Il caffè yannoh è un caffè di cereali inventato originariamente da Ohsawa, totalmente privo di caffeina.
Le miscele che troviamo oggi in commercio sono diverse dall’originale, ma sono accettabili per un uso moderato.
Lo yannoh è ottimo come sostituto del caffè, ma anche come bevanda al posto del tè (ogni tanto) e si presta perfettamente per preparare tutti quei dolci che prevedono l’uso del caffè.
Ingredienti
- 500 ml latte di mandorle non dolcificato
- 1 cucchiaio di caffè yannoh solubile
- 2 cucchiai di farina di riso integrale
- 4 cucchiai di malto di riso
- 1 pizzico di sale marino integrale
- cannella in polvere
Porta a bollore il latte con il caffè yannoh e un pizzico di sale. Mescola spesso e dal momento del bollore cuoci mescolando per 1-2 minuti.
Filtra il tutto con un colino a maglie strette e lascia intiepidire. Se hai il caffè yannoh solubile oppure per moka, non è necessario bollire e filtrare.
Una volta tiepido stempera la farina di riso con un po’ del latte al caffè ottenuto, aggiungi il resto, il malto e porta di nuovo sul fuoco, mescolando. Cuoci per 1-2 minuti dal bollore.
Versa il budino negli stampini o in ciotoline e lascia raffreddare. Al momento di servire spolvera con la cannella e volendo con scaglie di cioccolato fondente.
Prova questa ricetta e raccontami come è andata. I tuoi commenti, suggerimenti o domande sono molto importanti per me e sono sicura che saranno di grande aiuto per tutti. 🙂
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37 Commento
Ciao Dealma, ti seguo da poco, ma già ho provato molte tue ricette, mi chiedevo se in mancanza di farina di riso potrei utilizzare una integrale o semi. Complimenti per il tuo lavoro
Grazie Isa. Si certo, puoi sperimentare diversi tipi di farine o di amidi. 🙂
ciao Dealma, ho finalmente comprato il caffè yannoh e vorrei provare a fare il budino, mi chiedevo come mai non si usa l’agar agar… grazie 🙂
Ciao Lina, è una ricetta che in quel momento mi è venuta così. Avevo bisogno che il budino fosse pronto subito, quindi ho dovuto usare gli amidi. Quando invece ho tempo di aspettare il raffreddamento per far gelificare l’agar allora lo uso e lo preferisco decisamente così evito le farine. Se vuoi puoi provare con l’agar. Su 500 ml di latte userei 1 cucchiaio raso se pensi poi di frullare. Un cucchiaino se non frulli. Sperimenta. 🙂
Ciao Dealma,
se non piace il caffè con cosa si potrebbe sostituire ? A me non piace neppure il cacao :-). Hai una ricetta per preparare il latte di mandorle in casa?
Grazie
Ciao
Serena
Ciao Serena, puoi farlo alla vaniglia ad esempio. Aggiungi una bella stecca di vaniglia in cottura. 🙂
Per la ricetta del latte di mandorle puoi provare quella che trovi nella ricetta della formaggetta di mandorle.
Tt risolto Dealma ho fatto solo1po d confusione tra le2ricette ….sperimentero’grazie
Scusa ma nn riesco a trovare piu la tua risp tra i commenti che c era il suggerimnt delle ricette budino ecc xke Dealma ?!!
Ok xfetto lo utilizzero allora xke credo sia conservato bene 1contenitore ermetico grazie x i consigli ciao
Alla crema di mandorla. Ho visto che c’è chiara e scura, mi chiedevo se ci sono differenze
Il sapore è leggermente diverso, quella chiara è forse un po’ più delicata, ma la differenza consistente sta nel colore, quindi se vuoi fare un dolce che mantenga una colorazione molto chiara dovrai usare la crema di mandorle bianca, altrimenti va bene anche quella scura.
Quale usi di solito?
Quella scura o quella chiara?
Ciao Elisabetta, a cosa ti riferisci esattamente ?
Ciao Dealma. Si può fare un budino con la crema di mandorle? tipo quello con la nocciola
Si certo, sperimenta, proverò anch’io!
Ciao Dealma,
ti sto seguendo da un po’ e ho iniziato a portare in cucina le prugne umeboshi che uso con le verdure stufate, il daikon che metto nel misto di verdure al vapore, il te Kukicha.
Scusate, ma come fate a berlo? E’ orribile!!! Poi sei sicura che sia senza teina? La mia impressione è che mi dia nervosismo allo stomaco. Ho trovato invece il te Bancha presso una bancarella di spezie al mercato e mi è sembrato buono. Ne faccio circa un litro e lo bevo durante il giorno.
Ho provato anche un po’ di ricette e ho trovato buonissima quella del riso integrale con tempeh e cipollotti. Invece quella dei porri gratinati al forno mi è venuta male. Erano durissimi.
Ciao e grazie per le belle informazioni.
Ciao Rita, il tè Kukicha è un tipo di tè Bancha. Ce ne sono due tipi in commercio, il Kukicha, che è in rametti, e l’Hoicha, in foglie. L’hoicha ha un po’ di teina, il kukicha praticamente no. Il fastidio allo stomaco non dovrebbe dipendere dalla presenza di teina o meno. C’è probabilmente qualche altro motivo. Se il kukicha non ti è piaciuto è possibile che tu l’abbia fatto troppo forte. A volte sulle confezioni ci sono indicazioni di cotture molto lunghe, anche 10 minuti. In questo modo viene molto forte. Prova a fare bollire i rametti solo 1 minuto e vedi se così ti piace. 🙂
Grazie.
