Quando mi capita di dover fare un dolce al volo da portare ad una cena con gli amici, faccio questo budino, che richiede davvero poco impegno e poco tempo, a parte i tempi di raffreddamento, ma mentre raffredda in frigorifero vado a vestirmi e quando sono pronta è pronto anche lui! 🙂
Ingredienti
- 500 ml di latte di avena non dolcificato
- 1 cucchiaio raso di agar agar in polvere
- 1 cucchiaio colmo di maizena o arrowroot
- 1 cucchiaio di cacao amaro
- 2 cucchiai abbondanti di crema di nocciole
- 5-6 cucchiai di malto di riso
- 1 pizzico di sale marino integrale
- caffè di cereali
- biscotti secchi vegan senza zucchero
- nocciole per decorare
Nota sulla crema di nocciole: Per “crema di nocciole” non intendo una crema dolce simile alla nutella, ma una pasta a base di sole nocciole frullate. Quando la apri la prima volta, devi mescolarla molto bene prima di utilizzarla, perchè spesso l’olio delle nocciole tende a separarsi dalla parte solida.
Prepara il caffè di cereali. Io utilizzo lo yannoh per moka, perchè lo trovo molto simile al caffè “vero”, quindi perfetto per i dolci. A me è bastata una caffettiera piccola da 2 con l’aggiunta di qualche cucchiaio d’acqua.
Sciogli l’agar agar, la crema di nocciole, il cacao e la maizena in poco latte e aggiungi il resto. Aggiungi il pizzico di sale e il malto e porta a bollore mescolando. Il malto si scioglierà bene appena il latte si scalda. Appena il budino è pronto lascialo intiepidire non più di 1-2 minuti mescolando ogni tanto.
Distribuisci un po’ del budino alla nocciola ottenuto, sul fondo dello stampo o della pirofila che vuoi utilizzare (io ho utilizzato una pirofila 22×16).
Inzuppa qualche biscotto e disponilo sul budino. Versa uno strato di budino e fai un altro strato di biscotti inzuppati. Poi versa l’ultimo strato di budino.
Se vuoi decorare con le nocciole come ho fatto io devi disporle subito, in modo che affondino un po’ nel budino prima che si indurisca. Se preferisci puoi spolverare con cacao. Servi tagliato a fette.
Una postilla sulla scelta dei biscotti: oggi nei negozi di alimentazione naturale la scelta di biscotti vegan è altissima, ma non sono tutti uguali. La maggior parte, purtroppo, contiene zucchero, magari di canna, che non differisce molo da quello di barbabietola, oppure olio di palma, un grasso saturo problematico per la nostra salute, ma anche per le foreste tropicali, che vengono abbattute per far posto alle piantagioni di palma. Raramente è segnalato in etichetta con questo nome, più spesso trovate scritto ” oli vegetali non idrogenati”. Consiglio di cercare i biscotti in cui al posto dell’olio di palma (e quindi degli oli vegetali non idrogenati) si utilizza l’olio di oliva o di girasole. Leggi bene le etichette e non fidarti solo perchè c’è scritto “bio” oppure “senza latte, uova, burro, zucchero e grassi idrogenati”.
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37 Commento
Ho provato questo tuo dolcetto con qualche variazione. Ho messo la crema di arachidi cruncy della Whole Earth al posto della crema di nocciole perché in casa avevo quella ed è venuto una delizia. Questa crema di arachidi ha dei piccoli pezzetti di arachidi all interno ( per questo è chiamata cruncy) e soddisfa molto il palato. Continuerà provare altre ricette. Mi sono avvicinata a questo stile di vita da solo 1 mese e mi affascina molto. Grazie.
Ciao Elena, bene mi fa piacere! Continua così. 🙂
provato oggi, ha un unico difetto: è troppo buono! 🙂
Ahahah! E’ un difetto che gli perdoniamo. 😉 Sono felice che ti sia piaciuto!
Ciao Dealma, se volessi sostituire il caffè?
Ciao Federica, se intendi il caffè di cereali di questa ricetta, puoi inzuppare i biscotti nel succo di mela o in un altro succo di frutta. 🙂
Ciao Dealma,
questa la voglio provare da un po’, però ultimamente mi scoraggio a fare i budini perché con l’agar agar non mi escono mai belli solidi come quando usavo la gelatina normale (e che non uso più), ma sempre solo come una crema (buona, ma volevo il budino). Dove sbaglio?
