Anche se sono passati tanti anni, ricordo ancora perfettamente una delle lezioni condotta da Lino Stanchich, un uomo eccezionale che ci ha raccontato una storia altrettanto eccezionale che voglio condividere con te.
Suo padre si è salvato dalla fame dei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale grazie alla masticazione! E quando capitò a Lino di trovarsi prigioniero, si salvò proprio grazie agli insegnamenti di suo padre sul masticare.
Tra poco ti racconterò la loro storia.
Masticare è un’abitudine che abbiamo perso.
Osservo le persone e noto che masticano soltanto 2-3 volte ogni boccone, quando va bene 5-6 volte.
Anch’io un tempo masticavo poco, ma dopo la storia di Lino ho cominciato a seguire i suoi suggerimenti per “imparare a masticare” e ora sono una gran masticatrice!
E tu, quanto mastichi?
Ricordo Lino quando ci “piantonava” a pranzo, osservandoci come un falco, per non farci deglutire prima del tempo: “Non deglutire ancora, mastica!”
E ci diceva che masticare 30 volte è il minimo per non ammalarsi, 70 volte è necessario per guarire, 120 volte e oltre serve per raggiungere una super salute….o sopravvivere in casi di emergenza.
Il nostro intestino è stato creato per assorbire il cibo ridotto in poltiglia. Non sa che farsene del cibo intero o a pezzetti, che dovrà eliminare.
Ma il percorso per l’eliminazione è lungo e nel frattempo questi pezzetti di cibo fermentano, creando squilibrio, gas e nel caso del cibo animale, tossine.
Masticare è essenziale, non solo per ridurre il cibo in una poltiglia utilizzabile dall’intestino, ma anche per iniziare la digestione dei carboidrati.
La nostra saliva contiene un enzima in grado di cominciare la scomposizione dei carboidrati, che verrà terminata nell’intestino.
Masticare a lungo permette di utilizzare meglio il cibo e di mangiare meno.
Permette di trasformarlo in uno strumento di salute e benessere.
Secondo Ohsawa, masticare a lungo muove i liquidi del corpo, soprattutto quelli in eccesso, che vengono richiamati per fare saliva.
Ma non solo, masticare a lungo e in modo consapevole sviluppa la coscienza umana e la volontà, perché richiede presenza e costanza.
Masticare a lungo può fare la differenza tra la salute e la malattia e nel caso di Lino e di suo padre, tra la vita e la morte.
Questa è la sua storia, raccontata nel suo libro “Power Eating Program”:
“Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, mio padre Antonio Stanchich, fu fatto prigioniero in Grecia dai tedeschi e mandato in Germania in un campo di concentramento.
Il lager era collegato ad una fabbrica dove tutti i prigionieri erano obbligati a lavorare molto duramente, d’inverno faceva molto freddo, le baracche erano poco riscaldate, l’abbigliamento inadeguato e il cibo insufficiente.
Mio padre mi disse: “avevo quasi sempre freddo ed ero costantemente affamato”.
Al mattino mio padre riceveva una tazza di caffè di cicoria ed una fetta di pane, a pranzo e a cena gli veniva data una tazza di zuppa in cui c’erano patate e qualche altra verdura oltre a cereali o fagioli e saltuariamente un po’ di carne.
Non passava giorno senza che qualcuno morisse di fame e durante i freddi mesi invernali molti altri morivano di assideramento. La vita nel campo era una costante lotta per la sopravvivenza.
Fu allora che mio padre fece una scoperta che gli avrebbe salvato la vita: quando aveva sete, istintivamente tratteneva l’acqua fredda in bocca e la “masticava” per intiepidirla prima di deglutirla, normalmente masticava l’acqua 10 o 15 volte.
Un giorno che l’acqua era particolarmente fredda, la masticò 50 volte! Oltre a calmare la sete, l’acqua effettivamente sembrava dargli energia. Dapprima pensò che fosse solo la sua fantasia, ma dopo ripetuti esperimenti, mio padre concluse che, in effetti, masticare l’acqua 50 volte o più gli forniva maggiore energia. Era perplesso, come poteva della semplice acqua dargli energia? Quarant’anni più tardi questo mistero venne chiarito.
Mio padre cominciò un esperimento. All’inizio masticava ogni boccone di cibo solo 50 volte, poi provò 75 volte, poi 100, 150, 200, fino a 300 volte per boccone…a volte di più.
Egli mi disse che il numero di masticazioni era 150, dopodiché poteva proseguire quasi all’infinito con un continuo aumento di energia. Spesso c’era poco tempo per masticare, il pasto del mattino durava una mezz’ora; il pranzo un’ora, mentre il tempo della cena durava quanto voleva lui.
La tecnica che mio padre aveva sviluppato era semplice: mettere un cucchiaio di liquido o di cibo solido in bocca e masticare contando ogni masticazione. Egli condivise la sua scoperta con i suoi amici, la maggior parte dei quali gli disse: “via, Toni, tutto ciò è solo nella tua testa!”.
I suoi amici pensavano che 10 o 20 volte fossero sufficienti, ma due di loro si unirono a mio padre nelle sue sedute di masticazione e confrontarono le rispettive esperienze. Tutti conclusero che questa tecnica dava loro più energia, si sentivano meno affamati e persino più caldi.
Dopo due anni di campo di concentramento, nel 1945, i prigionieri vennero liberati dall’esercito Americano. Pochi mesi dopo mio padre tornò a casa da noi a Fiume, che prima della guerra era italiana e dopo risultava in Yugoslavia, era pelle e ossa, ma vivo.
Della sua squadra di 32 che furono catturati e mandati al campo di concentramento, soltanto 3 sopravvissero, mio padre e i suoi due amici che praticarono la masticazione.
