Finalmente le fragole, così via alla sperimentazione. 🙂
Questa volta ho provato un kanten di fragole con latte di avena al posto del classico succo di mela, in modo da ottenere una consistenza meno gelatinosa.
Ovviamente puoi usare qualsiasi altro latte vegetale (non dolcificato).
Ingredienti
Per 4-6 piccoli kanten:
- 250 g di fragole mature
- 200 ml di latte di soia o avena non dolcificato
- 100 g di yogurt di soia bianco
- 2 cucchiaini rasi di agar agar in polvere (circa 4 g)
- 4 cucchiai di malto di riso
- 1 pizzico di sale marino integrale
Per la guarnizione:
- 7-8 fragole
- 4-5 cucchiai di succo di mela limpido
Pulisci le fragole e tagliale a metà. Cuocile in un pentolino con il latte, il malto, l’agar agar e il sale per 5 minuti mescolando, finchè sono morbide.
Frulla tutto con lo yogurt e trasferisci in stampini.
Lascia raffreddare e metti in frigorifero un’oretta.
Puoi servire i kanten da soli oppure puoi accompagnarli con qualche cucchiaiata di fragole tagliate a pezzetti e appassite in padella con un po’ di succo di mela limpido.
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47 Commento
Ciao Delma ho scoperto da poco questo sito e già mi lecco i baffi !!!
Ho provato alcune ricette……fantastiche!!!
Volevo provare a fare anche il super katen alle fragole: si deve usare il latto di mandorla oppure si può usare quello di soia, riso o avena?
Grazie Ernestina
Ciao Ernestina, mi fa piacere che le ricette ti ispirino e ti piacciano. 🙂 Puoi usare il latte vegetale che preferisci.
Bungiorno Dealma, ho notato che nelle ricette dolci adoperi il malto , io da quando ho abolito lo zucchero semolato uso il miele nel fare i biscotti e altri dolci. Volevo sapere se va bene comunque o è meglio usare il malto? 😉
Ciao Francesca, il miele è considerato un dolcificante naturale, quindi va abbastanza bene, inoltre è “protetto” cioè contiene anche sali minerali (a differenza dello zucchero raffinato) che impediscono la perdita di sali minerali dalle ossa. Io non lo utilizzo abitualmente, né lo consiglio per due motivi. Il primo è dovuto alla presenza del saccarosio in quantità considerevole, il secondo è dovuto al fatto che il miele ha molte proprietà “curative”, ma un utilizzo frequente porta il corpo ad assuefarsi, in un certo senso, riducendo l’efficacia dei suoi principi attivi. Credo sia più interessante utilizzarlo al bisogno in caso di tosse, mal di gola, ecc. e solo occasionalmente come dolcificante. 🙂
Grazie per la risposta, ma ho sempre saputo che nel miele è presente sia il fruttosio che il glucosio. Forse i meno onesti aggiungono del saccarosio, ma acquisto il miele direttamente dall’apicoltore certificato biologico e sono sicura della loro serietà. Proverò ad usare il malto nella mia produzione di dolcini casalinghi anche per variare. Grazie ancora e alla prossima. . . 🙂
Il saccarosio è presente nel miele in modo naturale come anche nella frutta, in compagnia del fruttosio. 🙂
Pensavo di mettere il vostro logo sul nostro sito con il vostro link per dar modo ai nostri visitatori di conoscere il vostro blog. Cosa ne pensi?
Ciao, mi fa sicuramente piacere. 🙂
Ciao Daelma, sono felicissima di essermi imbattuta qualche settimana fa nel tuo blog 🙂 è meraviglioso e le ricette poi…sono fenomenali. A casa mia riscuotono sempre molto successo 🙂 grazie! volevo chiederti se questa ricetta subisce modifiche se sostituisco alle fragole le ciliege. Altra cosetta, potresti darmi le ricette che usi per fare i diversi latti vegetali? grazie ancora…mille baci 🙂
Ciao Chicca,
puoi fare questo kanten con la frutta che preferisci, quindi vanno benissimo anche le ciliegie.
Per quanto riguarda il latte vegetale, qui trovi la ricetta per quello alle mandorle. Per fare il latte di soia devi ammollare 250 g di soia gialla una notte, buttare l’acqua d’ammollo e frullarla con 500 ml d’acqua. Poi porta a bollore 1,5 litri d’acqua e versa la purea di soia frullata. Mescola e dopo 2-3 minuti spegni.