Ciao Melina,
tutto sta nel dosare bene l’agar agar. Prova a seguire le dosi della ricetta e vediamo come va. Ti svelo un trucchetto: quando il budino è pronto per essere versato sui biscotti, prendine una cucchiaiata e mettila in una ciotolina. Poi trasferisci la ciotolina in freezer per 2-3 minuti. Quando la tiri fuori è già solida e ti dice subito se la consistenza è quella che volevi. Se è troppo solida fai in tempo ad aggiungere liquido al budino, se è troppo molle aggiungi altro agar agar (sciolto a parte con poca acqua) e fai cuocere ancora un minutino. 🙂
Oddio, mi è uscito finalmente un budino!! E che buonooo!! Ho aggiunto giusto un pochino di panna di soia, nocciole macinate e al posto dei biscotti che non avevo, dei crackers senza sale e senza zucchero al miglio e saraceno molto neutrali. Il trucco che mi hai dato ha funzionato! :-))
Bene, sono proprio contenta! 🙂
Provato e devo dire: eccellente!
Anche io ho pensato di fare i biscotti in casa ma le ricette che trovo on line sono sempre troppo arzigogolate; stranamente ho trovato dei biscotti vegan senza latte senza uova e con olio di girasole che sono proprio buonini e quindi ho usato quelli per il budino.
Ho usato il latte di soia perché quello di riso a mio parere é troppo dolce, e ho anche messo solo tre cucchiai di malto perche all’assaggio per me il sapore dolce era sufficiente. De gustibus! 🙂
Mi chiedevo solo se la maizena é necessaria.
Ad ogni modo, ottimo!:)
I
Sono contenta che ti sia piaciuto. Si la maizena ci vuole. Se vuoi puoi sostituirla con l’arrowroot o con il kuzu. Hai fatto bene ad aggiustare la dose di malto in base ai tuoi gusti. Così si fa! 🙂
Quanto kuzu dovrei mettere nel caso in sostituzione? Io ce l’ho in pezzettini che, come sai, sono di diverse dimensioni e non vorrei sbagliare!:)
Non uso mai il kuzu per i dolci (per via del costo…), ma solo per i rimedi, quindi non so dirti quali dosi usare. Se dovessi provare in questa ricetta tenterei con l’equivalente di maizena. Prova e poi raccontami! 🙂
Ciao Dealma, ho preparato ieri questo dessert usando il latte di riso in quanto più dolce di quello di soia e il risultato è stato più che soddisfacente soprattutto per il gradimento mostrato dal marito che ha apprezzato molto . . . Ogni tanto qualche soddisfazione anche per lui, che ha un palato non ancora abituato ad una cucina più naturale con qualche rinuncia (molte x lui). Per cui tanti complimenti!!!
Bene! Sono proprio contenta, soprattutto quando le ricette hanno successo con i mariti! 🙂
Ciao Dealma, l’ho fatto stamattina e ci ho messo veramente pochissimo tempo, ho fatto piccole varianti perché ho usato quello che avevo già in casa, ovvero lo yannoh solubile, il cacao magro della bolivia equosolidale invece di quello amaro (ma forse è la stessa cosa, perché anche il mio non contiene zucchero), il latte di riso invece di quello di soia, e lo sciroppo di riso invece del malto. Ho fatto tre strati di biscotti e il budino comunque mi è bastato. Ho fatto anche la decorazione con le nocciole, e non ti dico il successo in famiglia! Al primo boccone mio marito ha detto che non era abbastanza dolce, poi ha chiesto la seconda fetta e ha detto che a differenza dei dolci “normali” i miei dolci vegan lasciano “la bocca buona”… Direi un bel complimento, qualsiasi cosa significhi!
Successone!!! Brava! Sono proprio contenta. E’ normale che tuo marito al primo boccone l’abbia trovato poco dolce e che poi lo abbia apprezzato. Succede spesso con i dolci macrobiotici, bisogna “farci la bocca”, perchè non essendoci lo zucchero che sovra stimola le papille gustative, ci vuole qualche boccone per sentire il sapore dolce del malto. 🙂
Grazie Dealma, è una golosità da sperimentare subito, spero mi venga bene come nella tua foto.
Ciao Delma, per questa ricetta del budino alla nocciola hai scritto che usi il caffè yannoh da fare con la macchinetta ma io nel negozio cuorebio, dove di solito faccio la spesa, ho trovato solo quello solubile. Mi sapresti dire dove posso trovarlo? Grazie! E grazie anche per tutti e consigli e le ricette.