L’anno seguente, durante un pic-nic con la famiglia, mio padre mi raccontò la sua esperienza al campo di concentramento; egli attribuiva la sua sopravvivenza totalmente alla masticazione, e concluse la sua storia dicendomi: “se mai ti succedesse di sentirti debole, raffreddato o malato, mastica ogni boccone 150 volte o più”.
A quel tempo avevo 14 anni. Nel 1946 c’era una grande quantità di cibo nella nostra casa ed ero in buona salute, comunque non ho mai dimenticato le sue parole.
Nel 1949 la Yugoslavia si trovava in una situazione politica tumultuosa. Il governo comunista non permetteva ai cittadini italiani di andare in Italia e molti di questi cercarono di raggiungerla dalla Yugoslavia.
Quell’anno, il 10 marzo, tentai la fuga, ma fui catturato alla frontiera e condannato a due anni di lavori forzati.
A 17 anni mi ritrovai anch’io ad essere un prigioniero. Anche se non fu orribile come il campo di concentramento tedesco in cui fu imprigionato mio padre, la mia prigionia fu estremamente dura, la dieta era simile a quella di mio padre: un panino con caffè di cicoria per colazione, una tazza di zuppa in genere con orzo e fagioli a pranzo, la stessa cosa per cena.
Una volta a settimana la zuppa comprendeva un po’ di carne, consideravo buono il pasto quando trovavo almeno 20 fagioli nella zuppa. Anch’io ero sempre affamato.
C’era però una differenza rispetto all’esperienza di mio padre: a me veniva concesso un piccolo pacco da casa, una volta al mese. Siccome i pacchetti spesso non arrivavano, chiesi a mia madre di mandarmi cipolle crude, sale e pane integrale affettato e secco, sentivo che nessuno avrebbe rubato un pacco simile e, in effetti, li ricevetti tutti.
Questo fece la differenza, affettavo la cipolla in lunette, la intingevo nel sale e la masticavo con un pezzo di pane secco, bastava berci sopra uno o due bicchieri d’acqua che mi sentivo sazio. Se masticavo adeguatamente mi sentivo pieno di energia e con una strana sensazione di fiducia e di coraggio, non avevo paura di niente e di nessuno. Masticavo nel modo in cui mio padre mi aveva insegnato, fino a 150 volte e oltre, con un’aggiunta importante: masticavo con gli occhi chiusi. I risultati furono eccellenti.
Evitai con successo di farmi influenzare dall’ambiente deprimente, inoltre chiudendo gli occhi e non guardando all’esterno, interiorizzavo la mia energia, che andando all’interno, mi rafforzava sempre di più.
La mia esperienza nel campo di concentramento mi influenzò profondamente. Dal giovane gioviale e spensierato che ero, io divenni “un duro”. Quando tornai a casa nel 1951, sembravo molto più adulto rispetto ai miei 19 anni e mio fratello commentò: “se ti incontrassi in una strada buia, ti darei il mio portafoglio, senza aspettare che tu me lo chieda”.
Un anno dopo fu concesso alla mia famiglia di andare in Italia e nel 1953 emigrammo negli Stati Uniti d’America. Il cibo era abbondante in America. Insieme a mio fratello gestimmo diversi ristoranti di nostra proprietà. Con la ricca dieta americana non c’era certo il problema della fame ed io cessai il mio regime di masticazione.
Passarono molti anni ed attraversai una serie di cambiamenti fino al 1969, quando cominciai ad accusare gli effetti dannosi derivanti dal mio modo di vivere estremamente stressante. Con sorpresa mi resi improvvisamente conto che stavo scavandomi la fossa con la mia forchetta! La nutrizione e i cibi naturali divennero uno dei mie interessi; provai molte diete, dal crudismo alla dieta di sola frutta, dalla iper-proteica alla latto-vegetariana, tutte funzionavano temporaneamente.
Poi scoprii la macrobiotica, che studiai ed adottai con entusiasmo, ero ancora una volta deciso a sopravvivere.”
Sono sicura che questa storia ti avrà convinto dell’importanza di masticare a lungo.
Ti invito quindi a cominciare semplicemente ad osservare come mastichi e quanto.
A quel punto puoi provare a masticare qualche volta in più e pian piano vedrai che masticherai sempre più a lungo.
Ecco i 2 segreti di Lino per imparare a masticare:
1) Appoggia la posata mentre mastichi. Se dopo ogni boccone appoggi la posata nel piatto, avrai meno fretta di prendere un nuovo boccone.
2) Conta. Le prime volte è essenziale contare quanto mastichi. Questo ti permette di divenire consapevole e di intervenire ogni volta per masticare un po’ di più della precedente.
Con questi suggerimenti vedrai che nel giro di 1 settimana riuscirai a masticare 30 volte ogni boccone. Provare per credere!
Buona masticazione a tutti!
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111 Commento
Merci laviamacrobitica impotant blog
Grazie!
