L’ortica è una meravigliosa pianta diuretica, depurativa e anti-inifiammatoria che possiamo usare anche in cucina.

Basta attrezzarsi con un paio di guanti per lavare i piatti ed è fatta! 🙂

Si raccoglie tra marzo e ottobre, quindi abbiamo davvero tantissimo tempo per imparare a raccoglierla e a usarla in cucina.

Il periodo migliore di raccolta, però, quando la pianta raggiunge il suo massimo periodo balsamico (in cui i principi attivi sono più potenti), è tra marzo e aprile e poi tra settembre e ottobre, ma possiamo comunque raccoglierla anche negli altri periodi.

Io sono sempre stata “diffidente” per via del suo potere urticante e mi sono sempre sentita un po’ respinta da questa pianta e inibita nell’imparare a raccoglierla.

Quando un giorno finalmente ho deciso che era ora di provare, ho scoperto che è facilissimo e davvero banale, sia raccoglierla sia usarla in cucina e da allora non ho più smesso.

Ho la fortuna di avere una zona in giardino dove cresce spontanea, quindi vado a raccoglierla ogni volta che mi viene in mente.

Se non hai un giardino o se nel tuo giardino non c’è, puoi andare a raccoglierla in campagna.

L’ortica è ricchissima di moltissimi minerali e vitamine, ma soprattutto della preziosa clorofilla, che aiuta il fegato e migliora l’ossigenazione cellulare e la qualità del sangue.

La fari-frittata è una frittata senza uova, che vengono sostituite dalla farina di ceci.

Ingredienti

Se prepari qualche ora prima la pastella è meglio, la renderai ancora più digeribile.

Stempera la farina di ceci con un po’ di acqua, mescola bene per non formare grumi e poi aggiungi il resto dell’acqua.

Lasciala riposare coperta, fuori frigo per qualche ora, anche tutto il giorno se vuoi, oppure tutta la notte.

La ritroverai leggermente fermentata (ci sarà un po’ di schiumetta in superficie) e questo la renderà ben digeribile, senza dare eventuali fastidi di gonfiore intestinale, per chi ha intestini delicati.

Raccogli una decina di cime di ortica (volendo anche qualche foglia più in basso), usando una forbice e dei guanti di gomma (quelli per lavare i piatti sono perfetti perchè coprono anche i polsi e sono spessi).

Cosa vuol dire raccogliere le cime? Significa tagliare la parte superiore della pianta, per raccogliere le foglie più tenere, le cimette apicali, ma anche 2-3 foglie più in basso.

Nulla vieta comunque di raccogliere anche le foglie più basse.

Qui puoi vedere mentre le raccolgo:

 

Porta a casa le ortiche e metti a scaldare una pentola d’acqua per cuocerle.

Mentre l’acqua si scalda stacca le foglie dai rametti più spessi (sempre usando i guanti eh!).

Le cimette apicali si usano intere senza togliere i rametti, perchè sono piccoli.

Sciacqua le foglie brevemente. Io le sciacquo in un colino, ma puoi anche metterle in acqua.

Quando l’acqua bolle aggiungi un pizzico di sale e poi butta le foglie.

Lascia cuocere poco, qualche minuto. Io le cuocio per 1 minuto.

Scola e metti da parte.

Aggiungi alla pastella 1 cucchiaino di sale e mescola bene.

Ora puoi aggiungere le foglie di ortica.

Io le ho aggiunte intere, ma se preferisci puoi tagliarle o tritarle a coltello.

Prepara una padellina antiaderente e spennella con poco olio evo.

Quando è calda versa un po’ di pastella, lascia cuocere un momento a fuoco medio, poi copri con un coperchio e lascia cuocere a fuoco basso per 5 minuti.

Togli il coperchio, stacca i bordi con un leccapentola e gira la fari-frittata.

Cuoci con coperchio per altri 5 minuti.

Togli il coperchio e cuoci ancora alcuni minuti, magari girandola un’altra volta.

Metti da parte e prepara le altre ripetendo la procedura a partire dallo spennellare con olio la padella.

Io preferisco usare una padellina e fare delle fari-frittate piccole perchè sono più facili da girare, ma puoi usare anche una padella più grande e farne una sola.

In questa fari-frittata ho aggiunto anche 2-3 foglie di piantaggine e di tarassaco, che ho in giardino, ma puoi farla solo con le ortiche, come puoi anche aggiungere altre piante come il basilico, la menta o la melissa ad esempio.

La fari-frittata è ottima calda o tiepida, ma è buona anche a temperatura ambiente, quindi può essere portata al lavoro o a scuola come spuntino salato oppure come parte del pasto.

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