A volte capita di avere pochissimo tempo (o pochissima voglia) per cucinare, oppure di ritrovarsi senza un cereale già lessato in frigorifero.
In questi casi, piuttosto che ripiegare su una pasta, io scelgo cereali facili e veloci come l’amaranto e la quinoa, che non richiedono ammollo e cuociono in 10-15 minuti.
Quando ho davvero i minuti contati o nessuna voglia di cucinare, preparo una sorta di sugo al volo.
Oggi ho unito nel frullatore alcuni ingredienti un po’ strani, che a prima vista non sembrano andare d’accordo e invece…sorpresa, è venuto un sughetto buonissimo in stile “mediterraneo”.
Ingredienti
- 1 bicchiere di amaranto italiano (130-150 g)
- 1 presa di sale marino integrale
Per il sughetto:
- 20 g circa di capperi in salamoia italiani
- 40 g circa di mandorle italiane
- 20 g circa di uvetta senza solfiti
- 1 spicchio d’aglio piccolo (facoltativo)
- 2 pomodori freschi
- 4-5 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
- acqua q.b. (ma può non servire)
- 4-5 foglie di basilico
Per la presentazione:
- pomodorini ciliegina (oppure foglie di lattuga)
- foglie di basilico
Metti l’amaranto in pentola con 2 bicchieri d’acqua e una presa di sale. Porta a bollore e cuoci coperto per 10-15 minuti. A fine cottura spegni e lascia riposare coperto 10 minuti.
Nel frattempo trasferisci nel frullatore tutti gli ingredienti per il sugo e frulla bene. Se serve aggiungi poca acqua. Se non ti piace sentire i pezzettini di mandorla sotto i denti, puoi tritare a parte le mandorle riducendole in farina e aggiungerle al composto.
Unisci l’amaranto con il sugo e mescola bene.
A questo punto avrei voluto servire l’amaranto su una foglia di lattuga, ma l’avevo finita!
A volte non si può presentare l’amaranto come un ammasso informe, che non invoglia i più difficili, di solito mariti, bambini e ospiti….. 😉
Nel mio caso avevo ospiti a cena a cui volevo far sperimentare l’amaranto, questo sconosciuto, così ho deciso di utilizzare i pomodori ciliegina alla stregua di mini-ciotoline, tagliandoli a metà, togliendo i semi e riempiendoli con l’amaranto condito. Infine ho aggiunto delle foglie di basilico e l’ho servito come antipasto.
Se hai fretta o non hai bisogno di appagare anche l’occhio dei tuoi commensali, puoi semplicemente servirlo nel piatto come qualsiasi altro cereale.
Questo sugo veloce è adatto anche per condire la pasta o da spalmare sul pane.
Per informazioni sull’amaranto e altre ricette leggi qui e qui.
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16 Commento
Semplicemente delizioso! Grazie Dealma
Sono felice che ti sia piaciuto! 🙂
ottimo, grazie. un consiglio: tutte le mattine o quasi mangio una ciotola di frutti rossi(more,lamponi, ribes) con un kiwi e una arancia a pezzetti. sbaglio? li passo dal congelatore al frigo la sera. grazie della risposta. lydia mancinelli
Ciao Lydia, non posso dire che sbagli in senso assoluto, perchè è tutto relativo. I frutti rossi hanno sicuramente moltissime proprietà benefiche e sono i meno zuccherini. L’arancia è un frutto semi-tropicale, quindi potrebbe essere troppo raffreddante, soprattutto i inverno. Devi cercare di capire se la frutta cruda tutti i giorni è adatta a te e ti fa stare bene. Credo però che alla tua colazioni manchino i carboidrati complessi. Per la questione congelatore…bè, sicuramente non è la scelta migliore, soprattutto se è un’abitudine quotidiana. Potresti sperimentare altri tipi di colazione e valutare qual’è la più adatta per te. 🙂
Ciao Dealma, adoro l’amaranto, ma per i pomodori non li posso mangiare dato che provocano la gotta ho messo delle foglie di lattuga e fette di pane senza glutine molto buone.