Ancora grazie anche per questa preziosa risposta…hai ragione mi sono espressa male, è una filosofia di vita la macrobiotica…nonostante la cucina sia sempre stata la mia passione, mai come ora mi rendo conto che questa è davvero la mia filosofia, quello che voglio essere è anche nel mio modo di alimnetarmi…non lo avevo capito nemmeno nei miei quasi 10 anni di veganesimo…
Sono stata operata per un carcinoma pappillare l’anno scorso ad aprile, ci sono già altri noduli nella metà che mi hanno lasciato e quindi si asporta 🙁 Dopo intervento, sperando che tutto finisca lì, potrò riprendere a mangiare anche le alghe xè sarò in ipotiroidismo…
Prendevo iodio in oligoelementi ma endocrinologo mi ha detto di sospendere per il momento…
GRazie
Ti capisco, anch’io ho continuato ad avere i miei problemi di salute anche quando sono diventata vegana, perchè non conoscevo gli aspetti energetici quindi facevo moltissimi errori. Con la scoperta della macrobiotica mi si è aperto un mondo e finalmente ho risolto. Coraggio! 🙂
Ciao Dealma, ormai da un paio di mesi sto seguendo regime macrobiotico, ho letto diversi libri e in effetti in tutti si sottolinea l’importanza della masticazione, anch’io ero tra quelli che masticavano poco e ancora son ben lontana da una masticazione lunga, questa storia è davvero emblematica per far capire quanto una masticazione lunga sia basilare per il nostro benessere…proverò a masticare anche l’acqua o meglio il tè bancha 🙂
Un risultato l’ho avuto mi stò finalmente piano piano sgonfiando, esageravo con liquidi e anche verdure…
Sono in attesa del secondo intervento per asportazione della mia mezza tiroide…ho il terrore di mettere su chili 🙁
Ne approfitto per farti una domandina: le alghe posso o non posso mangiarle? C’è chi mi dice di no perchè contengono iodio e altri invece dicono di sì…Uffi non sò come regolarmi, per ora le ho tolte, ma la zuppa di miso senza wakame…. 😀 Grazie
Ciao Chicca, sulla questione alghe/tiroide le opinioni sono molto discordanti, soprattutto se confrontiamo l’ambito medico ufficiale con la macrobiotica. Dipende anche dal tipo di problema che hai. Se è un problema di ipotiroidismo le alghe marine fanno bene, proprio perchè hanno lo iodio che stimola la tiroide. Per ciò che riguarda la masticazione non è necessario masticare l’acqua o il tè. La storia di Lino è una storia di condizioni drammatiche ed estreme, in cui sono state necessarie misure estreme per sopravvivere. Mastica almeno 30-40 volte il cibo e vedrai che va bene!
Mi sento di darti invece un consiglio generale sul “regime” macrobiotico. Non è un “regime”! Non è utile intendere la macrobiotica come un regime alimentare, perchè finiamo per diventare rigidi e ossessionati. La macrobiotica è una filosofia di vita, non un regime alimentare, né una dieta e mira alla felicità e alla libertà. Quindi quando ci chiudiamo in un regime alimentare non stiamo applicando la filosofia macrobiotica. 🙂
Ciao DEALMA .Anche questa ultima storia la trovo veramente utile ,sono sicuro che seguendo i tuoi consigli riuscirò a trovare un equilibrio fisico e mentale ottimo grazie ancora un abbraccio
Grazie Moreno, buon lavoro! 🙂
Bellissima storia Dealma. Grazie ancora per averla condiviso con me. Credo che dopo averla letta non potrò più ingurgitare i bocconi (come è mia abitudine. :-/) così come mi sta succedendo di non poter più mangiare certi alimenti che poco tempo fa pensavo (e percepivo) necessari alla mia salute… Con il tuo aiuto, sono certa che piano piano arriverò lontano. GRAZIE!!
Ciao Maritè sono felice che ti sia piaciuta e ti abbia aiutato a prendere più consapevolezza. Sono sicura che arriverai lontano, certo! Un passetto alla volta. 🙂
Ciao Dealma,
grazie per la storia che mi hai raccontato è molto interessante.
Cercherò di porre maggiore attenzione alla masticazione e contare penso mi possa aiutare molto! Ti farò sapere i miei progressi. A presto Paola
Ciao Paola, sono felice ti sia piaciuta e spero davvero che possa esserti utile. Coraggio! 🙂
ciao Dealma,ti ho “scoperto” da poco e sto imparando a muovermi tra la macrobioica e le mie intolleranze. bella la testimonianza sulla masticazione! mi sono resa conto di masticare pochissimo….mi sforzerò di farlo e chissà…magari risolvo qualche problema!ti dirò.grazie….
Ciao Sandra, l’intolleranza è un campanello dall’allarme. Il corpo ti sta dicendo che è intasato e intossicato, tanto da diventare ipersensibile. Il segreto per risolvere è pulire l’alimentazione e avere un po’ di pazienza. Può volerci un annetto per risolvere definitivamente. Coraggio!
ovviamente di masticazione si parla tanto ma proporla in questo modo scatta la voglia di riprovarci.quindi mai arrendersi basta trovare la giusta chiave d’accesso per ogni persona e grazie a Dealma nel mio caso riprovero con una consapevolezza diversa e non piu devo farlo perhe fa bene.Dealma ti sprono a cercare articoli di questa portata semplici ma molto efficaci.grazie
Ciao Salvatore, sono felice che la storia di Lino ti sia utile. Anche per me è stata di grande motivazione. Se troverò altro lo pubblicherò certamente!
Grazie per questo bellissimo articolo sulla masticazione: Non ci avevo mai pensato ma credo che sia il primo difetto che ho; ingurgitare, non masticare, divorare; grazie per tutti gli insegnamenti che ci dai ! Donatella
Grazie a te Donatella. Sperimenta la masticazione e poi raccontami! 🙂
Bellissima storia ! Sapevo già che masticare a lungo fosse una cosa giusta, ho anche visto da poco dei video con il prof. Berrino in cui spiega limportanza della masticazione:), nel mio piccolo sto iniziando a farlo, ..anche se a volte presa dalla fame me ne dimentico :)..Complimenti per il sito .. belle ricette!!!
Ciao Rossella, è normale farsi prendere dalla fame e masticare poco. Pian piano vedrai che diventerà un abitudine radicata e la fame non avrà più influenza sul numero di masticazioni. 🙂
E’ vero, ho utilizzato il metodo della masticazione e mi sono sempre sentita bene durante quel periodo, io masticavo per 50 volte. Proverò anche il metodo curativo delle 150 volte. Molto interessante.
