Spesso sento parlare di macrobiotica in termini di rigidità, noia, privazioni, ma nulla è più lontano dalla macrobiotica, il cui scopo finale è il raggiungimento della felicità!
Il cibo deve essere un piacere e appagare vista, olfatto e gusto. Non può essere solo salutare, non basta, è necessario che sia anche “desiderabile” e piacevole.
Solo in questo modo possiamo avere la garanzia che porteremo avanti questa scelta alimentare per molto tempo o meglio ancora, per tutta la vita.
Se viviamo la macrobiotica come una “dieta”, non possiamo andare lontano, perché ogni dieta diventa una prigione da cui fuggire il prima possibile…
L’avventura può cominciare per curiosità o per la necessità di dimagrire o di risolvere un problema di salute, ma la filosofia che si cela dietro la cucina macrobiotica mira al raggiungimento del benessere e dell’equilibrio globale tra corpo, mente e spirito. Questo obiettivo si raggiunge attraverso l’acquisizione di uno stile di vita e di una forma mentis, non di una dieta.
Mantenere la salute tutti i giorni attraverso la scelta consapevole del cibo è sicuramente più saggio che aspettare di essere malati! I vantaggi sono indiscussi: energia, vitalità, serenità, lucidità mentale, equilibrio emotivo, flessibilità del corpo, resistenza alle malattie, e la lista può andare avanti a lungo.
Credo che il cibo debba appagare non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito.
Cibo per il corpo
Il cibo per il corpo deve essere adatto alle diverse esigenze di ognuno di noi e sostenere il corpo fornendo energia ed equilibrio, ma anche soddisfare il gusto e il bisogno di provare piacere attraverso il cibo. Cosa c’è di più bello di una cena con gli amici o la famiglia condividendo il piacere del buon cibo? Da sempre gli esseri umani amano condividere il cibo, perché mangiare insieme è un atto di fiducia e di amicizia. Il cibo per il corpo deve essere bello da vedere, buono da mangiare, di qualità, quindi coltivato con metodi naturali (biologico, biodinamico, ecc) e meno elaborato possibile, evitando quindi il cibo industriale, liofilizzato, ecc.
Cibo per la mente
Il cibo dovrebbe essere anche uno stimolo intellettuale e culturale, per stimolarci ad acquisire “cultura” riguardo al cibo, per mangiare in modo consapevole e aprirci a nuove culture, nuovi modi di concepire il cibo, di cucinare, di mangiare, ma anche a nuovi ingredienti e nuovi sapori.
Cibo per lo spirito
La nostra società materialista dimentica che gli esseri umani hanno anche esigenze spirituali e la scelta del cibo può favorire una crescita spirituale oppure ostacolarla. Il cibo animale, per esempio, ci lega alla realtà materiale, sopprimendo il naturale anelito alla spiritualità e al divino. Ma non solo, non possiamo ignorare il fatto che mangiare un animale che è stato ucciso, porta nel nostro corpo un’energia molto “pesante” da gestire.
Marguerite Yourcenar scriveva: “Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi.”
Il cibo può essere veicolo e sostegno allo sviluppo spirituale e all’evoluzione della coscienza. Può essere un mezzo per celebrare consapevolmente la vita. Per far questo deve essere un cibo vegetale. Con questo non voglio dire che chi sceglie di mangiare cibo animale non può avere una vita spirituale, ma diventare consapevoli di questo effetto può sicuramente aiutare a progredire più velocemente, anche soltanto imparando a gestire il consumo del cibo animale in base alle caratteristiche personali, alla stagione e soprattutto iniziare a ridurne il consumo.
Il cibo come nutrimento per lo spirito può diventare un mezzo di comunione tra le persone, permettendo la circolazione delle energie più alte.
Quindi l’obiettivo primario della cucina macrobiotica è cucinare un cibo gustoso e appagante, sano per il corpo, stimolante per la mente e non violento per lo spirito.
I 3 aspetti possono e devono coesistere perché corpo, mente e spirito sono collegati. Un cibo dannoso per il corpo, lo sarà anche per la mente e lo spirito. Un cibo dannoso per la mente, lo sarà anche per il corpo e lo spirito. Un cibo non adatto allo spirito non lo sarà per la mente e per il corpo.
Possiamo imparare a cucinare un cibo che possa nutrire tutti e 3 gli aspetti del nostro essere per godere finalmente di un benessere globale.
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51 Commento
Ciao Dealma,
ti ringrazio tantissimo per questo bellissimo articolo!!
Esatto, la Macrobiotica non è assolutamente una privazione. Anzi..
Io e mia madre abbiamo scoperto molti alimenti che non conoscevamo ed oltre ad essere sani sono molto buoni. Grazie alle tue ricette stiamo imparando a cucinare piatti gustosi oltre che salutari. Sono tre mesi che abbiamo intrapreso questa scelta alimentare, ed è proprio uno stile di vita, e sarà per tutta la vita. Voglio prevenire le malattie, non aspettare di ammalarmi.
