Se ti dicessi che scaldare o cuocere o scongelare al microonde vuol dire usare un metodo che cuoce/scalda “al contrario”?

Se ti dicessi che può alterare la struttura molecolare del cibo?

Se ti dicessi che altera il cibo dal punto di vista nutrizionale?

Se ti dicessi che non yanghizza come la fiamma?

Se ti dicessi che altera alcuni valori del sangue?

Come vedi i problemi vanno ben oltre all’emissione di onde per chi si trova in prossimità dei forni a microonde.

Ci sono tanti dubbi sul microonde e più punti di vista e merita sicuramente una riflessione.

Ho deciso di “dire la mia” perché spesso mi chiedete un parare sull’uso del microonde.

In questo articolo tratterò la questione da due punti di vista, quello macrobiotico (che è un punto di vista energetico e spirituale) e quello biochimico.

Ovviamente io non sono un divulgatore scientifico, quindi mi limiterò a citare articoli e studi che mettono in discussione il forno a microonde o che comunque invitano alla prudenza, esprimendo la mia opinione.

Come per qualsiasi argomento, sul web troviamo sempre tutto e il contrario di tutto.

Ognuno di voi potrà approfondire ulteriormente e cercare anche i punti di vista a favore del microonde e poi farsi una propria opinione sull’argomento, esercitando il proprio spirito critico.

Il punto di vista biochimico

Già dagli anni ’70 iniziano a comparire i primi studi che mettono in dubbio la sicurezza del cibo cotto, scaldato o scongelato con il microonde.

Nel 1975 il Journal of Food Science pubblica uno studio che rivela come broccoli e carote cotti al microonde subiscano la deformazione dei nutrienti.

Nel libro Forno a microonde: no grazie! di Saverio Pipitone, sono citati altri studi che indicano un’alterazione delle componenti nutrizionali.

Questo è uno studio sulla carne, che evidenzia alterazioni alle fibre muscolari con separazione di alcune porzioni e denaturazione del collagene.

Ci sono poi dei problemi rispetto al passaggio di plastica dai contenitori al cibo, quando vengono messi in microonde.

In particolare, è stato studiato il passaggio di BPA, un interferente endocrino molto pericoloso (ad esempio in questo studio).

Quindi se vuoi proprio usare il microonde, non scaldare o cuocere o scongelare il cibo nel contenitore di origine, ma trasferiscilo in un piatto di ceramica. Almeno eviterai o ridurrai la contaminazione da BPA.

Ci sono poi i rischi igienici dovuti ad una mancata sterilizzazione, con rischi di infezioni varie, come la salmonella e listeria da esempio, perchè il cibo non raggiunge la temperatura in modo uniforme.

In ultimo, ma non per importanza, vorrei citare uno studio sugli effetti sul sangue del cibo cotto a microonde, che ha fatto parecchio discutere e che dovrebbe far, quanto meno, riflettere.

Si tratta dello studio del professor Bernard Blanc dell’Università di Losanna e del dottor Hans U. Hertel, uno scienziato indipendente con una lunga esperienza nell’industria alimentare e farmaceutica.

Ho letto di questo studio la prima volta sulla rivista Terranuova, nel lontano 2006 e per fortuna lo puoi leggere sul loro sito (qui).

In questo articolo leggiamo che nel 1989 Blanc e Hertel proposero alla Swiss Natural Fund, insieme all’Università di Losanna, una ricerca sugli effetti sull’uomo del cibo cotto con microonde.

La ricerca fu rifiutata e quindi ridimensionata e condotta con fondi privati.

I volontari che si prestarono per lo studio vennero studiati per alcuni mesi.

Cito dall’articolo:

“Furono testati otto volontari, che per alcuni mesi seguirono una dieta macrobiotica e ai quali ogni 15 giorni vennero somministrati, a stomaco vuoto, alimenti crudi, cotti con metodi convenzionali, scongelati o cotti in un forno a microonde. Immediatamente prima dei pasti e poi 15 e 120 minuti dopo, avvenivano prelevi di sangue. È importante sottolineare che i volontari non erano a conoscenza del metodo di cottura del loro cibo e quindi è da escludere un condizionamento psicosomatico.