Bene! Poi mi racconterai dei risultati! 🙂
Che bella storia! Anche io purtroppo ingoio bocconi quasi interi. Proverò a concedermi più tempo non solo per masticare ma per godermi il pasto in generale. Ciao!
Brava Stefania, sperimenta! 🙂
Fantatistica questa storia, ed assolutamente sante parole. Mi ha fatto venire in mente di un raccondo del Dott. Berrino, di una suorina che lui aveva cuarato con la crema di riso integrale per una colite che non le passava mai, e per fare in modo che mangiasse lentamente (lei era sempre di fretta perchè curava dei malati) lui ebbe un’idea ‘suora lei prega?’ , ‘Sì’ rispose lei ‘ogni giorno’ allora lui le disse ‘ allora preghi masticando’…dopo una settmana tutti i problemi erano scomparsi. Pensiamo di dover stravolgere le nostre vite, invece pochi saggi gesti possono renderci sani! buona giornata
Che bella condivisione Laura! Grazie infinite. Non sapevo di questa esperienza del dott. Berrino, è di grande insegnamento. 🙂
Ho notato che quando sono rilassata e riesco a masticare più a lungo il cibo, effettivamente mi sento più calda (io soffro tanto il fresso, soprattutto agli arti inferiori)e con più energia. Grazie!
Ciao Annalisa, prova a ridurre i prodotti da forno e a fare il pediluvio allo zenzero. Poi raccontami come è andata. 🙂
Grazie Dealma, sempre preziosi i tuoi consigli!!!!
Io ho sempre masticato piano per la gioia dei miei amici che devono sempre aspettarmi…ahaah, però sono così. Ma da un pò ho cercato di masticare di piu’ arrivando anche oltre i 100, però l’ho fatto saltuariamente poiché ancora non né ho preso l’abitudine, ma questa testimonianza mi darà la spinta ad impegnarmi di piu’…magari ogni tanto proverò anche a chiudere gli occhi…;)… E sì, è vero, ti sazi con poco e ti senti bene, con belle energie positive in circolo. Quello che invece mi mancava era masticare l’acqua…ahah…questa mi è piaciuta, lo farò soprattutto d’inverno….:)
A presto
Brava Francesca e grazie per la tua testimonianza! 🙂
Questa storia è incredibile! Ho letto affascinata ed emozionata. Mi ha fatto venire voglia di provare a masticare più a lungo. Grazie Dealma per quest’altro spunto interessante.
Bene, sono felice che ti abbia ispirata a masticare di più. Mi racconterai dei risultati. 🙂
Ciao Dealma, articolo interessante e suggestivo, però c’è una contraddizione: se masticare a lungo fornisce più energia, perchè si dice anche che è indispensabile durante un percorso dimagrante in quanto riduce le calorie del cibo?
A presto
Ciao Costanza, credo che in questo caso per “energia” non si intendano le calorie, ma le energie sottili di cui parla la macrobiotica. Ovviamente è una mia opinione. 🙂
Trovo l’argomento interessantissimo, grazie x avermici fatto pensare!!
Prego. Ora devi solo sperimentare! Buona masticazione. 🙂
ciao Dealma la storia mi ha colpito moltissimo, io ad assere sincera nel mio piccolo a volte ci provo ma provo imbarazzo per glia altri seduti a tavola con me a vedere che non finisco mai di mangiare, ma data l’importanza mi impegnerò di più , grazie di tutto
Ciao Laura, prova a trasformare quella situazione di imbarazzo, in un occasione per stimolare anche gli altri a masticare di più! Gli farai sicuramente un gran favore! 🙂
Salve a tutti e a te Dealma,
Questo e’ il mio primo post dopo quasi un mese di dieta macrobiotica. Devo dire che sto facendo dei veri progressi e ogni giorno che passa sento che miglioro sempre di piu’. Certamente la dieta macrobiotica e tutta la filosofia che l’accompagna richiede tempo, convinzione e impegno, specialmente all’inizio, poi il nostro corpo e la nostra mente iniziano ad abituarsi e diventa tutto un processo istintivo (almeno questo e’ quello che sto provando sulla mia pelle). La masticazione si unisce a quanto ho appena detto. Non possiamo pretendere di iniziare a masticare 150 volte un boccone se fino ad oggi la maggior parte di chi si avvicina alla macrobiotica ha deglutito il proprio cibo dopo 3-4 masticate. Quello che secondo me e’ fondamentale all’inizio, e’ mangiare da soli, attivando tutti i nostri ricettori e quindi mangiare con consapevolezza. Questo aiuta molto perché non abbiamo distrazioni esterne. Io sono diventato un po’ asociale ultimamente non accetto piu’ inviti a pranzo o cena e anche al lavoro cerco di ritagliarmi del tempo da solo per mangiare. Se lo faccio in compagnia noto che mi viene molto piu’ difficile masticare e concentrarmi su tutto quello di cui abbiamo parlato. Sicuramente il mangiare da solo mi viene molto facile perché vivo solo, mentre chi ha famiglia, o vive con altre persone deve trovare la sua strategia, ma per tutte le persone come me, credo che vivere soli aiuti molto di piu’ all’adozione della macrobiotica, almeno nelle prime fasi del suo utilizzo. Per tornare alla masticazione, l’esercizio di contare può aiutare ma anche percepire quando il cibo che abbiamo messo in bocca e’ diventato liquido ci può far capire che e’ arrivato il momento di deglutirlo. O mi sbaglio? Almeno a me questo aiuta molto, mi stufo un po’ di contare, mi deconcentra e non mi fa veramente gioire il cibo che sto mangiando. Preferisco assaporare il cibi, decomporlo appunto fino a farlo diventare liquido e deglutirlo. Certo ancora ci sto lavorando, non ci sono riuscito completamente ma credo di essere sulla buona strada. Per finire credo che la macrobiotica richieda dei grandi sforzi iniziali, poi ognuno di noi deve trovare la sua strategia e metodo, ma sono sicuro che nel lungo tempo la macrobiotica diventi il segreto al raggiungimento della felicità e alla salute, basta crederci e applicarsi come del resto tutto nella vita!! 🙂