Filtra il latte in un colino rivestito da uno strofinaccio pulito o da una garza. Strizza la polpa all’interno del canovaccio per far uscire tutto il latte. La polpa ottenuta è chiamata okara, puoi buttarla oppure può essere riutilizzata nell’impasto del pane (con lievitazione con lievito di birra), nei dolci, ecc. Aggiungi al latte un pezzetto di alga kombu e cuoci per 20 minuti. Se fa un po’ di schiuma, toglila con la schiumarola. Togli la kombu, lascia raffreddare e conserva in frigorifero non più di 4-5 giorni. Volendo puoi dolcificare con malto o aromatizzare in cottura con una stecca di vaniglia.
Con 250 g di soia si ottengono circa 2 litri di latte.
Fare il latte di riso in casa è praticamente impossibile, per lo meno se vuoi riprodurre quello in commercio, che viene prodotto attraverso la fermentazione che conferisce il sapore dolce. Al massimo puoi prepararlo senza ottenere il tipico sapore dolce in questo modo: tosta ½ bicchiere di riso integrale per qualche minuto. Aggiungi 6 bicchieri d’acqua e un pizzico di sale, porta a bollore e cuoci coperto 30 minuti. Frulla bene e filtra con un colino rivestito da un canovaccio. Strizza bene e a piacere aggiungi del malto di riso. Si conserva in frigorifero 3-4 giorni. Devi agitarlo prima di usarlo.
Buoni esperimenti! 🙂
Posso solo dire con sollievo che ho trovato qualcuno che sa realmente di cosa sta parlando! Lei sicuramente sa come portare un problema alla luce e renderlo importante. Altre persone hanno bisogno di leggere questo e capire questo lato della storia.
Ciao! Se non ho yogurt in casa faccio le stesse dosi? Grazie
Si, se non hai lo yogurt puoi calcolare le stesse dosi con il latte, quindi 300 ml.
Ciao Dealma,
davvero interessante questo kanten. Lo proverò sicuramente. Volevo però chiederti se si può fare anche con frutta diversa dalle fragole. E se si, sempre con lo stesso procedimento? Grazie di cuore per tutto.
Ciao Mara,
il bello del kanten è proprio questo, che puoi usare tutta le frutta che preferisci! Il procedimento non cambia. Più che altro non sempre è adatto il latte abbinato a certi frutti, in quel caso si usa il succo di mela limpido, come in questa ricetta.
Ciao Dealma, buonissimo il kanten superfragola (sembra il nome di un supereroe dei cartoni giapponesi…), è piaciuto a tutti e si presentava benissimo, ma ti dirò che ultimamente in famiglia si lamentano che faccio solo “budini”, cremine e dolci al cucchiaio e non faccio più le mie belle torte, il mio forte erano la tarte tatin e il crumble in mille varianti diverse (a seconda della frutta che avevo in casa, ovviamente, ma la tatin a volte la facevo anche salata, il modo migliore per far fuori gli avanzi di frigo e dar loro un aspetto nuovamenre appetitoso). Non sono ancora così esperta di sostituzioni macro per inventarmi il corrispettivo macrobiotico della pasta brisée o della frolla sbriciolona, ma mi daresti qualche dritta per accontentare le richieste dei miei figli senza scombinare tutto quel che ho fatto finora?
E’ vero, sembra il supereroe di un cartone! Ah ah ah!
Non c’è motivo di abbandonare le tue fantastiche torte. Certo, vale la pena di sperimentare qualche sostituzione di ingredienti. Ovviamente senza burro, margarina e uova non si riesce a riprodurre esattamente una frolla classica, ma ci si può avvicinare. Prova così: 270 g di farina “0”, 100 g di malto di riso, 160 g di olio di mais, 1 pizzico di sale. Unisci olio e farina strofinando tra le mani e poi aggiungi il resto. Fai la palla e un ora in frigo. E la usi come preferisci. Prova e poi fammi sapere. Ti anticipo che sto preparando un ebook sui dolci…. 😉
Ciao Dealma, ho appena fatto una palla di frolla macro, secondo te se ci metto l’uva yangizzata dell’ultimo post viene una torta meravigliosa o no? Se volessi fare una variante frolla salata, oltre a eliminare o ridurre il malto cosa dovrei fare?
