Le alghe marine sono antichissime creature del mare dalle incredibili virtù nutrizionali e terapeutiche.
Sono ricchissime di sali minerali, vitamine, omega 3, fibre, aminoacidi e clorofilla, che favorisce l’assorbimento del calcio e il metabolismo del ferro. Sono invece poverissime di grassi e calorie!
Ma la qualità che le rende veramente indispensabili per la salute è la capacità di eliminare dal corpo tossine, metalli pesanti e persino ioni radioattivi!
Fluidificano il sangue, abbassano il colesterolo cattivo, regolano la pressione e il sistema immunitario.
Fanno la felicità di chi deve perdere peso, perchè l’elevato contenuto di iodio stimola la tiroide alzando il metabolismo.
L’alga arame ha anche la particolarità di migliorare la salute dell’apparato riproduttivo, ammorbidendo i tessuti.
Puoi preparare questo patè anche solo con l’arame.
Ingredienti
- 1 manciata (circa 5-6 g) di alghe hiziki
- 1 manciata (circa 5-6 g) di alghe arame
- 3 cucchiai d’olio d’oliva o di sesamo
- 3-4 cucchiai di tamari o shoyu (salsa di soia)
- 2 cucchiai di acidulato di riso o di aceto di mele
- 1 spicchio d’aglio tritato
- 1 cipolla tritata
- 700 ml d’acqua
Metti in ammollo le alghe per 15 minuti.
Fai imbiondire aglio e cipolla nell’olio finchè sono morbide, toglile dalla padella e mettile da parte.
Nella stessa padella metti le alghe, l’acqua, l’aceto e la salsa di soia e porta a bollore.
Cuoci scoperto a fiamma vivace per 20-30 minuti fino a completa evaporazione dell’acqua.
Unisci le cipolle alle alghe e trita o frulla nel mixer.
Puoi spalmare il patè su crostini e decorare con semi di sesamo oppure usarlo per condire una pasta o ancora un cereale lessato.
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35 Commento
Ciao Dealma, ho un dubbio, l’acqua di ammollo è quella indicata nella ricetta o va buttata e aggiunta altra acqua?
Grazie
I 700 ml di acqua indicati tra gli ingredienti servono per la cottura. Per fare l’ammollo non c’è indicazione di quantità, vai ad occhio e poi butti via l’acqua (ottima per innaffiare le piante!). 🙂
Grazie mille, è venuto buonissimo, unico problema…un po’ di odore in cucina (secondo i miei uomini di casa, che poi non l’hanno mangiato, non sopportano l’aceto…)
bene mi fa piacere. Eh si in cucina resta poi un po’ di odore di alghe e aceto. 🙂 Puoi usare meno aceto se vuoi.
Ciao Dealma. Ariecchime di nuovo. No vabbè…ma ne vogliamo parlare de sto paté?! Lo so lo so…sono l’ultima di una lunga serie che tesse le lodi di cotanto paté, ma non mi potevo esimere! Strabuono…come condimento per una pasta veloce…io poi ho aggiunto della crema di anacardi…che ci stava d’incanto per gusto e cremosita’. Ehm…posso usare gli anacardi, vero? 🙂
Ciao Emanuela, sono felice che ti sia piaciuto! Certo che puoi usare gli anacardi, puoi fare tutto ciò che desideri, non esistono proibizioni nella macrobiotica, ma solo consapevolezza, ascolto del corpo e buon senso. Quindi nel caso degli anacardi è meglio non usarli tutti i giorni perchè sono tropicali, tutto qui. Proverò anch’io a mettere la crema nel patè! Bella idea!
Dealma, questo patè crea dipendenza!!!! Troppo buono!!!! Ogni quanto tempo lo posso fare?
Lo so Paola! Me lo dicono tutti! ahaahh! Puoi farlo anche tutte le settimane senza problema.
Wowww!!! Era proprio ciò che mi volevo sentir dire!!! Quindi stasera lo rifarò, sicuramente!!!!
Questa sì che è una bella ricetta per mangiare l’alga Arame!!!
Messa fra le preferite 🙂
Interessante questa ricetta!
tutti siamo cuochi veri.. importante è mettere sempre
l’ingrediente principale : l’amore per quello che si fa!
con te sto imparando una cucina meravigliosa e a poco a poco sto sperimentando
le tue ricette e non ce ne una che non mi sia piaciuta .
Ciao Dealma Grazie
Ciao Daniela, sono felice che le mie ricette ti piacciano. Continua con la sperimentazione allora! 🙂
Ciao Dealma, ho fatto il patè di alghe ed è semplicemente sublime.IO sono cuoca di cucina tradizionale ma devo dire che questo patè potrebbe entrare a far
parte di tramezzini tradizionali tranquillamente.Come sempre stupisci ….
Ciao Daniela
Sono contenta! Detto da una cuoca “vera” è davvero una soddisfazione, grazie! 🙂
Carissima Dealma, non ti ringrazierò mai abbastanza per questo splendido blog. Questo fine settimana ho sperimentato ed ho provato la tua ricetta del patè di alghe e…..bum! Colpo di fulmine!! ma quanto buone sono?!
Così la domanda nasce spontanea: si possono utilizzare altre alghe? e il metodo di cottura è sempre lo stesso?