Ciao Gianna, lo yannoh per moka non c’è sempre nei negozi di alimentazione naturale. Se non lo trovi puoi ordinarlo per esempio qui 🙂
Ciao Dealma grazie per le gustose ricette volevo dirti che ieri ho fatto i bastoncini di miglio e sono venuti benissimo, veramente buoni. Sono piaciuti a tutti! appena mi procurerò gli ingredienti per il budino proverò a fare anche quello. sono una novella in campo macrobiotico ho iniziato a preparare qualche piatto da qualche mese e non conosco gli ingredienti che citi per il dolce ma provvederò subito a documentarmi. grazie. daniela
Ciao Daniela, sono felice che ti siano piaciuti i bastoncini di miglio e zucca. E’ normale all’inizio ritrovarsi un po’ spaesati di fronte ad ingredienti totalmente sconosciuti, ma vedrai che dopo averli utilizzati un paio di volte, diventeranno abituali come gli altri. Nel blog c’è un glossario, prova a dalgi un’occhiata, può servirti per scoprire cosa sono gli ingredienti citati. 🙂
grazie per questa idea! anche io sono sempre alla ricerca di dolci da preparare al volo (ma per me!)..
ho un paio di quesiti, però: posso sostituire il cacao amaro con la farina di carrube? e..sì, lo so che è un budino, ma la consistenza è proprio da budino? te lo chiedo perchè a me non piacciono molto i budini ma dalla foto sembra più compatto..
ah, dimenticavo: grazie per le info sull’olio di palma. in effetti lo trovo spesso nelle etichette e mi chiedevo se fosse ‘sano’.
Ciao Enza, certo che puoi sostituire il cacao con la farina di carrube! Anzi, meglio! In effetti il cacao in questa ricetta non è indispensabile, è un tocco in più per i golosi come me. 😉
La consistenza di questo budino è piuttosto solida, perchè mi piace tagliarlo a quadrotti. I budini si possono fare con consistenze diverse, dai più molli e cremosi ai più solidi come questo. Sperimenta e se ti piace ancora più solido, basta aggiungere un po’ di agar agar in più. 🙂
perfetta….in vista del fine settimana da amici!
grazie!! spero venga buona come sembra dalla tua foto!
Di solito viene bene, è una di quelle ricette a prova di bomba, ma non si sa mai…incrociamo le dita! 😉
Buongiorno Dealma,
grazie di questa nuova ricetta che sembra davvero facile e veloce oltre che sicuramente buona.
Vorrei chiederti un dettaglio tecnico: la quantità di agar agar si intende per quello in polvere, giusto? Nel caso si avesse quello in fiocchi, come si deve aggiustare la dose?
Grazie mille!
Annalisa
Hai ragione Annalisa, ho dimenticato di specificarlo, grazie per avermelo detto! Ora lo correggo. Se hai quello in fiocchi devi raddoppiare la dose, all’incirca. 🙂
seguo da un po il tuo blog che trovo molto utile ed interessante! non seguo una alimentazione macrobiotica ma devo dire che spesso propongo le tue idee ad amici e parenti e trovo moltissimi consensi! quindi sono sempre più invogliata a cucinare i tuoi manicaretti!! complimenti davvero e grazie per le informazioni che ci dai!!! buona giornata
Ciao Roberta, mi fa piacere sapere che le mie ricette riescono ad invogliarti a sperimentare, ma soprattutto che convincono anche amici e parenti! Bé, vuol dire anche che tu sei brava a cucinarle. 😉
la tua ricetta sembra proprio “gnam gnam”, la preparerò per la mia bimba a cui concedo la cioccolata equo ogni tanto, OTTIMA la postilla sull’olio di Palma ma se posso osare un suggerimento… visto che ci siete i biscotti preparateli in casa… meno industria – più’ salute…. (la talebana)
Ciao Margherita, anch’io consiglio di preparare in casa tutto ciò che si può, ma quando hai fretta i biscotti già pronti ti salvano! 🙂
Ciao Dealma,
a casa ho una crema di nocciole dolcificata con sciroppo di riso della Finestra… A tuo avviso potrei usarla evitando poi di dolcificare con il malto? La percentuale è di 63% sciroppo e 37% nocciole.
Grazie mille
Luisa
Si la conosco. In questo caso potresti anche non aggiungere altro malto, però ti conviene assaggiare dopo la cottura e se ti sembra poco dolce aggiungi un po’ di malto.
Grazie, proverò a fare come dici tu