In particolare, venne riscontrata una riduzione significativa dell’emoglobina e un aumento dell’ematocrito, dei leucociti e del colesterolo. Inoltre, furono evidenziati alterazioni della membrana cellulare. «I cibi cotti con microonde – si legge nello studio – paragonati a quelli non irradiati, causano cambiamenti nel sangue delle persone testate, tali da indicare l’inizio di un processo patologico, proprio come nel caso di un iniziale processo canceroso». Ricorrendo alla bioluminescenza è stato inoltre registrato il «passaggio per induzione dell’energia delle microonde dai cibi trattati al corpo umano».

Queste sono le tabelle pubblicate nell’articolo originale sulla rivista cartacea.

“Raramente una ricerca ha scatenato una simile bufera: il professor Blanc si dissociò quasi subito dalle conclusioni dello studio, temendo per la sicurezza della propria famiglia oltre che del suo posto di lavoro. Poco dopo la FEA, associazione dei rivenditori di elettrodomestici a Zurigo, denunciò il dottor Hertel, e il 19 marzo 1993 la Corte Cantonale di Berna gli vietò di divulgare le sue conclusioni, pena una sanzione di 5000 franchi svizzeri; verdetto successivamente ribadito dalla Corte federale a Losanna. Nel 1998, la Corte europea per i diritti umani di Strasburgo riconobbe in questo verdetto una grave violazione della libertà di espressione e condannò la Svizzera a un risarcimento di 40.000 franchi (un riconoscimento irrisorio rispetto alle spese processuali e ai danni economici e professionali subiti da Hertel). Da quel momento la Corte federale stabilì che Hertel poteva sì divulgare le proprie conclusioni, ma con la condizione di dichiararle non scientificamente provate.”

L’articolo prosegue con un’interessantissima intervista al professor Hertel, che invito a leggere nell’articolo originale (sempre qui).

Mi hanno colpita in particolare queste parole del professor Hertel:

“Le microonde generate tecnologicamente sono in contraddizione con la natura e quindi tossiche: stiamo parlando di un’energia basata sul principio della corrente alternata, mentre le energie naturali si basano sulla corrente continua a impulsi. Il sole irradia la sua luce in modo continuo, creando un flusso ininterrotto di impulsi che è in grado di portare e sostenere la vita sulla terra; le microonde invece, in seguito alle continue inversioni di polarità, creano un effetto di «scuotimento» e di separazione che causano nei tessuti biologici ed anche in quelli inorganici un processo di decadimento. L’effetto di questo è il cancro. Purtroppo le microonde hanno lo stesso effetto sul cibo, e attraverso questo sul corpo umano. Le strutture molecolari degli alimenti vengono deformate e quindi alterate nella loro forma e qualità. Il loro valore energetico, determinato dalla forma della loro struttura, viene alterato e questo processo rende gli alimenti tossici; mentre dal punto di vista della composizione chimica, le molecole sono le stesse e possono essere analiticamente rilevate. Per questo motivo, gli effetti della cottura di un alimento a microonde non sono evidenti nell’immediato, ma solo nel lungo periodo, per esempio con lo sviluppo di una forma cancerosa. Anche la comunicazione senza fili, come le trasmissioni su onde corte e la telefonia cellulare, funzionano con le stesse microonde, indipendentemente dalla loro frequenza, e quindi in principio hanno gli stessi effetti dei forni. Queste microonde riscaldano, deformano e distruggono le cellule del cervello e del corpo umano, ma anche quelle di animali e vegetali. Oggi viviamo in un immenso forno a microonde che ci sta cuocendo lentamente.”

Il punto di vista macrobiotico, quindi un punto di vista energetico e spirituale.

Con l’espressione “punto di vista energetico” intendo che la macrobiotica non si occupa di biochimica e nutrizione, ma considera le energie sottili, la vibrazione elettromagnetica, lo yin e lo yang.

