Perfetti per un pranzo in viaggio o al lavoro!
Sono una specie di piatto unico trasformato in involtino, perchè abbiamo il riso integrale, il legume e la verdura. 🙂

Se hai in frigorifero il riso già cotto, come avevo io e come consiglio sempre di avere e usi dei ceci precotti in vasetto (oppure li hai già cotti a casa, conservati in frigo), questi involtini sono velocissimi.

I ceci cotti partendo dal secco sono più digeribili e hanno più energia che nutre i reni, quindi è decisamente preferibile, ma ogni tanto possiamo anche permetterci una “scorciatoia”.

Consiglio però di evitare le scatolette con il rivestimento interno bianco, perchè contiene il Bisfenolo A (BPA), un pericoloso interferente endocrino, proibito già in molti paesi, ma non in  Italia.

Compriamo in vetro o in tetrapak.

Ti consiglio quindi di prepararli quando hai già questi due ingredienti pronti. 🙂

Puoi adattarli ai tuoi gusti, ad esempio, puoi fare l’hummus con un altro legume, puoi usare un altro cereale, puoi utilizzare altri modi per insaporire, ad esempio puoi aggiungere le olive, i pomodori secchi, ecc.

Ingredienti

Per il condimento:

  • 1 cucchiaio circa di shoyu o tamari (salsa di soia)
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • succo di limone a piacere
  • 1 cucchiaino scarso di senape senza zucchero oppure del succo di zenzero
  • 1 cucchiaino di malto di riso (facoltativo)

Metti sul fuoco un pentolone di acqua e accendi per portarlo a bollore.

Mentre l’acqua si scalda stacca 6 foglie dalla verza e lavale sotto l’acqua.

Quando l’acqua bolle aggiungi una presa di sale e tuffa le foglie di verza.

Lasciale cuocere per 5 minuti circa.

Quando sono morbide trasferiscile in uno scolapasta e lasciale a raffreddare.

Nel frattempo prepara l’hummus frullando i ceci con l’olio, la salsa di soia, il tahin, il limone e acqua quanto basta per ottenere un composto denso, ma morbido.

A piacere puoi aggiungere altri ingredienti che ti piacciono, come l’aglio ad esempio.

In una ciotola mescola il riso con l’acidulato di umeboshi e poi aggiungi l’hummus.

Pulisci una carota, grattugiala con la parte più grossa della grattugia e aggiungila al ripieno degli involtini.

Sciacqua i capperi o lasciali in ammollo un paio di minuti, poi tritali in modo grossolano i capperi e aggiungi anche loro. Mescola bene.

Puoi aggiungere anche delle olive se ti piacciono.

Ora è tutto pronto per fare gli involtini!

Prendi un canovaccio pulito e stendilo sul piano di lavoro.

Disponi una foglia di verza e tamponala un pochino per assorbire l’acqua.

Io ho tagliato via una parte della base della costa centrale.

Disponi un po’ del ripieno.

Ora ripiega i laterali.

Inizia ad avvolgere.

Trasferisci un una pirofila e procedi con gli altri.

Io ho aggiunto delle foglie di salvia tra un involtino e l’altro.

Puoi anche non metterle oppure mettere del rosmarino, come preferisci.

Ora prepara il condimento mescolando un una ciotolina l’olio, la salsa di soia, la senape, il limone e il malto.

Mescola bene e trasferisci metà di questo condimento sugli involtini, il resto tienilo da parte per aggiungerlo dopo.

Inforna a 170 gradi per una ventina di minuti (io ho un forno a gas).

Sforna, impiatta e aggiungi un po’ del condimento tenuto da parte.

Una nota utile: se aggiungi delle olive nere, fai attenzione perchè quelle che troviamo più comunemente in commercio o nella ristorazione, sono olive verdi colorate con gluconato ferroso (in etichetta E579) o lattato ferroso (E585).

Le vere olive “nere” sono olive lasciate a maturare sull’albero più a lungo e non sono mai completamente nere, ma verdognole-marroncine, con sfumature verde chiaro, verde scuro e marrone.

Leggendo le etichette possiamo evitare le olive colorate artificialmente, ma già ad occhio è lampante: se hanno un colore nero intenso e uniforme, sono colorate.

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