L’ho chiamato semolino perchè gli assomiglia, ma non lo è, dato che l’ho preparato con i semi della quinoa, un simil cereale senza glutine.

Era una di quelle sere in cui avevo poco tempo, così ho messo tutto in pentola e via. 🙂

Aggiungendo un legume (a parte o direttamente nel “semolino”) si completa il piatto.

La quinoa è uno pseudo cereale senza glutine, che viene consumato da millenni dalle popolazioni andine.

Oggi è coltivata anche in Italia (questa è italiana, ad esempio).

Una delle obiezioni che si leggono ultimamente a proposito della quinoa, è la presenza delle saponine, sostanze amare che la pianta usa per proteggersi dagli insetti.

Queste sostanze, se ingerite in grandi quantità, possono danneggiare la mucosa intestinale e i globuli rossi.

Ecco che scattano gli allarmi sul web, senza considerare che la quinoa viene mangiata da migliaia di anni della popolazioni andine, senza nessun problema.

Perchè? Perchè viene usata bene.

Innanzitutto la maggior parte delle saponine vengono eliminate prima della commercializzazione, quindi il problema è già sostanzialmente risolto.

Ma se vogliamo ridurre ulteriormente la loro presenza, basta lavare bene la quinoa e poi ammollarla per qualche ora, buttando l’acqua a fine ammollo.

Ed ecco risolto il problema.

Rimarrà una quantità di saponine minima, per cui potremo beneficare delle loro proprietà.

Eh si, perchè le “terribili” saponine, se in piccole quantità hanno mostrato proprietà importanti:

  • regolano il colesterolo
  • sembrano avere effetto anti tumorale
  • sono antiossidanti
  • sono espettoranti
  • aumentano la resistenza dei capillari

Come per ogni cosa, bisogna approfondire l’argomento per non farsi influenzare dagli allarmismi che oggi vanno tanto di moda pe screditare cereali, pseudo cereali (come la quinoa) e legumi.

Ingredienti

Per 2 persone circa

Per i semi:

Lava la quinoa e mettila in ammollo per 2-3 ore.

Nel caso della quinoa, l’ammollo serve per ridurre la presenza delle saponine, che hanno un sapore amarognolo.

Una volta terminato l’ammollo butta via l’acqua e trasferisci la quinoa in pentola aggiungendo circa 250 ml di acqua, la carota a pezzetti, l’alga kombu, la foglia di salvia, il rosmarino tritato. lo shitake, il daikon secco.

Porta a bollore e aggiungi una presa di sale.

Lascia cuocere coperto per 10 minuti.

Nel frattempo puoi tostare i semi.

Puoi farlo in padella o in forno.

In padella: metti in padella prima le mandorle e inizia a tostarle qualche minuto, poi aggiungi i sei di zucca e tosta ancora qualche minuto.

In padella si fa prima, ma bisogna far attenzione a non bruciarli: fiamma bassa e muoverli spesso.

In forno: trasferisci in una teglia e inforna a 130 gradi per 15-20 minuti.

Terminata la cottura della quinoa aggiungi la salsa di soia e il miso e spegni.

Frulla bene e valuta la densità.

Io ho aggiunto ancora un po’ d’acqua per raggiungere la densità che preferisco.

Assaggia anche di sale e se servisse, puoi aggiungere un po’ di salsa di soia o di miso.

Ho scelto lo shiro miso (detto anche miso bianco) per il suo sapore molto delicato, ma puoi mettere il miso che preferisci oppure salare solo con salsa di soia, oppure sono con sale marino integrale (meglio se messo in cottura però, non alla fine).

Prima di servire, taglia le mandorle in granella o in lamelle e servi il semolino con le mandorle e i semi di zucca.

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