Come i più attenti avranno già notato, i dolci cremosi sono i miei preferiti…confesso, amo i budini alla follia. Se poi ci mettiamo anche un fondo di biscotto….. 🙂
Nonostante le apparenze, questo è un dolcetto facile e veloce, per soddisfare la voglia di dolce senza troppi danni.
E’ importante leggere bene le etichette sulle confezioni dei biscotti vegani, perchè spesso ci sono sorprese, come ad esempio lo zucchero(anche se di canna, non è quasi mai integrale) e l’olio di palma.
Quando trovi la dicitura “oli vegetali non idrogenati” è sicuramente olio di palma. Perchè evitarlo? Perchè anche se vegetale, è un grasso saturo, che non piace per nulla al nostro corpo e alle nostre arterie.
Inoltre per coltivare la palma e permettere a noi occidentali vegani, di non usare il burro, stanno devastando le foreste tropicali.
Per fortuna esistono biscotti senza olio di palma, ma con olio di girasole. E persino senza zucchero, ma con malto e succo di mela.
Bisogna solo investire un po’ di tempo a leggere bene le etichette.
Ingredienti
Per circa 2-3 persone:
Per il fondo:
- 150 g di biscotti vegan senza burro, latte e zucchero
- 30 g di nocciole tritate
- 2 cucchiai di succo di mela
- 2 cucchiai di malto di riso
Per il budino:
- 200 ml di latte di soia non dolcificato
- 120 ml di panna di soia non dolcificata
- 1 cucchiaino di agar agar in polvere
- 70-80 g di malto di riso
- ½ cucchiaino di vaniglia o cannella
- 3 cucchiaini di caffè yannoh o di cereali solubile
- 1 pizzico di sale marino integrale
Per la copertura:
- 3 cucchiai di malto di riso
- 2 cucchiai di crema di mandorle
- 1 cucchiaio di latte vegetale non dolcificato o acqua
- nocciole a pezzetti per guarnire
Riduci i biscotti in farina e trita le nocciole a coltello lasciando che rimangano dei pezzettini. Unisci i biscotti in farina con le nocciole, il succo di mela e il malto. Mescola bene e disponi uno strato sul fondo di una pirofila, schiacciando bene. Trasferisci in frigorifero e inizia a preparare il budino.
In un pentolino unisci l’agar agar, la vaniglia (o la cannella), il sale e il caffè di cereali (io ho usato lo yannoh solubile in polvere).
Aggiungi poco alla volta la panna di soia e il latte di soia (o altro latte vegetale), stemperando e mescolando bene con una frusta.
Aggiungi il malto e porta a bollore mescolando. Cuoci 1 minuto e versa il budino nello stampo sopra il fondo biscottato.
Ti ricordo che inizierà a rapprendersi solo raffreddandosi, quindi è normale rimanga liquido. Quando si è raffreddato trasferisci in frigorifero.
Prepara la copertura mescolando la crema di mandorle con il latte vegetale e il malto. Se vuoi una copertura più densa, più simile al caramello come consistenza, non mettere il latte.
Quando il budino è compatto e ben freddo, distribuisci la copertura e lascia in frigorifero ancora una mezz’oretta. Puoi guarnire a piacere con nocciole o scaglie di cioccolato fondente. Quando è ben freddo servilo tagliato a fette o a quadrotti.
Per ottenere la monoporzione preformata, come vedi nella foto, devi usare dei coppapasta. Metti il coppapasta su un piatto oppure una pirofila, con un foglio di carta forno. Inserisci il fondo biscottato schiacciando bene e metti in frigo. Versa il budino e lascia raffreddare prima di trasferire di nuovo in frigo.
Aggiungi la copertura e lascia raffreddare. Al momento di servire trasferisci sul piatto di portata aiutandoti con la carta forno. Estrai da sotto la carta delicatamente, solleva il coppapasta e guarnisci a piacere.
Sembra difficile e laborioso, ma ti assicuro che è alla portata di tutti!
Se non riesci a trovare nei negozi i biscotti che ho utilizzato oppure l’agar agar, o il malto di riso, o il succo di mela o la panna di soia o il latte di soia o la crema di mandorle, o il caffè yannoh, puoi trovarli qui:
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27 Commento
Oppure dal fatto che l’abbia lasciato bollire troppo?