Da questo punto di vista, il microonde presenta tre problemi principali:

Il primo: l’inversione di direzione del calore

La cottura a microonde cuoce/scalda dall’interno verso l’esterno, mentre la cottura con tutti gli altri metodi, cuoce/scalda dall’esterno verso l’interno (per irraggiamento e per conduzione).

Se letto in chiave yin-yang (nella visione macrobiotica) la cottura al microonde è più yin degli altri metodi di cottura.

Per la macrobiotica la cottura è uno strumento per yanghizzare, quindi per rendere più forte energeticamente il cibo e di conseguenza rendere più forte il nostro corpo, la nostra mente, le nostre emozioni e il nostro spirito.

Il secondo: l’assenza della fiamma

Per la macrobiotica la migliore cottura possibile è quella con la fiamma di legna, la più yang e la più naturale.

La fiamma del gas è la soluzione moderna che più si avvicina alla fiamma per chi non può cuocere a legna (ad esempio con una stufa o un camino o un fuoco all’aperto). La cottura elettrica si allontana moltissimo dalla fiamma e infatti per la macrobiotica non è un buon metodo di cottura.

Il microonde si allontana ancora di più, non solo perché non c’è la fiamma, ma perché c’è addirittura un’inversione della direzione del calore.

Da quando abbiamo scoperto il fuoco, la nostra evoluzione è andata di pari passo con questo metodo di cottura: la fiamma. In misura minore la cottura elettrica.

Non sappiamo che tipo di evoluzione dell’essere umano può portare la cottura con il microonde.

Quale tipo di essere umano verrà forgiato dal microonde?

Non sappiamo quali effetti a lungo termine può produrre a livello fisico, mentale, emotivo e spirituale.

Il terzo: lo scuotimento delle molecole e il potenziale danno all’acqua

Per produrre il calore, il microonde utilizza il magnetron, un dispositivo che genera un campo di corrente alternata che produce un’agitazione delle molecole. Il magnetron opera un ribaltamento del campo elettrico, che si ripete per più di 2 miliardi di volte al secondo, producendo un effetto di «scuotimento» delle molecole, ad esempio le molecole dei grassi, delle proteine, ma soprattutto le molecole dell’acqua. La frizione intermolecolare prodotta genera calore riscaldando il cibo dall’interno verso l’esterno.

Ad oggi non sappiamo con certezza se questa frizione molecolare possa creare problemi.

Di certo possiamo dire che è la prima volta nella storia umana che scaldiamo o cuociamo il cibo in questo modo, che è totalmente diverso da tutti gli altri metodi.

Quello che ritengo preoccupante è il potenziale effetto sull’acqua.

Non abbiamo certezza che l’acqua contenuta nei cibi e sottoposta a microonde resti inalterata.

L’acqua è una molecola straordinaria e tutt’ora misteriosa, che svolge infiniti processi nel nostro corpo e nell’ambiente.

Forse non dovremmo disturbarla e alterarla, proprio perché non la conosciamo a fondo.

Secondo gli studi del professor Emilio del Giudice, del prof Giuliano Preparata, dell’immunologo Jacques Benveniste e di tanti altri, l’acqua ha molte più proprietà di quelle che già conosciamo e una di queste è la capacità di conservare una sorta di impronta, di memoria, delle sostanze con cui entra in contatto.

Nel 1988, l’immunologo Jacques Benveniste pubblicò su Nature (una delle più importanti riviste internazionali), i suoi esperimenti, nei quali dimostrava come l’acqua fosse capace di “ricordare” le informazioni delle sostanze con cui entrava in contatto, in essa disciolte o diluite.

Come ci si aspettava, i suoi studi non vennero presi in considerazione (anche perché avrebbero scardinato granitiche conoscenze di fisica, chimica e medicina e soprattutto avrebbero dato una spiegazione scientifica all’omeopatia), ma i suoi studi proseguirono e altri dopo di lui continuarono sulla sua strada, come Luc Montagnier, Emilio del Giudice e Giuliano Preparata.

Furono proprio Emilio del Giudice e Giuliano Preparata a condurre le ricerche sul fenomeno della memoria dell’acqua nell’ambito della elettrodinamica quantistica coerente (CQED).

