Quando fa davvero caldo possiamo concederci anche un buon gelato, magari fatto in casa per evitare gli ingredienti più dannosi come lo zucchero bianco o i latticini.
Il gelato è decisamente Yin, ogni ingrediente contenuto grida freddo!
Il latte (che sia animale o vegetale), lo zucchero, la frutta e ovviamente la temperatura….tutte caratteristiche raffreddanti.
Quindi che fare?
Innanzitutto consumarlo solo in estate, con temperature particolarmente elevate.
E poi provare a farlo in casa, in modo da evitare almeno lo zucchero.
Nel caso di questa ricetta ho usato la gelatiera, ma più avanti ti spiego un’alternativa.
Oppure puoi usare il metodo della frutta congelata, in cui serve solo un frullatore, come in queste ricette:
Ingredienti
- 300 g di latte vegetale non dolcificato (di riso, di avena o di mandorle)
- 3 cucchiai di crema di mandorle o di nocciole
- 150 g di cioccolato fondente bio 85%
- 1 bastoncino di cannella ( o 1/2 cucchiaino di cannella in polvere)
- 300 g di malto di riso
Porta a bollore il latte con il bastoncino di cannella e lascia raffreddare, poi togli la cannella.
Spezzetta il cioccolato e fallo sciogliere in un pentolino con 2-3 cucchiai di latte.
Aggiungi il resto del latte poco per volta mescolando.
Togli dal fuoco e aggiungi la crema di mandorle e il malto.
Quando è freddo versa nella gelatiera e il gelato vegan-macrobiotico è pronto!
A piacere puoi decorare con scaglie di cioccolato o una spolverata di cannella.
E se non ho la gelatiera?
Nessun problema. La gelatiera non fa altro che raffreddare e mescolare, continuamente.
Possiamo sostituirla semplicemente alternando il raffreddamento in freezer con una bella mescolata ogni 30 minuti.
Ci vorranno 4-5 ore, quindi 8-10 mescolate. Un po’ noioso, ma efficace. 🙂
Questa operazione è fondamentale per far raffreddare il gelato senza la formazione di cristalli di ghiaccio, in modo che rimanga cremoso.
Conviene anche versare il composto nel recipiente già freddo.
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14 Commento
Bella ricetta , ho l’acquolina in bocca 😅! Mi ha impressionato la proporzione fra malto e latte. Per aiutare il latte a diventare più cremoso si può usare l’Agar Agar?
Ciao Barbara, di malto puoi metterne quanto vuoi, di meno, di più, come preferisci. Non ho mai provato a fare il gelato con l’agar agar, quindi non so darti indicazioni. Ci sono altri gelati sul blog, alcuni anche senza malto, come questo: https://www.laviamacrobiotica.it/gelato-al-mirtillo-more-gelso/ 🙂
Una domanda: la panna vegetale (ho preso quella da montare) va unità senza montarla?! Grazie
Ciao Alessia, la panna che ho usato è questa e non va montata prima di aggiungerla.
Il sapore è buonissimo, ho provato la versione senza gelatiera e ho impiegato più di 6 ore. Si può provare a mettere l’agar agar?
E si senza gelatiera è dura! Si può provare con l’agar agar certo, lo sciogli a freddo e lo aggiungi subito in modo che cuocia. Non l’ho mai provato con il gelato quindi non so darti indicazioni precise. Però puoi usare un trucchetto per controllare subito il risultato finale. A fine cottura metti una cucchiaiata di liquido in una tazzina e metti in freezer 2 minuti. Dovresti farti un’idea della consistenza finale. Se è troppo duro aggiungi altro liquido in pentola e se è troppo molle altro agar (sciolto a parte a freddo). sperimenta e fammi sapere come è andata. 🙂
grazie per il gelato di cioccolato, lo proverò e poi ti farò sapere ma sono sicura che mi piacerà,sappi che adoro il gelato e adesso me lo posso fare da sola. Ho una domanda da farti: si può utilizzare la stessa ricetta ma al posto del cioccolato si può mettere la frutta ad esempio lamponi?
Certo! Puoi utilizzare la ricetta come schema di base per fare tutte le variazioni che desideri. Nel caso del gelato di frutta non metterei la panna magari.
Bella ricetta per il gelato…il problema che la soia è uno dei vegetali più difficilmente tracciabili nell’origine in Italia. Spesso è di origine OGM e/o trattata con prodotti di sintesi chimica.
Nel dubbio, faccio la base del gelato con crema di riso bianco e malto (di miglio o di riso) e poi ci aggiungo quello che mi pare. La mantecatura che preferisco è quella di pura crema di nocciole bio….yummm.
Ciao Lorenzo,
il problema della soia ogm è reale. Si spera che nel biologico, soprattutto acquistando marche serie e con una lunga storia di biologico alle spalle, la soia non sia ogm. Nel dubbio il latte di riso, ma anche quello di avena o di mandorle, vanno benissimo!!!! 🙂
ciao! complimenti per il blog.
anche io mi cimento nella macrobiotica, se vuoi dare un’occhiata al mio blog 🙂
ho fatto diverse versioni di gelato e ho ancora delle nuove ricettine da caricare, però alcune non possiamo definirle macrobiotiche, se hanno la soia, ma sicuramente sono vegan. Io nelle mie etichette le ho separate, gelati vegan macrobiotici e gelati vegan. Questa tua sarà sicuramente una bellissima ricetta, ma non è macrobiotica per la presenza del latte e panna di soia e anche della cannella!
Ciao Stefycunsy,
mi fa piacere che anche tu ti interessi di macrobiotica.
Nella filosofia macrobiotica non ci sono dogmi o regole ferree, ma principi da applicare alle proprie condizioni. La macrobiotica non è “una” soltanto, esistono varie correnti. Nasce da George Ohsawa, ma prende strade diverse. Per esempio esiste la macrobiotica di Mario Pianesi, piuttosto rigida e forse un po’ “triste”, oppure quella di Michio Kushi, più “rilassata” e più adatta agli occidentali. Io seguo la linea di Kushi, anche se sto creando una mia “corrente” vegana. La soia fa assolutamente parte della macrobiotica, anche di quella più “rigida”, pensa al miso, al tamari….però dipende sotto quale forma la usiamo. La forma migliore è quella dei fermentati, come miso, tamari, shoyu e tempeh. Il latte di soia e la panna di soia vanno usati con intelligenza, saltuariamente e se non ci sono problemi di salute gravi. Per quel che riguarda la cannella dipende dalle condizioni personali. Ma è sicuramente uno tra gli ingredienti meno “problematici”. Sono i derivati animali e gli zuccheri raffinati di cui dobbiamo preoccuparci prima di tutto. Penso che una visione troppo rigida del cibo sia deleteria perchè “irrigidisce” la nostra mente e di conseguenza il nostro corpo. Se c’è rigidità non si può parlare di macrobiotica, perchè uno dei principi fondamentali è “dipende”, dalle condizioni personali innanzitutto. Chiaramente in caso di problemi di salute molto seri è necessario seguire uno stile alimentare molto rigido, ma in assenza di gravi problemi è più importante creare uno stile alimentare ricco, vario, colorato e saporito, che dia piacere e gioia, altrimenti finiamo per tornare alle vecchie abitudini. 🙂
L’ho fatto con il latte di riso…. Buonissimo!!! :))
Brava Elena, continua così!!! 🙂