La mia cosmesi fai da te (con codice sconto)

Il cibo può diventare un cosmetico, un detergente o un deodorante?

Sembra proprio di si, secondo Gabriela Nedoma, l’autrice di questo libro speciale La mia cosmesi fai da te, dedicato all’auto produzione di prodotti di vario tipo per la cura e l’igiene del corpo.

C’è un codice sconto per te in fondo alla recensione, attivo sul sito del Gruppo Macro (non su quello di Macrolibrarsi, sono due siti differenti!!!) fino al 30 settembre con un acquisto di almeno 37 Euro.

Mi piace davvero molto l’idea di poter usare il cibo non solo per cucinare i pasti, ma anche per produrre creme per il viso e il corpo, deodoranti, shampoo o dentifrici!

Ingredienti come bicarbonato, limone, erbe aromatiche, latte di mandorla, fiocchi d’avena, carote, olio, mele, mandorle e tanti altri, possono farci diventare dei piccoli alchimisti della cosmesi.

Sapevo da tempo che fosse possibile produrre cosmetici in casa, ma alcune ricette mi hanno davvero stupita. L’idea di usare mele, arance, cioccolato e zenzero per preparare dentifrici o shampoo è davvero divertente.

Ma al di là degli aspetti simpatici, ci sono motivazioni ben più importanti.

In commercio troviamo prodotti pieni di chimica, di derivati dal petrolio, di conservanti e tante sostanze dannose. Certo, nei negozi del naturale troviamo anche prodotti a base vegetale, per fortuna! Io uso questi prodotti da almeno vent’anni, ma molte persone non sono ancora ben informate e si lasciano guidare dalla pubblicità, dal packaging accattivante o dalle particolari profumazioni.

Sostanze pericolose…impariamo a leggere le etichette!

Informiamoci bene! Nel libro trovate anche un piccolo elenco delle sostanze più problematiche e la loro descrizione. Sul web ci sono molti siti utili, ad esempio biodizionario.it , dove è possibile controllare gli ingredienti, oppure, qui trovate un elenco delle sostanze più pericolose che non dovrebbero assolutamente comparirei nei vostri prodotti! Soprattutto per i bambini!

Leggiamo bene le etichette e non fermiamoci alle voci che troviamo scritte in grande sulla parte frontale della confezione, ad esempio “con estratto di malva”, ma andiamo a leggere l’etichetta scritta microscopica dietro o sotto la confezione! Dobbiamo leggere il cosiddetto INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) la denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta tutti gli ingredienti di un prodotto cosmetico.

E attenzione, perchè alcune marche famose, che sembrano naturali perchè inseriscono delle piante nei loro prodotti, poi si rivelano ben diverse ad un’attenta lettura dell’etichetta….ma non voglio fare nomi.

Ma torniamo al libro, quando ho aperto le prime pagine e ho letto le prime due citazioni, decisamente animaliste, mi sono subito sentita vicina all’autrice, perché tra le motivazioni di questa sua scelta non c’è solo la salute, ma soprattutto il rispetto per gli animali e l’ambiente.

Un cosmetico a base vegetale non contiene derivati animali, quindi è vegan, ma non contiene nemmeno derivati dal petrolio, quindi è molto ecologico e se è fatto in casa è ancora più rispettoso dell’ambiente e della nostra salute perché saltiamo i processi industriali, gli imballaggi e il trasporto.

Ecco la prima citazione che ci accoglie quando apriamo il libro:

L’impegno contro la violenza inizia con il non consumare più i prodotti della violenza e non utilizzarli sul proprio corpo.

(Gary Francione, professore di diritto e attivista americano-1945)

L’idea dell’autrice è quella di creare cosmetici “vitali”, utilizzando il più possibile piante fresche, intere e crude, per rivitalizzare la pelle e prendersene cura in modo naturale. Si avvicina molto all’idea della macrobiotica di usare cibo intero e vitale (ad esempio i cereali in chicco al posto delle farine)! 🙂

I cosmetici in commercio, anche quelli vegetali e bio, devono comunque essere trattati per conservarsi a lungo, quindi è possibile che perdono molta energia vitale e qualche proprietà durante questi processi.
Il vantaggio ulteriore della cosmesi vegetale fai da te è quello di produrre cosmetici ancora vitali, da usare ovviamente in tempi brevi.

Dove comprare gli ingredienti…

In effetti alla prima lettura di alcune ricette ci si trova spiazzati, perchè finchè si tratta di raccogliere delle erbe o dei fiori nei campi o di usare mela, bicarbonato o limone è facile, ma dove trovo il succo di olivello o il burro di karitè!!!!???

Poi si scopre che oggi è più facile di quanto sembri. Le erboristerie, ma anche le farmacie hanno praticamente tutto e il resto si trova sul web. Ho dato un’occhiata su Macrolibrarsi e ho trovato quasi tutto per ciò che riguarda gli ingredienti “particolari” e non freschi (trovate i link in fondo, risultato della mia luuuunga ricerca).

Una ricetta che sperimenterò sicuramente, soprattutto perché è facilissima, è lo shampoo fatto con farina di segale, succo di limone e acqua. Si può usare anche per la pelle secca e come maschera rassodante…interessante!

Come si fa: mescolare 4 cucchiai di farina di segale con 150 g di acqua tiepida e 1 cucchiaio di succo di limone. Lasciar riposare finchè diventa gelatinoso. Distribuire bene sui capelli e massaggiare, lasciar agire brevemente e risciacquare. Nel libro viene spiegato che le farine possono rappresentare una valida alternativa ai saponi. Sperimenterò. 🙂

Alcune ricette mi sembrano più facili e fattibili di altre, ad esempio lo shampoo all’arancia o il dentifricio alla salvia, o il balsamo ai fiori di rosa, o il balsamo per labbra al cioccolato e zenzero (questo lo devo proprio provare!) o la pomata alla vaniglia e tante altre.

Una nota utile per chi comprerà il libro: c’è un piccolo refuso a pag 129: nella lista ingredienti è indicata la pomata base a pag 49, ma è a pagina 43. Inoltre nella lista ingredienti della ricetta di pagina 53 (e in altre successive), troviamo “50 g di base per shampoo”, ma nel libro non ho trovato la voce “base per shampoo”. Ho trovato però a pagina 48 una ricetta chiamata “Shampoo No-poo”, che, intuitivamente, mi sembra una ricetta base, probabilmente si riferisce a quella.

Vi lascio con un’ultima citazione inserita nel libro, del famoso sacerdote e idroterapeuta tedesco Sebastian Anton Kneipp (1821-1897):