Il te in rametti che ho comprato è buonissimo e lo uso anche come bevanda ai pasti.
Il kukicha è in bustine. In effetti l’acqua diventa subito scurissima e la bevanda “allappa”.
Proverò, come suggerisci, a tenerlo in infusione solo un minuto.
Tanti saluti e complimenti per il sito.
Ciao Rita, va fatto bollire, non basta l’infusione. Se hai le bustine, puoi far bollire quelle. Ma basta un minutino. Però trova tu la tua versione che ti piace. Sperimenta. 🙂
Non conoscevo questo tipo di caffè e, incuriosita dalla ricetta, ho comprato lo yannoh (ho trovato quello solubile). Ho preparato il budino due settimane fa e l’ho offerto ad amici non macrobiotici ( io sto imparando poco per volta ) e devo dire che hanno apprezzato molto sia il dessert, sia il caffè! Da allora io bevo spesso questo caffé alternandolo all’orzo e lo trovo eccellente. Ti ringrazio, quindi, perché il tuo blog offre sempre idee utili per conoscere ed apprezzare prodotti non solo salutari ma anche buoni!
Bene, è un successone se è stato apprezzato anche dai tuoi amici! Brava che hai avuto il “coraggio di osare”!….;)
Ciao, io ho provato la ricetta con il latte di riso all’orzo, è venuto molto buono ma un po’ liquido…bisogna farlo bollire di più o mettere più farina di riso per addensarlo?
Se è rimasto un po’ liquido significa che ci vuole un po’ di farina in più. La quantità di farina è relativa perchè può cambiar a seconda del tipo di latte utilizzato. Se vedi che rimane liquido puoi sciogliere a parte ancora un po’ di farina e aggiungerla facendo cuocere ancora un minuto. 🙂
Grazie mille!
Ciao Dealma,
non mi è chiara una cosa: quando dici di versare un cucchiaino di yannoh nel latte intendi in polvere, non solubile, per questo motivo lo devi filtrare, giusto?
Si può usare anche il latte di riso o è poco corposo?
Grazie per le tue ricette, ci sono sempre degli spunti molto interessanti!
Luisa
Ciao Luisa, si lo specificherò, quello che ho usato nella ricetta non è solubile, ma va bollito e filtrato. Se hai quello solubile puoi saltare quel passaggio. Grazie della precisazione, siete sempre utilissimi!!! 🙂
Si, ho usato quello che deve essere bollito e filtrato, ma si può usare quello solubile così da saltare questi passaggi. Anche il latte di riso va bene, come ogni altro latte vegetale, ma in effetti è meno grasso quindi viene meno corposo, come dici tu. 🙂
Ciao Dealma
Ti scrivo dalla Spagna, anzitutto ti volevo fare dei complimenti per le tue ricette eccezionali!!!
Sto cercando un sostitute del caffé. Sono allergica al glutine… hai qualche consiglio?
Un abbraccio, Nicole 😉
Ciao Nicole, bisognerebbe cercare di scoprire se esiste un caffè di cereali fatto solo con il riso. Ho provato a fare una ricerca veloce ma non ho trovato nulla. Farò ricerche più approfondite perchè è un tema interessante. Proverò a chiedere al Punto macrobiotico se hanno qualcosa del genere. Nel frattempo mi sento di suggerirti di considerare l’allergia al glutine come un segnale di intossicazione generale del corpo, che può scomparire riportando l’equilibrio. Lavora sulla pulizia e vedrai che presto non sarai più allergica al glutine e potrai anche tu bere il caffè yannoh. 🙂
Conosco eccome questo tipo di “caffè”! ^^
Proprio grazie alla frequentazione (anni fa…) di un Punto Macrobiotico a S. Severino Marche (MC) ho imparato che potevo ricominciare a godermi anch’io un’ottima tazzina di caffè, pur rinunciando a quello vero (mi dava fastidio…) 🙂
Da allora spesso lo compro al NaturaSì o da ValleBio però preferisco la versione solubile… Quella da moka lo trovo troppo… forte! :DDD
Un abbraccio, Mitica Guru!
Ciao Gata, immaginavo che già lo conoscessi. Anch’io uso spesso quello solubile. Come faremmo senza lo yannoh? 😉
dessert favoloso! non conoscevo questo caffé, in genere bevo un altro tipo di caffé a base di orzo, cicoria e fichi, ma questo con i ceci mi incuriosisce moltissimo! ormai ho eliminato lo zucchero da mesi e sono felicissima di affermare, da ex golosona, che non soffro più di “voglie”!! non seguo proprio strettamente il regime macrobiotico, ma credo proprio di aver dato una svolta alla mia vita grazie ad esso.. perciò continuo a seguirti 😉 grazie!
Ciao Silvia, che belle notizie! Il tuo percorso è un esempio perfetto di ciò che intendo quando dico che la macrobiotica può essere uno strumento di conoscenza e consapevolezza, un mezzo, non necessariamente un fine. Sono sicura che lo yannoh ti piacerà! 🙂
Ciao Dealma, io vivo ad Amsterdam, di negozio natura e biomercati ce n’e’…..andro’ a cercare lo yannoh. Grazie
Sono sicura che lo troverai sicuramente. 🙂
Buongiorno Dealma,
non appena compero il caffè yannoh (spero di trovarlo da Naturasì), realizzerò la tua deliziosa ricetta. Mio marito e io amiamo decisamente il budino dunque non vedo l’ora di assaggiarlo. Grazie come sempre dei tuoi spunti di creatività condivisa.
Beatrice
Bene, allora aspetterò notizie dell’esperimento. 🙂