Ciao Sara, mi sembra un’idea da provare. Non ho mai fatto una vera e propria frolla salata. Se vuoi puoi provare l’impasto che uso per le torte salate, che trovi qui. 🙂
Ciao Delma, adoro le fragole…! questo è proprio il loro miglior periodo, sono dolci, profumate e ricche di sostanze nutritive… Proverò sicuramente la tua ricetta, solo a guardare la foto la trovo irresistibile… Ho messo molte piante nell’orto di fragole, e hanno tutte molti frutti quasi maturi… ancora un po’ di pazienza… !!!
Grazie per il tuo fantastico consiglio un abbraccio Renèe
Ciao Renèe,
anch’io sto tenendo d’occhio le mie fragole, che sono ancora verdi….bisogna aspettare… 🙂
Gentile Dealma,
sono in cucina e ho appena messo le fragole a bollire. Ho letto la tua mail, ho controllato che avessi tutti gli ingredienti e lo sto preparando per il mio maritino.
Ho seguito il tuo intervento in radio e sei sempre chiara e concisa, senza tanti giri di parole.
Hai spiegato che una bevanda disintossicante è ume-sho-bancha, ma diversamente dal tè si può solo prendere una volta a settimana?
Grazie come sempre
Una gioiosa giornata
Beatrice
Ciao Beatrice,
ume-sho-bancha, magari con l’aggiunta di un po’ di succo di zenzero, è consigliato non più di 2-3 volte a settimana, ma dipende sempre dalla condizione personale. Poi raccontami se il kanten è piaciuto a tuo marito. 🙂
A proposito della trasmissione radiofonica di lunedì, non è che faresti un post dedicato? Non sono riuscita a prendere appunti perchè ero in giro (con cellulare e cuffiette!!!) e non mi ricordo tutti i consigli…
Ciao Elica,
sto cercando di farmi dare dalla radio le registrazioni di tutte le puntate in moda da metterle sul blog a disposizione di tutti. Nel frattempo posso farti un “riassuntino”: nella interpretazione macrobiotica del problema, la cellulite è legata alla salute della cistifellea perchè tende a localizzarsi maggiormente proprio dove passa il meridiano della cistifellea lungo le gambe.
Per questo motivo si fa molta attenzione ai cibi che non piacciono al fegato (che influenza la cistifellea): cibo animale, prodotti da forno, alcol, zuccheri raffinati, coloranti, conservanti, edulcoranti, sapore acido molto forte come quello dell’aceto di vino.
In particolare la combinazione grasso-dolce-freddo sembra dare particolarmente fastidio alla cistifellea, quindi non bisogna esagerare con il gelato.
I cibi migliori invece sono: cereali integrali in chicco, soprattutto l ‘orzo, le verdure a foglia verde e amare, i germogli e il sapore acido delicato come quello del limone.
Nel caso della ritenzione idrica bisogna far funzionare bene l’apparato circolatorio e linfatico, quindi oltre all’attività fisica regolare è d’aiuto evitare o ridurre al minimo i cibi che creano ristagno (cibo animale, zuccheri, farine) e utilizzare spesso l’alga nori e i fagioli azuki. 🙂
Grazie sei un tesoro!
Bella l’idea di mettere le trasmissioni radiofoniche sul blog.
Mi ricordavo quasi tutto, specialmente il consiglio sul gelato 🙁
Notavo che se si imparano le basi di questa alimentazione (cereali integrali in chicchi, verdura e legumi) van bene per tutto, poi si aggiungono rimedi specifici e…il gioco è fatto, no? a grandi linee, ovvio.
Comunque ho fatto il tuo kanten e mi è piaciuto molto, è il tipo di dolce a cui ormai ho abituato il mio palato.
Ancora grazie
Sono proprio contenta che ti sia piaciuto.
Si in effetti a grandi linea l’idea è proprio quella, una base alimentare di cereali, legumi e verdure (con tanti altri cibi che ruotano intorno) e poi dei rimedi specifici se occorre. 🙂
Scusa ma ti devo aggiornare: mio figlio mi ha appena detto che il budino è squisito. Non ho nemmeno osato proporlo a loro perchè se non è superdolce… 🙁
E invece l’ha trovato e gli è piaciuto!!!!!