A presto,
Daniele
Ciao Daniele, sono felice di sapere che stai cominciando a raccogliere i primi frutti dopo la consulenza. 🙂
Hai ragione, anche la percezione di quando il cibo diventa liquido è un ottimo sistema per masticare a lungo. Bravo! Contare serve all’inizio, per fortuna, se dovessimo contare per tutta la vita ci sarebbe da impazzire! Non è comunque necessario arrivare a 150 volte, già 30 è un gran risultato. Spero che tu riesca presto a tornare ad accettare inviti dai tuoi amici, perchè la condivisione del cibo è davvero importante. Comunque, come dici giustamente, ognuno trova la propria strada. 🙂
Vero! La nostra bocca è fornita di denti ( non a caso) e il processo digestivo è lì che inizia Non abbiamo un grande imbuto al posto della bocca, dove far scivolare giù il cibo
Io sono fra quelle persone che tende o tendeva a fagocitare gli alimenti, come se una fretta di ingoiare mi assalisse Ricordo una volta ad un cena, da ragazzina, il compagno di fronte a me disse: “ma hai paura che qualcuno ti rubi il piatto?”
Adesso adotto dei bastoncini tipo cinese per mangiare Sono in legno e li preferisco al freddo della forchetta Eccetto le zuppe naturalmente Ogni volta mi devo dire: mastica, a volte ci riesco a volte meno
E’ un impegno che ho preso perchè sono fermamente convinta di quanto sia importante e oserei dire “civile” , MASTICARE
SANDRA
Brava Sandra, consapevolezza e impegno sono fondamentali e ti porteranno grandi risultati. 🙂
Bene, sono felice di capitare a “fagiulo”! Se il tuo intestino fa un po’ fatica con il riso integrale, fai un passaggio graduale, utilizzando quello semi-integrale. E poi mastica, certo! 🙂
Mai info è arrivata così a proposito.
Dopo una notte passata insonne a causa di un riso integrale mangiato alle 15 del giorno prima ed evidentemente mal masticato e mal digerito, trovo questa importante testimonianza. Dalmomento che penso che tutto quello che accade non è a “caso” ringrazio Dealma e il Cielo per questa opportunità di approfondimento di un argomento che conosco poco e che mi pare di capitale importanza!
Grazie Dealma,
la masticazione e’ anche una importante pratica di consapevolezza.
Ciao
Verissimo! 🙂
Grazie Dealma.
una storia davvero interessante,mi accorgo da sola che mangio troppo in fretta,prometto di provare a masticare correttamente..ciao,grazie,auguri di Buon Anno!
Allora buona masticazione! 🙂
Una bellissima esperienza, grazie per averla condivisa.
Un bel insegnamento.
Mi fa piacere sapere che l’hai apprezzata. 🙂
Ciao Dealma, conoscevo l’importanza della masticazione lunga e lenta, ma non ci sono mai riuscita. Stavolta ci riprovo e seriamente.
Grazie ancora 🙂
Ciao seguirò sicuramente tutti i consigli sulla masticazione, effettivamente mi accorgo che a volte ingoio interamente dei bocconi di cibo avendoli masticati solo due o tre volte … più per abitudine che per fretta.
Bene, il primo passo è divenire consapevoli di come si mastica, quindi sei sulla buona strada. Buona masticazione! 🙂
Interessante ma non tanto semplice da applicare soprattutto quando bisogna ottimizzare i tempi e, almeno nel mio caso, cerco di ridurre al minimo la pausa per il pranzo con le inevitabili conseguenze negative! Poi l’abitudine mi porta a non masticare a lungo anche a colazione e cena. Non avevo mai riflettuto così tanto sull’importanza del masticare, anche se ricordo che mio papà mi diceva sempre di masticare bene i cibi e di non avere fretta a tavola! Mi impegnerò da stasera soprattutto per essere di buon esempio x le mie bambine.
Brava, dare l’esempio ai bimbi è importantissimo. Suggerisco sempre di fare il gioco di chi mastica di più, i bambini si divertono, masticano e anche gli adulti si ritrovano a masticare più del solito! 😉
Grazie Dealma di avermi ricordato e fissato bene nella mente l’importanza di masticare molto tutti i cibi sia solidi che liquidi attraverso il racconto di Lino Stanchich. Per la verità questo l’avevo già appreso leggendo Geroges Ohsawa, il promotore della macrobiotica in occidente, che appunto ha scritto sull’importanza di masticare molto e bene. Noto anche in questo caso che quando si è alla ricerca del giusto “modo di vivere” gli anelli informativi (Stanchich-Ohsawa) provenienti da fonti di qualità si congiungono. Comunque grazie e ciao.