Emilio del Giudice è riuscito a mostrare che l’acqua è in grado di organizzarsi in domini di coerenza, di autorigenerarsi e mantenersi con l’emissione di onde elettromagnetiche.

Ha anche capito che l’acqua è in grado di memorizzare le informazioni ricevute dai soluti con i quali entra in contatto, aggregandoli in gruppi di molecole detti “bioclusters” (domini di acqua corrente dotate di un proprio campo elettromagnetico, CEM) ed attraverso cui avviene un continuo scambio d’informazione.

Secondo Emilio del Giudice esistono domini di coerenza nell’Universo, in grado di allineare i campi elettromagnetici. Se così fosse, potremmo avere la spiegazione scientifica alla dinamizzazione omeopatica!

Esistono poi gli studi di Masaru Emoto, un ricercatore che ha osservato e fotografato la formazione dei cristalli congelando l’acqua, dimostrando che l’acqua si comporta in modo differente in base agli stimoli a cui è sottoposta, creando strutture geometriche molto diverse o non creandone affatto.

Da questi studi ha capito che l’acqua viene profondamente influenzata da suoni, parole, preghiere, immagini ed emozioni, creando cristalli perfetti oppure imperfetti o addirittura non riuscendo a crearne, come nel caso dell’acqua inquinata o sottoposta a musica heavy metal, ad esempio.

Quando gli è stato chiesto quali fossero le parole più importanti ha risposto: “Amore e gratitudine”, spiegando che l’acqua sottoposta a queste parole crea cristalli bellissimi.

Ricordiamoci che siamo fatti per il 70% di acqua e che probabilmente la nostra stessa acqua risponde ai nostri pensieri e alle parole che pronunciamo e che ascoltiamo.
La nostra acqua risponde alla musica, alla preghiera, al canto e molto probabilmente anche all’acqua contenuta nei cibi.

Cristalli acqua - Masaru Emoto

Ho scritto un articolo sull’importanza della qualità dell’acqua non solo da bere, ma anche per cucinare.

Lo puoi leggere qui.

Considerando queste straordinarie caratteristiche, possiamo dire con certezza che il microonde sia sicuro per l’acqua? No e anche solo per questo motivo credo sia prudente evitarlo.

Conclusioni

Al di là degli studi, degli articoli (sul web è pieno di articoli che rassicurano sull’uso del microonde), credo che quando non abbiamo certezza che qualcosa non ci faccia male, forse dovremmo utilizzare il principio di precauzione, soprattutto per quelle cose che usiamo ogni giorno, quei cibi che mangiamo e cuciniamo ogni giorno, quelle abitudini che seguiamo ogni giorno.

Tutto ciò che entra all’interno di un’abitudine ha un grande impatto sul lungo periodo e ad oggi non abbiamo certezza di quale impatto potrà avere il cibo messo in un microonde.

Vorrei terminare con una riflessione nello spirito macrobiotico.

Perché le persone usano il microonde? Per la comodità e la velocità.

La macrobiotica, che non è una dieta, ma una filosofia di vita, ci insegna che scegliere le strade difficili ci rende più forti, ci yanghizza, mentre la comodità ci rende più yin, più deboli.

Il mio invito è di resistere alla tentazione della strada veloce, della comodità e quindi del microonde, ma anche del cibo industriale pronto (che tra l’altro è perfetto per essere messo nel microonde!).

Quando cuciniamo stiamo trasformando il cibo, lo modifichiamo a livello nutrizionale ed energetico e questo avrà un enorme impatto sulla nostra salute, ma anche sulla nostra mente e sulle nostre emozioni.

Proviamo a pensare al momento in cui cuciamo come ad un momento in cui ci prendiamo cura della nostra vita e del nostro futuro, oltre che dei nostri cari, se cuciniamo per loro.

Lo so che a volte siamo di fretta o siamo stanchi, ma con un po’ di organizzazione e di compromessi (ad esempio conservare un cereale in chicco cotto in frigo per qualche giorno oppure usare i legumi precotti in vasetto), riusciremo a resistere alla tentazione dalla strada facile e veloce che ci offrono il microonde e l’industria dei cibi pronti.

