Questa salsa all’avocado è un’idea di Fausto Castellani, chef del Vivosa Apulia Resort (che mi sta ospitando in questo periodo per il bellissimo progetto veg della mia amica Paola Di Giambattista).
Ovviamente l’ho un po’ rivisitata, aggiungendo qualche elemento un po’ yang come l’acidulato di umeboshi e il gomasio. Ho anche sostituito il formaggio veg, che non avevo, con lo yogurt di soia naturale.
Fausto ci regala ogni giorno dei primi piatti vegan e questo è l’ultimo che ho assaggiato.
L’avocado non mi è mai piaciuto, eppure sotto forma di salsa l’ho trovato davvero buono.
I macrobiotici “classici” evitano la frutta tropicale….ma sapete bene che io amo un po’ più di “elasticità” e ritengo che se usata con le dovute attenzioni particolari e in assenza di patologie, non rappresenti un problema.
Quali sono queste “attenzioni particolari”?
L’avocado è un frutto tropicale. Crescendo in un clima molto caldo, diventa molto yin, quindi piuttosto raffreddante e potenzialmente indebolente per chi non vive in un clima tropicale.
Questo aspetto rimane anche se è coltivato in Sicilia (resta un clima comunque più caldo rispetto al nord Italia).
Per questo motivo è sicuramente da evitare durante l’autunno e l’inverno!
In estate, quando fa davvero molto caldo, possiamo permettercelo, ma non certo tutti i giorni. Anzi…direi che potremmo usarlo giusto un paio di volte….in tutta l’estate. 😉
Il mio consiglio è sempre quello di ascoltare il corpo.
Se il giorno stesso o il giorno dopo aver mangiato l’avocado ti cola il naso o l’intestino va in tilt o lo stomaco ti dà disturbi…allora non va proprio bene!
Nemmeno in estate. 🙂
Ingredienti
Per 3-4 persone
- 300-400 g di pasta integrale di grani antichi o di farro o di riso integrale
- 2 avocado (circa 300 g di polpa)
- 1 limone
- 1 cucchiaino di acidulato di umeboshi
- 5-6 cucchiai di yogurt di soia
- basilico a piacere (io ne usati circa 20 g)
- 60 g di noci o mandorle o anacardi
- sale marino integrale q.b.
- gomasio q.b. già pronto oppure fatto in casa
Apri l’avocado ed estrai la polpa.
Frulla la polpa con lo yogurt, il succo di limone, l’acidulato di umeboshi, le noci (o mandorle o anacardi) e il basilico.
Assaggia e valuta se desideri aggiungere altro limone e acidulato.
Aggiungi acqua quanto basta per ottenere la consistenza che preferisci.
Io ho preferito lasciare la salsa un po’ densa, ma puoi farla anche più fluida (la salsa originale di Fausto è molto più fluida della mia).
Cuoci la pasta e condiscila con la salsa.
Aggiungi alla fine una spolverata di gomasio. Facilissimo!
Se non riesci a trovare nei negozi gli ingredienti che ho usato, puoi acquistarli qui:
Macina a pietra naturale
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Senza glutine, fonte di fibre
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Condimento a base di “Prugne di Umeboshi”
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Condimento biologico da tavola a base di sesamo
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5 Commento
Ho provato a fare questa pasta e devo dire che è veramente buona. Ma ho una domanda sugli anacardi. Se non sbaglio anche loro sono di origine tropicale e perciò devono essere consumati raramente? O per il fatto che sono frutta secca cambia qualcosa? Grazie Dealma sia per le buonissime ricette che ci proponi. Marilena
Ciao Marilena, si essendo di origine tropicale è meglio non usarli quotidianamente. Essendo semi oleosi sono un po’ meno yin della frutta (avocado, mango, ecc), ma sono sicuramente da usare meno di mandorle, nocciole, noci, ecc. 🙂
grazie infinite per tutto questo prezioso materiale!!!!!!!!!!!!!
spero di sentirti presto per quanto riguarda la mia allergia al nichel,chiedevo se
con il tuo aiuto e’ risolvibile .lo spero tanto, a presto Barbara
Si ti ho risposto. 🙂
Sicuramente l’assaggieró!!! Anche a me piace l’avocado soltanto nella sua versione ” salsa ” e trovo che condito con l’acidulato risulti meno “grasso” e molto più piacevole al palato che non solo con il limone (ancora una volta gli equilibri yin e yang ci vengono incontro)… Un abbraccio e buona estate calda!!!!