Anche io penso che corpo, mente e spirito siano collegati.
Le tue ricette sono sane e gustose, appaganti per il corpo e stimolanti per la mente, quindi con la Macrobiotica il benessere sarà globale!
Grazie ancora Dealma, a presto 🙂
Grazie a te Sara! Mi fa davvero piacere sapere che tu e tua madre abbiate trovato una buona strada da sperimentare. 🙂
Cara Dealma,
davvero un bellissimo articolo di cui farne tesoro per chi come me sta faticosamente cercando di cambiare il proprio stile di vita ed incorre ancora troppo spesso in errori o insuccessi dovuti, soprattutto per quanto mi riguarda, alla mancanza della necessaria tenacia.
Mi aiuta tantissimo il tuo blog (ove leggo esperienze simili a quanto sto vivendo),le tue favolose ricette ed i tuoi interessantissimi articoli che rendono migliori le mie giornate.
A differenza di altre persone,l’avvio del cambiamento ha comportato una perdita di peso che nel mio caso non va bene in quanto sono sottopeso..tuttavia non voglio rinunciare perché so di essere sulla strada giusta.
Quali accorgimenti mi consigli di adottare per cambiare alimentazione mettendo su anche qualche chilo?
Grazie mille!!!
A presto.
Alessia
Ciao Alessia, sono felice di sapere che il mio blog ti sia di aiuto. Dunque, la perdita di peso iniziale c’è quasi sempre, perchè si attivano i meccanismi di eliminazione. Però chi è sotto peso deve adottare alcuni accorgimenti per non scendere troppo e poi per recuperare dopo la fase iniziale e tornare normopeso. Innanzi tutto la scelta del cereale: il riso integrale fa dimagrire, mentre orzo, farro e avena fanno mettere massa (escludo il grano perchè ha un glutine troppo difficile, ma anche lui aiuta a metter peso). Quindi è bene usare il riso integrale non tutti i giorni e magari associato ad un altro cereale per “smorzare” il suo effetto dimagrante (puoi cuocere due cereali insieme). Anche le alghe fanno dimagrire, quindi devi usarle in piccolissima quantità. Poi se stai bene (non hai particolari problemi di salute) puoi usare pasta integrale e pane integrale con lievito madre (le farine fanno ingrassare). Infine sono utili le creme oleose: tahin, crema di mandorla, di nocciola. Grassi buoni che aiutano a prendere peso. Queste sono linee guida generali, poi bisognerebbe valutare caso per caso. Inizia con queste dritte e vedi come va, poi se avrai bisogno di personalizzare, puoi sempre valutare la consulenza personalizzata. Buona sperimentazione. 🙂
Grazie mille,cara Dealma.
Comincio subito ad applicare i tuoi consigli e..ti aggiorno.
Buona serata e a presto.
Alessia
Ciao Dealma, condivido appieno le tue parole, ma non è facile confrontarsi con chi ti sta vicino, in questo momento incontro le stesse difficoltà che avevo da vegana, ora mi sento dire: ma come fai a mangiare cereali a pranzo e a cena? Prima era come fai a vivere senza carne? Ora più che mai sono consapevole delle mie scelte, ora più che mai sono convinta che i nostri problemi di salute e non solo, non sono il destino o il caso la causa…ma tutto quello che abbiamo ingerito negli anni…Sai che sono stata operata, per fortuna questa volta istologico è negativo ora devo trovare dosaggio ormonale giusto xè ancora ho parecchi problemi…in ospedale, per forutna solo 4 gg, ho fatto fatica ad avere dell’acqua calda,già siccome non bevevo il loro tè e la loro camomilla e i distributori automatici dove c’era scritto acqua calda non la erogavano :-(, c’è stato un pomeriggio che alla fine non l’ho avuta, lasciando perdere il cibo, ma come, dico io, in un ospedale dove dovrebbe essere il luogo per eccellenza dove si sta attenti all’alimentazione!
Scusa lo sfogo, ma credimi non è facile far capire alle persone quanto sia importante e comunque buono vivere cibandosi con la consapevolezza!
Ciao Chicca, lo so è difficile. Lo vivo in prima persona da quando intorno ai 17 anni sono diventata vegetariana. Tutto il mondo intorno a me non capiva, mi criticava, mi derideva. Ma se abbiamo una motivazione abbastanza forte possiamo andare dritti per la nostra strada ignorando tutto quanto. Forza e coraggio. Non sei sola in questa battaglia. 🙂
Negli ultimi anni avevo ridotto di molto il consumo della carne. Adesso, per motivi di salute, ho abolito completamente anche i latticini e lo zucchero. Del pesce non ne posso fare a meno. Qualche volta mi concedo un uovo, ma di gallina felice. Questo che scrivi mi aiuta a proseguire su delle scelte non sempre facili e a coinvolgere in questo nuovo modo di vivere, con motivazioni solide, anche la mia famiglia. Ti leggo sempre con molto interesse. Un caro saluto.