Il mio piccolo consiglio è di non comprare il forno a microonde e di buttarlo via se lo possiedi, perché averlo in cucina rappresenterà sempre una grande tentazione.

Diffida dalle strade facili e veloci, perché c’è sempre un prezzo da pagare.

Nulla di facile ha valore. Sono l’impegno e la fatica che danno valore alle cose che facciamo.

Questo è il libro citato nell’articolo:

Forno a Microonde? No Grazie
Danni e rischi per la nostra salute

Voto medio su 9 recensioni: Buono

Hai bisogno di un aiuto per iniziare?

Se hai bisogno di un guida per iniziare il viaggio sulla via macrobiotica oppure hai dei problemi di salute per cui è necessario personalizzare l’alimentazione, c’è la consulenza personalizzata:

E’ uscita la nuova edizione dell’Apprendista macrobiotico!

Con 3 nuovi capitoli, nuove ricette, ricette aggiornate e nuove foto.

Lo trovi qui a questa pagina.

L'Apprendista Macrobiotico
Ricette illustrate e consigli per scoprire la cucina macrobiotica vegana

Voto medio su 97 recensioni: Da non perdere

Se acquisti il libro su Macrolibrarsi ricevi in omaggio il mio ebook “Pronto soccorso macrobiotico”.

E se hai bisogno della versione video, a questa pagina trovi il video corso L’apprendista macrobiotico, nato dalla prima edizione del libro.

Ti aspettano tante ricette e tanti altri trucchetti pratici per cucinare velocemente piatti sani e golosi.

E se ami i dolci naturali, golosi, ma sani, è uscito “Dolci buoni e sani”.

Dolci Buoni e Sani
Felicemente golosi senza dipendenza

Voto medio su 60 recensioni: Da non perdere

Perché ho scelto di NON inserire annunci pubblicitari nel blog:

Avrai forse notato che nel mio blog non ci sono annunci pubblicitari.

E’ una precisa scelta, perchè quel tipo di annunci è generico e automatico, quindi non mi permette di scegliere quali aziende valorizzare e quali no.

In questi anni ho ricevuto moltissime richieste da parte di aziende pubblicitarie per inserire annunci, ma ho sempre rifiutato, rinunciando a un certo introito.

Il mio blog nasce per divulgare un messaggio ben preciso e una “cultura” alimentare ben precisa, anche etica, nei confronti degli animali, del pianeta e dei lavoratori.

Così, per cercare di sostenere le spese del blog e il lavoro che richiede, ho scelto la partnership con Macrolibrarsi perchè mi permette di scegliere quali aziende e prodotti far conoscere, che sono quelli che uso io in prima persona.

Ma non solo, condivido anche i valori, gli ideali e le scelte di Macrolibrarsi come azienda.

Quindi, se acquisti su Macrolibrarsi tramite i link che inserisco nelle ricette e negli articoli del blog, mi aiuti a sostenere tutto il lavoro del blog, le sue spese e il lavoro che richiede, perchè tramite questi link ricevo una piccola provvigione.

Grazie se vorrai sostenere il mio lavoro e un’azienda speciale come Macrolibrarsi.


4 Commento

  • Pubblicato 5 Febbraio 2025 18:39 Roberta LaTEI 0Likes

    Grazie per questo articolo , io non uso il microonde proprio perché ho letto come te alcuni studi, mentre altri scienziati affermano il contrario, io comunque rimango interdetta proprio perchè la velocità di cottura dei cibi ne altera le caratteristiche. Tutto ciò che è veloce , troppo veloce, ha dei contro, per cui l’unica cosa veloce che accetto è il fai da te di riuso creativo 😄👍 niente microonde!

  • Pubblicato 5 Febbraio 2025 12:51 Valeria 0Likes

    Finalmente un articolo esaustivo su questo argomento. Sono da tempo a sfavore dell’utilizzo del microonde, ora avrò più frecce al mio arco per spiegare la mia posizione!
    Hai fatto una magnifica ricerca anche delle fonti, grazie Dealma!!

Lascia un commento