Non credo dipenda da quello. Basta 1 minuto di cottura, ma un po’ di più non altera il risultato finale. Prova qualche altra ricetta con l’agar agar così ci prendi la mano. Prova ad esempio la crema di pere e mandorle, che deve comunnque essere frullata alla fine, quindi non puoi sbagliare. 🙂
Ho appena assaggiato il budino, ma non mi è piaciuto per niente! Secondo me non mi è venuto. Provo a spiegarmi al meglio: il risultato è molto duro, quindi nessun problema quanto a solidificazione, e gelatinoso. Non ho esperienza con i dolci macrobiotici, quindi non so dire se assomigli a un l’antenato, però dalla descrizione che se ne fa abitualmente oserei dire di sì… Può dipendere dal fatto che non ho usato né panna né amido di mais, quindi in definitiva solo riso e agar agar?
Ciao Claire, i primi esperimenti con l’agar agar non riescono sempre, bisogna riprovare. Sicuramente l’assenza della panna ha il suo peso. Però a occhio direi che hai usato troppo agar agar. Per salvare il budino in extremis, puoi frullare la gelatina che hai ottenuto e farne un budino cremoso. Per il prossimo tentativo c’è un trucchetto per sapere subito se la consistenza è quella desiderata. A fine cottura, metti un po’ di liquido (1-2 cucchiai) in una tazza e trasferisci in freezer. Dopo 2 minuti sarà gelificato e potrai controllare. Se la gelatina è troppo dura aggiungi altro latte in pentola. Se è troppo molle, sciogli a parte ancora un po’ di agar agar in acqua fredda e aggiungi in pentola facendo cuocere ancora 1 minuto. Non ti arrendere! Anch’io le prime volte facevo dei disastri! 🙂
Mi sono accorta adesso che ho usato il latte di riso al posto del latte di soia. Immagino che sia anch per questo che sia venuto più liquido…
Il latte di riso non dovrebbe influenzare più di tanto la solidificazione. Dipende dalla quantità di agar agar. Vedrai che facendo qualche esperimento poi sarà facile azzeccare le dosi. 🙂
Ciao Dealma!
Ho provato a fare il budino. Spero che raffreddandosi, si solidifichi: per il momento è molto liquido…
Ho notato che rispetto alle ricette di budino senza lo strato di biscotti manca l’amido di mais. Potresti cortesemente spiegarmi come mai non l’hai usato in questa ricetta? Se voglio fare solo il budino, è meglio metterne un po’? Se si, quanto? Che differenza fa usarlo e non usarlo?
Ciao Claire, vedrai che raffreddando si solidifica, abbi pazienza. 🙂 A volte uso l’amido di mais e altre volte no. Dipende dalla consistenza finale che voglio ottenere. L’amido di mais conferisce una consistenza più morbida, mentre l’agar agar più gelatinosa. La scelta di uno o dell’altro, o di entrambi, dipende anche dal tipo di ingredienti presenti. Ad esempio, se metto la panna o la crema di mandorle, che danno cremosità, uso solo l’agar agar, che è una scelta migliore, dal punto di vista della salute, rispetto all’amido di mais, perchè l’amido è una farina e indebolisce l’intestino, se usato troppo spesso.
Ciao Dealma!
Vorrei preparare soltanto il budino senza la panna. Ho letto la ricetta del budino alla vaniglia sul tuo eBook e lì non era prevista. Posso sostituirla con una quantità pari di latte di riso? Ti chiederai perché non seguo la ricetta dell’eBook… Mi convincono di più queste dosi. Non vorrei farne troppo!
Certo, la panna non è essenziale, serve solo a dare un po’ di cremosità in più. Sostituiscila pure con il latte. 🙂
Ok grazie proverò
Una semplice domanda,come faccio a solidificare lo strato sopra il budino??
E la ricetta l’ho addattata con gli ingredienti che avevo in casa
Sono contenta che ti sia piaciuto. La ricetta non prevede che lo strato superiore di malto e crema di mandorle si solidifichi. Però se lo vuoi solido, puoi farlo cuocere un minuto con un po’ di agar agar (direi meno di mezzo cucchiaino, a occhio), però si solidifica raffreddando. Puoi anche provare ad addensarlo con della maizena, ma in questo caso non solidifica come con l’agar agar. Sperimenta. 🙂
Ciao dealma,fatto oggi il dolce e provato per merenda,ed è semplicemente delizioso
Ciao Dealma, ho un problema con i tuoi fantastici budini. Il sapore e’ buono ma la consistenza non riesco ad azzeggarla, anche se seguo scrupolosamente la tua ricetta. Mi sa che toppo con l’agar agra…..ho usato per il budino al caffè’ di cereali con fondo biscottato quella in polvere, ma non mi si è’ solidificato a dovere. Ma quando porti a bollore il tutto prima di versar lo nello stampo, deve bollire davvero (per intenderci fare le bolle come l’acqua per la pasta) per 1 minuto? Mi spiego meglio: io l’ho spento, dopo averlo rigorosamente mescolato anche con la frusta, che era bollente ma non che bolliva con le bolle…..scusa la mia ignoranza ma è’ l’unico dubbio che mi viene e mi era già’ successo con un’altra tua ricetta. Siccome ritengo che il sapore sia perfetto e immagino il risultato finale idem, mi incavolo che non mi si solidifica……Aiutooooo!!!!!!!!!!grazie mitile!!!! Altre tue ricette sono venute una favola.