Con i ragazzi non bisogna insistere, ci arrivano da soli.
Fantastico!!!!!!
Lo dico sempre, non bisogna assillarli, ma nemmeno sottovalutarli! 😉
ciao dealma! lo proverò sicuramente…….ho già l’acquolina in bocca……peccato che sono a lavoro!!
grazie grazie!
Prego! 🙂
Dealma, mi stupisci ogni volta! Ho tutto in casa, compro fragole e malto e vado; voglio stupire marito e bambini!
Dovrò cercare tra i tuoi post se parli in maniera più specifica della lotta all’anemia. Ho scoperto di avere 9.6 di emoglobina e 2 di ferritina…anemia sideropenica ma non vorrei assumere integratori di ferro, se non naturali. Tu che dici? grazie sempre dei tuoi preziosi consigli!
Ciao Titti,
non ho mai scritto un post dedicato all’anemia, ma posso dirti che spesso è causata da un cattivo assorbimento del ferro da parte dell’intestino. Nella terapia macrobiotica si escludono gli alimenti che lo indeboliscono o lo irrigidiscono (carne, latticini, zuccheri raffinati in primis, ma anche altri) e si utilizzano rimedi specifici. Però ognuno è diverso quindi per darti dei consigli più specifici è necessaria la consulenza. Poi mi racconterai se il mio kanten super fragola è piaciuto ai tuoi bimbi! 🙂
Che buoni! La foto fa venire voglia di provarci subito! 😉
🙂
Io amo il kanten di frutta 🙂 Grazie mille per la tua ricetta, la metto subito nei link 🙂 nicole
Grazie. 🙂
Ciao Dealma, non vedo l’ora di comprare le fragole per provarla!!
Sai è da un pò che volevo avvicinarmi alla macrobiotica e sono contenta di aver conosciuto il tuo sito è davvero molto utile e interessante. Sabato e domanica prossimi andrò ad un seminario curato da Lino Stanchich; alla fine di questo ci sarà una prova pratica in cucina. Magari se ti fa piacere ti racconterò come è andata. Secondo te per chi soffre di pressione bassa la dieta macrobiotica ha qualche controindicazione? Ciao e grazie ancora
Ciao Elena,
sono proprio contenta di sapere che andrai ad un corso con Lino, vedrai è una persona incredibile. Certo che mi fa piacere se vorrai raccontarmi come è andata! Non c’è nessuna controindicazione per la pressione bassa, anzi, la macrobiotica, se seguita con buon senso e una buona preparazione, è risolutiva nella maggior parte dei problemi. Buon corso! 🙂
Ciao Dealma,
spero tu stia bene.
Avevi ragione, Lino è proprio una persona straordinaria. Il seminario è stato davvero interessante. Certo, ora ho bisogno di metabolizzare tutto ciò che ha insegnato sulle 5 trasformazione…e qui viene il bello!! Oltre la lezione ci ha insegnato l’automassaggio e altri esercizi utili, alcuni divertenti eee ci ha fatto ballare!! E lui ballava più di noi!! 81 anni…Fantastico 🙂
Abbiamo mangiato e cucinato insieme. Oltre a preparare un pasto macrobiotico completo, con tanto di zuppa di miso, cereali, legumi e verdure, ci ha mostrato come preparare i salatini. abbiamo gustato quelli che già pronti per essere mangiati…buonissimi!! Questa esperienza mi ha lasciato tanta gioia e tanta energia e ora cercherò di cavalcare al meglio quest’onda bellissima . Grazie per averla condivisa con me. A presto Dealma
Sono felice che sia stata una bella esperienza, ma ne ero sicura. Lino è una persona davvero eccezionale che sa trasmettere un’energia incredibile.
Ora non ti resta che mettere in pratica! 🙂
ma che MERAVIGLIA!!!
Questa è da provare subito. Ieri sera ho ascoltato il tuo intervento alla radio, molto interessante e tu sei sempre molto chiara e preparata. Viene voglia di mangiare macrobiotico solo a sentirti 😉
Grazie
Grazie Elica. Mi fa piacere che hai ascoltato la trasmissione.
Poi mi dirai se il kanten ti è piaciuto. 🙂
Guarda…te lo potrei dire anche senza assaggiarlo!
🙂
Ah ah ah! 🙂