Riccardo
Mi fa piacere sapere che leggi Ohsawa, è un grande maestro. 🙂
molto interessante il discorso sulla masticazione.A parole siamo tutti d’accordo (lo raccomandavano anche i genitori quando eravamo piccoli ) nella pratica è diverso. Poi nei momenti di stress divento velocissimo. voglio provare a crearmi una abitudine positiva, seguendo i 2 consigli : deporre la posata ad ogni boccone e contare le masticazioni, Grazie ,il consiglio è utilissimo,
Benvenuto Giovanni, è proprio vero, la teoria è una cosa e la pratica è un’altra, ma con un po’ di pazienza e perseveranza vedrai che ti ritroverai a masticare a lungo senza neanche accorgertene, come è successo a me. 🙂
Avevo già letto, non ricordo dove, del masticare almeno 30 volte prima di deglutire, ogni tanto ci provo, ma dopo un po’, inevitabilmente, mando giù, molto prima di arrivare a 30. Non faccio bocconi grossi, quello si. Ci riproverò e spero di farcela. Ottima lezione, grazie
Coraggio, non mollare! Ci vuole solo un po’ di tempo per riabituarsi ad un altro modo di mangiare. 🙂
Grazie mille…Illuminante! 😀
Bene! 🙂
Ciao Dealma, buon lunedì, l’avevo già letta questa pagina del tuo blog e da allora provo e riprovo a masticare di più il cibo ma non so perché non riesco, forse è perché faccio piccoli bocconi – la mamma mi diceva sempre di non riempirmi troppo la bocca… – e quindi maciullo tutto molto in fretta, ma quando il cibo è ormai spappolato e liquefatto cosa continuo a masticare? Mi viene spontaneo deglutire. Masticare l’acqua poi non ce la faró mai, e inoltre ti dirò che io ho un pregiudizio nei confronti della masticazione, anzi del digrignare, perché tutte le persone – donne per lo più – più stressate e nervose, sempre arrabbiate e pronte a “scattare” per niente che ho conosciuto nella mia vita, da piccola e da grande, digrignano/digrignavano i denti, spesso anche rumorosamente e visibilmente. Ce la faró mai a masticare come si deve?
Ciao Sara,
imparare a masticare è solo questione di allenamento. L’unico modo che ritengo efficace è contare e sforzarsi ogni volta di masticare un po’ di più, anche se ormai il cibo è liquefatto. C’è da dire che ci sono cibi con cui è più facile masticare a lungo e altri con cui è più difficile. Per esempio i cereali in chicco integrali si prestano perfettamente ad essere masticati a lungo senza difficoltà. Invece la pasta si sfalda subito e ci stimola a deglutire più in fretta. Non preoccuparti di “masticare” l’acqua! Non è necessario. Per Lino è stato necessario perchè si è trovato in un contesto di vita o di morte, ma per tutti noi è sufficiente masticare a lungo il cibo. 🙂
Grazie per avermi fatto scoprire il potere della masticazione. Provero’. se ogni boccone masticato si trasforma in energia avremo bisogno di meno cibo per nutrire il nostro corpo. Quindi meno sprechi, meno spazzatura ecc
GRAZIE MILLE!!
Esatto! 🙂
Confesso che mi annoia pensare di masticare così tanto tempo! E non credo di essere consumista perchè faccio attenzione a ciò di cui ho bisogno senza averne del superfluo, ma pensare di stare a fare la stessa cosa per più di 5 minuti, mi fa stancare! Ma proverò perchè quando mi trovo ad avere finito ciò che ho nel piatto senza neanche accorgermene mi sembra di avere perso un po’ di minuti senza viverli. La mia mente va veloce, e il corpo vorrebbe seguirla! Peccato che ci riesca solo a tavola!!
Ciao Roberta,
è normale che ti sembri noioso e quasi una perdita di tempo, non preoccuparti. Si tratta solo di insistere le prime volte finchè il nuovo modo di masticare diventa un abitudine a cui poi non farai più caso. Tienimi aggiornata sui tuoi progressi se ti fa piacere. 🙂
Ciao Dealma, grazie per il racconto. Anche per me e mio marito Marco la masticazione e’ fondamentale ! Noi Fletcherizziamo … TI FACCIO DUE DOMANDE :
1-
puoi darmi gli estremi bibliografici completi dell’articolo pubblicato su Am J Clin Nutr ? per rintracciarlo in Medline mi serve Anno, mese, numero, autori, titolo dell’articolo.
2-
puoi darmi gli estremi del libro di Lino scritto in inglese? Vorrei regalarlo ad alcuni miei parenti americani.
3-
Power eating program e’ tradotto anche in italiano ?
attendo di leggere le tue risposte- grazie e baci. Leslie
Ciao Leslie,
purtroppo non credo che esista in italiano il libro di Lino. Questo estratto, tradotto dal suo libro, l’ho trovato tanti anni fa in un altro libro, ma non mi ricordo più quale!!!!
Questo è il sito di Lino (in inglese) e a questa pagina del sito si può acquistare il libro.
