Se c’è qualcosa che mi mette di buon umore in un attimo è inventare dolci. 🙂
Avevo voglia di provare una torta dolcificata alla maniera del Prof. Berrino, quindi solo con la frutta fresca e disidratata…niente malto o altri dolcificanti naturali.
Il prof. Berrino usa spesso i datteri per dolcificare perchè hanno un indice glicemico relativamente basso e alcalinizzano.
C’è da dire che sono tropicali, ma usandoli solo ogni tanto e magari non durante l’inverno…
Ho voluto evitare di aggiungere altri grassi oltre all’olio delle nocciole e al grasso del latte di soia, quindi è anche una torta leggera.
Perfetta come colazione oppure come merenda da portare a scuola o in ufficio. 🙂
Ingredienti
- 2 pere mature
- 200 g di farina tipo 2
- 100 g di nocciole da ridurre in farina
- 10 g di lievito naturale (circa mezza bustina)
- 100 g di datteri
- 400-500 ml di latte di soia o latte vegetale non dolcificato
- 1 pizzico di sale marino integrale
- 1 cucchiaino di malto di riso
- 1 manciata di nocciole
Trita le nocciole fino a ridurle in farina.
Mescola la farina di nocciole alla farina tipo 2 (è una farina semi integrale).
Aggiungi il lievito, il sale e mescola bene.
Frulla i datteri con un po’ di latte vegetale e pian piano aggiungi in totale circa 400 ml di latte.
Aggiungi il frullato ottenuto alle farine e mescola bene. Se necessario aggiungi gli ultimi 100 ml di latte.
Il composto deve risultare molto fluido. La quantità di liquido dipende dall’assorbimento da parte della farina e ogni farina è diversa, quindi bisogna regolarsi un po’ ad occhio.
Sbuccia e pulisci le pere e tagliale a cubetti. Aggiungi le pere all’impasto , mescola e versa in una teglia con carta forno. Io ho usato una teglia rotonda da 30 cm di diametro.
Inforna a 170° per circa 40 minuti (ma ogni forno è diverso! Io ho un forno a gas)
Sforna e lascia intiepidire. Mescola il cucchiaino di malto con un goccino d’acqua e spennella la superficie della torta.
Taglia a coltello la manciata di nocciole e distribuiscile sulla torta. Il malto serve per far appiccicare le nocciole alla superficie, ma puoi aggiungerle anche senza malto. 🙂
Lascia raffreddare bene prima di servire.
Se sei già abituato ai dolci senza zucchero, puoi anche ridurre la quantità di datteri, che qui servono da dolcificante.
Se non riesci a trovare nei negozi la farina tipo 2, il latte vegetale non dolcificato o il lievito naturale, puoi acquistarli qui:
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13 Commento
Ciao Dealma, ho provato ieri sera a farla, ma nell’impasto ho aggiunto pezzettini di cioccolato amaro, cannella e una punta di cucchiaino di polvere di fave di tonka per aromatizzare (in realtà la vaniglia è meglio, ma ultimamente costa uno sproposito?☹️) e naturalmente le pere . Comunque sia la torta è stata molto apprezzata! Grazie!
Bene, brava! Mi fa piacere che ti sia piaciuta. Questa torta si presta per mille variazioni. 🙂
Ciao Dealma. Siccome non avevo i datteri ho dolcificato con 70 g di malto di riso. Buonissima. I figli l’anno divorata. Ne ho fatta un”altra versione con mandorle e mirtilli al posto di nocciole e pere. Anche questa buonissima!! Grazie per le ricette e per tutto l’impegno.
Chissà che buona quella con i mirtilli, brava! Sono felice che sia piaciuta anche ai tuoi figli. 🙂
appena provata! è veramente stre-pi-to-sa!!!!
Non le manca niente! Super!
Bene! Mi fa davvero piacere. 🙂
ciao cara Dealma ma i datteri non sono frutti tropicali come le banane e quindi raffreddanti? che per la macrobiotica non dovrebbero essere usati? ho un po di confusione? perché altrimenti pure la banana dolcifica e potrebbe essere usata?
Ciao Pia, come ho spiegato nella ricetta, ogni tanto possiamo usare anche il tropicale, magari non in inverno quando fa molto freddo. La macrobiotica non esclude nessun alimento a priori, ma invita a diventare consapevoli dell’effetto del cibo sul proprio corpo. Ognuno di noi scoprirà se e quando potersi permettere cibi dalle energie un po’ troppo intense. Se non ci sono problemi di salute, non c’è motivo di evitarli in modo assoluto. Godiamoceli durante le feste ad esempio. Anche la banana può essere usata come dolcificante, sempre con il buon senso, sapendo che è tropicale. 🙂
Ti invito a leggere il mio ultimo articolo Macrobiotica e libertà. Spero possa aiutarti ad eliminare la confusione. 🙂
Ottima idea…rifarò i tartufini già collaudati e apprezzati.
Grazie ancora e buona giornata.
Alessia
Buongiorno Dealma,
che gustosa ricettina!!!
Che ne pensi di utilizzare i fichi secchi (magari, ammollati?) al posto dei datteri (che in qs periodo fatico a trovare o costano una fortuna)?
Altro consiglio: hai qualche alternativa alla tradizionale colomba che sicuramente troverò sulla tavola a Pasqua e alla quale farò fatica a resistere, purtroppo!!!
Grazie e un caro saluto.
Alessia
Ciao Alessia, si puoi provare anche con i fichi, è un’idea che ho in mente di provare prima o poi. 🙂 Per la colomba puoi provare la mia versione. Poi mi dirai se ti è piaciuta!
Cara Dealma,
purtroppo nn sono ancora così brava da seguirti nella preparazione della colomba…ma sarà l’obiettivo della Pasqua del prossimo anno .. promesso!!!
Grazie ed un abbraccio.
Alessia
Ciao Alessia, ma non è difficile ti assicuro. 🙂 Però se non te la senti puoi optare per qualche dolce goloso, anche se non è la colomba, ad esempio, rimanendo in tema pasquale, puoi provare le mezze uova con la mousse di yannoh. Oppure qualcosa di ancora più semplice, ma che conquista sempre tutti, i tartufini al cioccolato.