Hai fatto benissimo. Ognuno può personalizzare le ricette a seconda dei propri bisogni. Brava! 🙂
Ciao Dealma l’ho provato ed è buonissimo ..io me lo son mangiato spalmato su dei crostini al kamut. gnam..! Posso chiederti una cosa sulla crema di cereali?..è importante farla cuocere per così tanto tempo?..Già dopo un ora il chicco è morbidissimo! grazie sappi che sei riuscita a farmi cambiare la mia “mitica” colazione di caffè latte e biscotti… ma gli effetti della crema sono talmente “reali” che son felice..e il caffè l’ho preticamente dimenticato .. grazie ciao
Sono felice di aver contribuito alla tua nuova colazione! Grazie per avermelo detto…sono le mie piccole soddisfazioni. 🙂
La lunga cottura della crema di cereali serve per potenziarne gli effetti “curativi” e rendere più facile l’assorbimento dei nutrienti da parte dell’intestino. E’ proprio stracuocendo il riso che si ottiene quell’effetto, ma ovviamente non è necessario nella cottura normale, serve solo nella crema di cereali. Hai provato la mia colazione alternativa a base di riso integrale? In questo caso non è stracotto, ma cotto normalmente. Provala in questa ricetta. Puoi fare diverse modifiche, per esempio io negli ultimi giorni semplifico cuocendo il riso normalmente in acqua e poi quando è pronto aggiungo un po’ di malto e delle albicocche secche. Mescolo bene e metto in un contenitore. Una spolverata di cocco grattugiato e la colazione è pronta per 2-3 mattine. 🙂
Sembra buonissimo, ma i pomodori fanno parte della macrobiotica?
Dipende quale corrente di macrobiotica si prende in considerazione e se ci sono problemi di salute. Nella macrobiotica Pianesiana per esempio, sono completamente esclusi. Io credo che se li utilizziamo solo quando sono di stagione e non tutti i giorni, non ci sia motivo di preoccupazione. Solo quando ci sono problemi di salute può essere prudente eliminarli per un po’. 🙂
Ciao, vorrei capire l’uso dei pomodori e solanacee in genere perchè oltre che nella dieta pianesiana, non ho mai visto (o forse non ricordo) l’uso di solanacee nei libri di Ohsawa, Kushi, Guglielmo & Roggero… a questo punto sono un po confuso… non capisco se si possono usare come alimentazione oppure se si usano a scopo ‘curativo’ in certi casi (per esempio il dentie). Come si bilanciano in termini Yin-Yang in una preparazione alimentare?
Grazie e complimenti per il blog.
Ciao Vittorio, è normale avere un po’ di confusione perchè si leggono spesso cose molto diverse. La filosofia macrobiotica è fatta di principi che vanno applicati alle caratteristiche personali. Ci sono poi delle correnti di pensiero all’interno della macrobiotica che si differenziano per la scelta di eliminare in modo più o meno drastico alcuni alimenti. Nella macrobiotica pianesiana le solanacee sono escluse in modo assoluto dall’alimentazione, ma si utilizza un rimedio a base di buccia di melanzana carbonizzata, nel caso della Dentie. Io ho studiato alla Sana Gola di Milano dove si segue la macrobiotica di Kushi e le solanacee compaiono ogni tanto (quando sono di stagione), a meno che non ci siano problemi di salute, soprattutto di natura yin. Negli anni ho sviluppato la mia personale visione della macrobiotica. Io credo che in assenza di problemi di salute particolari non sia indispensabile seguire uno stile alimentare molto rigido. Lo si può fare se lo si desidera, ma non è indispensabile per rimanere in salute. Credo che per la maggior parte delle persone sia molto difficile, se non impossibile. Ho osservato in diverse occasioni le persone partire convinte seguendo uno schema molto rigido e perdersi per strada, perchè alla lunga diventa molto difficile. Credo che trovare una via di mezzo più semplice e realistica, che possa essere seguita per tutta la vita e che ci faccia stare bene fisicamente, mentalmente ed emotivamente sia la scelta vincente. Ma è ovviamente una mia opinione. Per bilanciare lo yin marcato delle solanacee si possono utilizzare i condimenti speciali come il miso, la salsa di soia o l’umeboshi. 🙂
Grazie per la risposata esauriente e chiarificatrice. In effetti non è facile attenersi strettamente ai consigli specialmente se si mangia fuori casa. Per quello, quando mangio in ‘fuori pista’ mi porto le pastiglie di umeboshi… una pastiglietta dopo cena 😉
E’ proprio vero…ti svelo che anch’io ho sempre con me le pastiglie di umeboshi… 😉
Meravigliosa ricetta! adoro la tua cucina, e’ invitante e sana, poi il modo in cui spieghi le ricette e le proprieta’ degli alimenti e’ chiarissimo e semplice da capire anche per noi apprendisti 🙂
Grazie Lisa, mi fa tanto piacere. 🙂