Vedo dai commenti prima del mio che sì si può e quindi sperimenterò. Davvero grazie infinite,è proprio divertente provare nuove ricette e come dici tu la varietà è tutto
Ciao Cecilia, sono contenta che il blog ti piaccia e…benvenuta nel club delle pazze per il patè d’alghe. 😉
L’ho fatto! E mi è venuto squisito, nonostante non abbia proprio seguito del tutto la tua ricetta… Ti spiego: avevo in dispensa da un po’ un mix di alghe atlantiche (tipo un misto spezie) da 40 gr e ho usato quello al posto delle due manciate di alghe della ricetta. Ho saltato l’ammollo e la frullata finale (la consistenza era già perfetta), per il resto ho seguito alla lettera la tua ricetta ma ho aggiunto un po’ di zenzero in polvere (io lo metto dappertutto…). Quando l’acqua si è assorbita tutta l’ho lasciato raffreddare un po’ e poi l’ho messo in un vasetto di vetro, ho pressato bene e ci ho versato sopra un velo di olio EVO bio. Ho chiuso e messo in frigo e ieri sera l’ho spalmato su piadina calda di cereali integrali: un successone!!! Un dubbio: nel mix ci sono dulse, kombu, wakame e un paio di altre alghe in proporzioni uguali, non è che esagerando col paté sollecito troppo la tiroide? È talmente buono che lo mangerei a colazione/pranzo/merenda/cena… Grazie per avermi fatto scoprire questa squisitezza!
Hai fatto bene a improvvisare, secondo me è il segreto per non annoiarsi mai in cucina!
Con il patè d’alghe non bisogna esagerare è vero, ma considera che non si fa spessissimo…o no? 😉 E’ l’utilizzo eccessivo protratto nel tempo che può dare problemi, non preoccuparti.
ciao dealma, scopro sempre cose nuove nel
tuo blog!
questo patè mi intriga molto
ma ho in casa solo dulse in fiocchi,
kombu e wacame
pensi possano andare bene ugualmente?
Ciao Marzia,
non ho mai provato con altre alghe, ma ora mi hai fatto venire la curiosità. Non resta che provare. Direi che la wakame e la nori vanno bene. La kombu è molto carica di sali minerali, compreso il sodio, quindi meglio metterne solo un pezzettino piccolissimo. Puoi provare a seguire la ricetta così com’è per quanto riguarda la wakame e la kombu. Invece la nori forse è meglio metterla alla fine, anche cruda, oppure solo gli ultimi minuti di cottura. Poi raccontami come è venuto! 🙂
conosco solo le alghe kombu e wakame… :DDD
mi segno la ricetta e il prox w-e, che sarò in Ancona, andrò nel mio negozietto bio di fiducia e poi provo questa ricettina… posso usarle anche come merenda pomeridiana?… sto cercando di eliminare tutti i dolci (ma mi tengo la marmellata la mattina a colazione… :P)
Un bacione e grazie! ^^
Ciao Gata,
certo che puoi usarlo come merenda! Ti confesso che io lo mangio pure a colazione quando ce l’ho in frigo…. 😉
L’ho fatto!!!! solo due piccole modifiche per assecondare i gusti e le esigenze famigliari, zenzero anzichè aglio e acidulato di umeboshi anzichè aceto, il risultato è strepitoso!!!! rischio di diventare dipendente…. adoro le alghe. Purtroppo ho esagerato con la dose, mi dura qualche giorno in frigorifero? in teoria non dovrebbe aver problemi, l’alga cuocendo diventa gelatinosa e dovrebbe conservarsi. Che ne dici?
Grazie per questa splendida ricetta!!!! con l’occasione ti faccio i miei più sinceri auguri di un felice anno nuovo ♥
Brava Felicia!
In effetti il patè d’alghe può dare dipendenza… 😉
Si conserva tranquillamente 2-3 giorni in frigorifero. Bella l’idea dello zenzero al posto dell’aglio, la proverò!
Auguri anche a te e alla tua famiglia. 🙂
Buongiorno Dealma,
ti seguo con attenzione e ti ringrazio di cuore per i mille consigli preziosi che elargisci con grande generosità!
Una domanda sulle alghe: la loro provenienza è il Giappone, giusto? come la mettiamo con la radioattività che ha sommerso il territorio di provenienza?
Ciao Roberta e benvenuta!
Fortunatamente non ci sono solo le alghe giapponesi, ma anche dell’atlantico, per esempio delle coste francesi della Bretagna. Anzi le alghe vengono raccolte un po’ in tutto il mondo! Quindi con un po’ di attenzione alle etichette è possibile continuare ad acquistare la maggior parte delle alghe con tranquillità. 🙂
Ciao dealma, e se sostituissi le arame con le nori? Dici che si può fare?
Comunque sono curiosissima, questo paté lo provo di sicuro, poi ti faccio sapere 🙂
Benvenuta Elisa,
l’alga nori ha un sapore così delicato che non richiede una lunga cottura, infatti si può usare anche solo tostata come nel caso dei fogli per il sushi e dei fiocchi da usare a crudo su insalate, verdure, cereali, ecc. Però sperimentare non fa mai male. 😉
una volta e per fortuna ho provato un patè di alghe….mi si è aperto un mondo…e ora posso riprodurre la scintilla che mi ha fatto avvicinare alle alghe 🙂
Vai Lo! Alghe come se piovesse! 😉
ammetto che conosco solo un paio di alghe, e queste non le avevo mai sentite. E neanche avrei mai potuto pensare ad un patè di alghe. Grazie!!!
Benvenuta Elvira!
Sono contenta di aprire nuove possibilità culinarie! 🙂