Per ciò che riguarda lo studio che ho citato, l’ho trovato io stessa citato, ma senza i riferimenti bibliografici. Posso dirti che è uno studio condotto dai ricercatori della School of Public Health presso l’Università Harbin in Cina, guidati dal dottor Jie Li. Magari con queste info in più riesci a rintracciarlo. 🙂
L’unica perplessità è che se hai una pietanza calda, applicando il minimo di 30 masticazioni, a metà piatto troverai tutto freddo, o no? Io mi ero fermata alle classiche 28 masticazioni, andando oltre con pietanze fredde. Tuttavia sono convinta e ricomincerò dalle 30. Fra qualche tempo di aggiornerò Grazie mille
Ciao Serenella,
hai ragione. Purtroppo è l’unico “neo” della lunga masticazione. A me non crea problemi, ma a chi da fastidio suggerisco di riscaldare bene il piatto prima di riempirlo e se il cibo diventa comunque freddo, di riscaldarlo nuovamente. Ma non con il microonde, mi raccomando! 😉
Ciao Dealma.siamo al termine del tuo mini-corso e sono davvero dispiaciuta perchè per me è stato davvero interessante, utile e di stimolo. Spero che tu possa presto organizzarne un nuovo. Volevo dirti che da qualche mese ho iniziato a seguire la macrobiotica e solo adesso ho iniziato a sentire i bisogni del mio corpo compreso ciò che il mio corpo non tollera. Non pensavo che fosse possibile ma è successo davvero come dici tu nel corso. Adesso è facile ascoltare il mio corpo perchè quando assumo un alimento “dannoso”, per troppo tempo, avverto un malessere allo stomaco. Mi è successo con il prosciutto cotto che non avevo più mangiato e che mi sono trovata a mangiare per più giorni consecutivi in occasioni di feste di compleanno. Lo stesso è accaduto con il caffè. Se non ne bevevo tre al giorno mi sentivo in crisi di astinenza. Adesso non posso prenderne assolutamente più di uno al giorno, pena bruciori allo stomaco, e per colazione e cena è diventato irrinunciabile il tè bancha. La stessa cosa mi sta succedendo con la pasta. Prima era il mio piatto super preferito e non ne potevo assolutamente fare a meno. Mi prendevano attacchi di rabbia se non ne mangiavo per giorni consecutivi. Adesso non la richiedo quasi più. Non so perchè ci sono voluti tanti mesi a riuscire ad avvertire i bisogni del mio corpo. Evidentemente ero fortemente intossicata.
Purtroppo in questa mia evoluzione non sono ancora riusita a coinvolgere i miei bambini di sei anni perchè non amano le verdure e i chicci integrali. Adorano solo la pasta e la carne (che io, comunque, cucino pochissimo). Anche per la colazione è una tragedia perchè, a parte una sana fetta biscottata senza succhero e marmellata anch’essa senza zucchero che riesco a dargli ogni tanto, vorrebbero sempre i biscotti (i merendini li ho banditi senza deroghe). Che si può fare con i bambini per avvicinarli alla macrobiotica?
Questo mi porta a pensare che già bisognerebbe iniziare con uno svezzamento “macrobiotico” ma poche neo mamme (io compresa all’epoca) sono al corrente della macrobitoica anche perchè la maggior parte dei pediatri fanno svezzare i neonati con la carne da assumere quasi quotidiamamente.
Grazie di cuore per tutto quello che mi hai dato.
Isabella
Ciao Isabella,
grazie per avermi raccontato la tua esperienza e soprattutto grazie per averla condivisa. Sarà di grande aiuto per tante persone. 🙂
Con i tuoi bambini devi avere tanta pazienza. A loro serve più tempo rispetto a te, perchè non possono ancora capire i “perchè” del mangiare sano, quindi non possono avere una motivazione che li spinge a cambiare. I bambini cambiano attraverso l’imitazione dei genitori, ma per questo ci vuole tempo. Non stressarli, crea per loro un percorso di avvicinamento molto lento, che appaia ai loro occhi “casuale”, naturale. Non devono avvertire pressione al cambiamento, altrimenti lo rifiutano. Prova a continuare a dare loro ciò a cui sono abituati e ogni tanto, magari una volta alla settimana, o ogni 10 giorni, proporre qualcosa di diverso. I bambini amano i cereali sotto forma di crocchette. Per esempio, se hai preparato un cereale in chicco con le verdure, lo trasformi in crocchette, che poi puoi passare nel pan grattato o nella farina di mais fioretto e metterle in forno o in padella (spennellata d’olio). Vedrai, ne vanno matti! I bambini piccoli non devono mangiare troppi cereali integrali, perchè il loro intestino non è ancora abbastanza allenato alle fibre. Alterna i cereali integrali con quelli semi-integrali. E ogni tanto anche raffinati. Per la colazione comincia con biscotti e torte fatti in casa senza ingredienti problematici e ogni tanto proponi il porridge e la crema di cereali, ma solo ogni tanto! 🙂 Per i bambini sono fondamentali i dolci, anche tutti i giorni, purchè siano dolci naturali, perchè possiedono l’energia yin della crescita, che i bambini cercano istintivamente. Prepara loro budini, gelatine di frutta, dolcetti, ecc. Anche una mela cotta con un cucchiaino di malto e qualche pinolo può essere un buon dolcetto.
Dimenticavo, anche con i legumi puoi fare crocchette! Oppure hamburger, oppure unisci tutto, cereali, legumi e verdure in unico hamburger o crocchetta. Prova questi hamburger.
Credo che sia importante con i bambini far passare il messaggio che esistono due tipologie di cibi, quelli per la salute, che ci fanno stare bene ed essere di buon umore, da mangiare tutti i giorni, e quelli per il piacere, per la gola, per la condivisione a tavola di un cibo particolarmente goloso, che vanno mangiati solo ogni tanto. Per i bambini “ogni tanto” potrebbe essere la domenica, per esempio, ma per bambini già abituati. Con i tuoi ci vuole un po’ di pazienza e offrirgli il cibo del piacere un po’ più spesso i primi tempi e poi meno frequentemente. Però è fondamentale che anche il cibo per la salute sia comunque buono e piacevole, alla vista e al gusto.
Prova a guardare questo video de La Sana Gola (la scuola di cucina dove ho studiato io), dove ti mostrano come si fanno le crocchette di miglio per bambini. Da questa ricetta puoi inventare altri tipi di crocchette, cambiando il cereale e le verdure:
http://www.youtube.com/watch?v=IN8PSbsdZFI
Se vuoi approfondire il tema della colazione, nel mio ebook trovi un capitolo dedicato proprio alla colazione.