Grazie Maritè, mi fa piacere esserti di aiuto. 🙂
Ciao Dealma condivido pienamente con quello che hai scritto sono vegetariana da più di 10 anni e sto cercando di passare al vegano ma è molto difficile con un marito carnivoro e con un bimbo di 6 anni che lo segue a ruota.Ma io non mollo e cerco sempre ultimi alternativa che vada bene per tutti e tre,fortunatamente ho trovato il tuo sito dove ci sono molte ricette.Grazie e buona giornata
Benvenuta Lenni, non è affatto facile quando in casa i mariti storcono il naso….ma non scoraggiarti! L’esperienza di tante mamme e mogli che mi scrivono è positiva, anche se all’inizio è difficile. Ci vuole tempo e perseveranza per convincere anche i più “difficili”. E il segreto è quello di cucinare piatti davvero golosi per conquistarli! E non mettere pressione, non stressare chi non la pensa come noi, ma aspettare che ognuno faccia il proprio percorso di cambiamento dando il buon esempio. Coraggio!
Ciao Dealma è sempre interessante leggere i tuoi argomenti. In effetti devo dire che quando mangiavo carne dopo un esperienza forte spirituale mi sentivo molto più appesantita e volevo in effetti rinunciare a consumarla poi per un problemino di salute venni a sapere che la macrobiotica poteva aiutare nn l’ho più mangiata e sono due mesi che ne faccio a meno.:-) purtroppo però così come nel mondo dei vegetariani e vegani nella macrobiotica tutti si sentono di sapere e magari poi non sanno nulla quindi chi si trova alle prime armi appena vede divieti di alcuni cibi, dover bilanciare lo yin e lo yang , stare attenti a cibi alcalini e cibi acidi ci si scoraggia e si abbandona perché si pensa che sia troppo complicato.
Ciao Melita, è vero, ad una prima occhiata può sembrare complesso, ma ti assicuro che appena ti addentri un po’ in questo modo di considerare il cibo, diventa tutto molto semplice. 🙂
Anch’io ti devo ringraziare per le email del lunedì, sono sempre di stimolo. Mangio macro solo dall’inizio dell’anno perchè una giovane donna, che sta studiando a Londra presso un esperto di macrobiotica, è venuta nell’Associazione che dirigo a Rapallo – http://www.nuovaccademia.net – in occasione di un concerto di musica indiana e mi ha suggerito di provare… cosa che ho fatto.
Nel giro di due mesi avevo perso quei 4 kiletti che il trainer di ginnastica mi aveva suggerito ma soprattutto mi sono sentita più leggera: c’è da dire che già mangiavo solo alimenti bio e pochissima carne, però non conoscevo i cereali in chicco salvo il riso e il grano saraceno, non conoscevo la salsa Ume che trovo fantastica, non sapevo che con la farina di ceci si possono fare delle frittatine super, con la quimoa dei dessert delicati e cosi via.
Non la vivo come “dieta”, ma come modalità di vita anche perchè mi occupo di “ricerche spirituali” ( parolona grossa che vuole dire tutto e niente, ma che per me ha un significato ben preciso) e ho sempre sentito l’esigenza della coerenza a tutti i livelli. Noi siamo un tutt’uno con la parte spirituale, la distinzione tra Materia e Spirito è un concetto errato che ha portato sofferenza e separazione. Noi siamo Spiriti che hanno indossato un corpo materiale per poter fare esperienza nella materia, ma questo non vuole dire disdegnare il piacere del cibo. La minestra che ho mangiato di gusto oggi fatta con molte verdure, tra le quali la zucca che dà un bel colore e morbidezza, soia gialla sminuzzata, lenticche rosa e un poco di miglio e aromatizzata con miso chiaro e un poco d’olio, era un inno alla vita.
Buona giornata cara Dealma e grazie.
Ciao Germana, grazie a te per questa bella condivisione. 🙂
Ciao Dealma , tu non ci crederai ma quando apro le e-mail la mia speranza è sempre di vedere tuoi messaggi!!!
mi danno carica fiducia … io ho cominciato con questo modo di mangiare e ti dico che ne sento la necessità
di mangiarlo a volte chiaro mangio ancora un po di “porcheria” ma subito sento la mancanza del mio riso integrale la zuppa di miso ecc…
è soddisfazione mangiare cosi, mi piace molto, però ho un problema non riesco a rinunciare al mio aperitivo………
Grazie come sempre sei fantastica ..buona giornata e ti auguro una felice pasqua….
