la gelatina. Per una gelatina solida, ma non troppo dura, ci vogliono circa 2 cucchiai rasi per litro. 🙂