A presto e in bocca al lupo con i bimbi!!!!!! 🙂
Effettivamente nei periodi che mastico di piu’ e piu a lungo, noto che il mio corpo e soprattutto il mio intestino reagiscono in modo eccellente, nessun gonfiore, nessuna stipsi, pancia piatta e soprattutto mi alzo da tavola sazia e piena di energia!
Il problema per me è l abituarsi al masticare, io generalmente duro una settimana con l esperimento, poi presa dalla fretta, dai ritmi di tutti giorni ricado nella masticazione veloce.
Provero da oggi ad impegnarmi di piu’ perchè comunque vedo dei benefici inequivocabili.
Grazie della testimonianza
Benvenuta Elisabetta!
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Coraggio, non mollare! 🙂
Effettivamente e’ vero, io mangio sempre di fretta, e poi mi sento gonfia …..e’ difficile gestire il poco tempo che ho da dedicare ai pasti. Vorrei riuscire a migliorare questo aspetto per portare calma e tranquillita’ dentro di me!
La frase “mi stavo scavando la fossa con la mia forchetta” è grandiosa!!!
Letta questa storia ho provato: non sono riuscita a finire il pranzo, per me è un evento!
Oltre a tutti gli altri benefici sono riuscita a sentire il senso di sazietà prima di rimpinzarmi come al solito.
Grazie
Si quella frase è fantastica!
Sono contenta che questa storia ti sia servita e grazie per aver condiviso questa esperienza. Continua così! 🙂
Ricordo che mio nonno diceva sempre :bisogna masticare almento 32 volte!la prima digestione avviene in bocca!Ma pur essendo un medico raramente metto in pratica questa semplice regola.Grazie mille per questa storia di “risveglio”
Ciao Ale e benvenuto.
Tuo nonno si che era saggio!!!!! 😉
Grazie per avere condiviso questa storia. Ci sto pensando da questa mattina. Poi però ho mangiato in fretta. Temo che ci vorrà un po’. Bisogna ritrovare il gusto del cibo come meditazione e contatto, o meglio scoprire questa parte spirituale. Grazie anche delle tue bellissime lezioni in pillole.
Ciao Deborah,
è un piacere per me condividere tutto questo. Vedrai che in poco tempo anche tu diventerai una “masticatrice” 🙂
sto seguendo in questi giorni il seminario di Lino,molto interessante, ha raccontato proporio questa storia, provero’ anche io la masticazione
Bene, mi fa piacere!
ottimo! 6 una fonte inesauribile di conoscienza e saggezza , ringrazio barbara x avermi parlato di te ,e ringrazio te x tutto cio che mi stai insegnando,proverò ma so gia che funzionerà.grazie
Benvenuta Simona!
Grazie mille per i complimenti e spero che la Via Macrobiotica possa condurti su sentieri salutari e gustosi! 😉
proverò anch’io, grazie!
Benvenuta Carla e buona masticazione!!!!!!! 🙂
Già….masticare è importante, il problema è la “fretta”, credo che riuscire a masticare lentamente sia come riuscire ad “ascoltare”, cose che la vita frenetica impedisce…ormai andare a tavola, spesso per me, è solo un atto dovuto al mio corpo, ma l’attenzione riportata ad esso scivola nella fretta di concludere per poi ricominciare il lavoro 🙁
Grazie x i suggeriementi……ciao
Benvenuta Bruna,
è proprio vero che la vita frenetica ci ruba tanti momenti di consapevolezza. Forse cominciare a pensare che mangiare non è solo un atto dovuto al tuo corpo, ma anche al tuo spirito, potrebbe aiutarti a trovare quei preziosi momenti di ascolto. 🙂
Ho avuto la fortuna di incontrare Lino qualche mese fa, mi ha fatto capire l’importanza di masticare a lungo ma non solo, l’importanza di una buona respirazione e dell’esercizio fisico quotidiano oltre naturalmente ad una corretta alimentazione.
Non è teoria , la sua è la testimonianza di uno stile di vita !
buona giornata a tutti
Benvenuta Felicita!
Mi fa piacere che tu abbia conosciuto Lino perchè è un uomo veramente speciale che ha da insegnare molto a tutti noi. Grazie del commento! 🙂
Il migliore e convincente articolo sulla masticaIone che abbia letto.
Dealma,sei una “miniera” di preziosi consigli.
Grazie
Ciao
Addirittura! Grazie! 🙂
Questo racconto mi ha fatto rivivere quello che mio padre mi diceva sempre …. “Bisogna masticare molto – mi diceva – pensa che al lavoro mi chiamavano il masticabrodo” – Amavo ed amo molto mio padre, mi manca tantissimo – Forse se ricomincio a masticare, cosa che non faccio quasi (mea culpa), sarà un modo per sentirmi ancora più vicina a lui, in attesa di rivederlo. grazie
Che bel ricordo. Grazie per averlo condiviso. 🙂
Grazie di avermelo ricordato! Sapevo quanto fosse importante masticare ma da tanto tempo ho smesso di farlo. Da oggi si ricomincia!
Mi fa piacere di avertelo ricordato! Buona masticazione allora! 🙂
Ho avuto anch’io il piacere di conoscere Lino. Che energia e che solarità. Grane insegnamento… anche se non sempre riesco ad applicarlo, ahimè.
Grazie per avermelo rammentato.
E’ vero, un uomo con un’energia incredibile. Sarà la masticazione? 😉
Chi mastica lentamente e a lungo arriva agli DEI ….
Mi piace! 🙂
Ciao Dealma, stasera a cena lo sperimentero’…..era certo un’informazione (quello di masticare a lungo senza fretta) che gia’ conoscevo. Ora cerchero’ di applicarla seriamente. Grazie ancora
Bene, allora buona masticazione! 🙂
mi ci provo. e ti dirò. grazie!
Bene, aspetto notizie. Buona masticazione!