Latina.
Ciao Katia, credo che l’errore sia proprio quello che ipotizzi tu, ossia che non lo fai bollire. Devi farlo bollire per 1 minuto, cioè quando vedi che fa le bolle calcoli circa 1 minuto di cottura, anche 2 volendo. L’agar agar se non cuoce, non si solidifica bene. C’è comunque un trucchetto che puoi usare per controllare il risultato finale immediatamente. Dopo la cottura versa un paio di cucchiai in una tazza e mettila in freezer per qualche minuto. Quando la tiri fuori il kanten si è già raffreddato e solidificato, così puoi vedere il risultato finale. Se è troppo molle sei ancora in tempo ad aggiungere agar agar in pentola e cuocere ancora 1 minuto (va sciolto a parte con un po’ d’acqua fredda), se è troppo solido puoi aggiungere altro liquido in pentola. Così sei sicura di non sbagliare! 🙂
Ciao Dealma,
la tua ricetta del budino al caffè mi è sembrata subito interessante, ma dopo aver preparato il budino ed averlo assaggiato, beh, devo dire che il risultato ha superato tutte le aspettative.
Davvero buonissimo.
Comunque mi “accodo” a Beatrice ed aspetto una ricetta per una torta speciale.
grazie per questa ricetta fantastica!!!
Bene, sono felice che ti sia piaciuto. Promesso, appena ho un po’ di tempo preparo una bella torta. Anche perchè comincia a fare freddino quindi possiamo accendere il forno. 🙂
Grazie Dealma! Posso anche usare lo yogurt, in generale, come sostituzione della panna?
Si certo, anche se è meno grasso della panna (e quindi conferisce meno l’effetto cremoso) va bene comunque. Lo metterei però a fine cottura. 🙂
Ciao Dealma, complimenti per il sito e la ricetta. Ho visto che usi la panna di soia. Sono sempre stata un po’ scettica verso questo prodotto perché mi pare molto lavorato, ho trovato alcune panne con molti grassi. Tu dici che si può usare? Con quali accortezze? Grazie
Ciao Donatella, hai ragione, la panna di soia è comunque un prodotto industriale (meno peggio di altri devo dire), quindi non è consigliabile utilizzarla tutti i giorni. Io la uso ogni tanto quando voglio dare un po’ più di cremosità ai budini, ma si può evitarla. In questa ricetta al posto della panna di soia puoi usare la crema di mandorle, che sostituisce la parte grassa della panna di soia. 🙂
Bellissima ricetta ! Grazie Dealma!
Sostituirò solo il malto di riso della copertura con malto di nocciole !!
Certo, puoi fare tutti gli “aggiustamenti” che desideri. Anzi, invito sempre tutti a usare le mie ricette come base per inventarne di nuove! 🙂
Buongiorno Dealma,
ma che bontà!!! Non appena vado a Naturasì a comprare i biscotti, lo farò sicuramente per la felicità di mio marito che ama i budini.
Io invece adoro le torte, anche secche, tipo pan di spagna.
Preghiera: il prossimo dolce che posterai, potrebbe essere una torta fatta con ingredienti sani ma buoni? Sei una forza!
Grazie in anticipo
Beatrice
Ciao Beatrice, hai ragione, devo accontentare un po’ tutti. 🙂 Promesso, prossimo dolce: torta! Nel frattempo puoi usare questa ricetta dei muffins per farne una torta. Basta usare una tortiera al posto dei pirottini e cuocere un po’ di più. Oppure puoi sperimentare la versione alla zucca della ricetta che ho pubblicato qui su Viviconsapevole. Anche in questo caso basta usare una tortiera. 🙂
Grazie mille per la tua disponibilità dunque attenderò ma nell’attesa userò la ricetta dei tuoi muffins speciali. a presto
Beatrice