Ciao Daniela, sono felice di esserti utile. Sei su una buona strada, non preoccuparti dello sgarro ogni tanto. Ciò che fa la differenza è il cibo quotidiano. Sono sicura che col tempo troverai delle soluzioni anche per l’aperitivo. Coraggio! 🙂
Buongiorno Dealma, grazie per i tuoi consigli sempre utilissimi, per l’ora dell’aperitivo ho già trovato stuzzichino sfiziosi naturalmente tue ricette….ora dovrò cercare qualche cosa da bere altrettanto sfizioso…..
Ciao grazie e a presto.
Ciao Daniela, io adoro il succo di mela limpido con aggiunta di succo di zenzero e cannella. Trovi qui la ricetta. Si può fare caldo o freddo. 🙂
Con molto molto piacere!!! Tra l’altro sta per venire alla luce un mio blog in cui tratterò i temi della decrescita, della cultura vegana, della genitorialità responsabile e ad alto contatto, del ritorno alle origini e alla natura…quando sarà attivo, ti contatterò, se ti va, per chiderti di raccontare la tua personale rivoluzione pacifica. 🙂 Keep in touch e buona vita!!
Fantastico! Non vedo l’ora. 🙂
Evviva!! 😉
Ciao, Dealma! E’ sempre un piacere trovare la tua mail il lunedì!! 🙂 Ciò che scrivi mi appartiene, riflette molto la mia esperienza.
Da quando sono diventata vegana ho maturato una profonda consapevolezza di ciò che mangio e mi accorgo di provare ed esprimere una più sincera gratitudine a Madre Natura per i frutti che ci concede. I miei figli, vegani dalla nascita, sono molto attenti a ciò che hanno nel piatto e rimangono spesso ammaliati di fronte alle forme degli ortaggi: guardano e toccano con curiosità i finocchi o i cavoli o le carote “biforcute” dell’orto. Non creo che questo sia un caso…vedo già in loro il barlume della gratitudine per ciò che ricevono. ma forse io, essendo la mamma, sono di parte! 😛 I bambini hanno una sensibilità totalmente pura che, purtroppo, in età adulta va spesso scemando. Non consumando alimenti di origine animale, quindi portatori di sofferenza ed ingiustizia, credo che questa sensibilità venga preservata più alungo favorendo anche un maggiore equilibrio psicofisico. Capita spesso, ad esempio, che il mio primo bimbo mi chieda un piatto tutto verde o mi dica che ha voglia di una zuppa arancione con un po’ di bianco…sono segni che sa ascoltare i messaggi del suo corpo dei flussi di energia. O almeno, credo che sia così… Quando siamo a tavola con onnivori, pur non giudicandoli, essi si sentono spesso a disagio, sembra quasi che si sentano in colpa. E’ come se il fatto stesso di avere di fronte un’intera famiglia che mangia 100% vegetale in totale armonia, con disinvoltura e grande senso di appagamento li mettesse di fronte al loro io più profondo. E il loro io non può che suggerire che la morte e la sofferenza di un essere vivente non può essere un buon nutrimento per corpo, mente e spirito. Per questo crediamo fermamente che un’alimentazione sana, naturale e senza crudeltà sia una grande rivoluzione di pace per noi stessi ma anche per il mondo che ci circonda, perché è una scelta che non investe solo l’ambito culinario ma che tocca le corde più intime della cultura, dell’emotività e coscienza umane. Un abbraccio
Valentina
Ciao Valentina, grazie infinite per la tua testimonianza, è bellissima. Sono felice di sapere che esistono mamme come te, che aiutano i bambini a sviluppare e conservare la sensibilità, la meraviglia e la gratitudine per la vita. Che bello che i tuoi figli ti chiedano dei piatti in base al colore…è fantastico. Credo anch’io che sentano i loro bisogni e li esprimano in quel modo. Non è facile relazionarsi con i “carnivori”. Capita anche a me che si sentano a disagio (a volte così tanto da diventare aggressivi), anche senza che io dica nulla, solo per il fatto di sapere che ho fatto certe scelte. Il mondo sta cambiando però e ed è anche grazie a mamme come te che crescono futuri uomini consapevoli. Grazie! 🙂
Ho in programma un libro per i bambini e sto raccogliendo un po’ di mamme che vogliano raccontare la loro esperienza. Se ti interessa ti aggiungo alla lista di contatti. Non so quando si realizzerà, ma prima o poi…
Ciao Dealma,
complimenti davvero per tutto quello che fai e anche per tutto quello che sei. Non ti conosco, ma dalle tue parole, si capisce perfettamente che tipo di persona tu sia.
Le tue ricette sono fantastiche e quando leggo le tue mails…Non so, mi sento più serena.
La mia storia è abbastanza particolare.
Io ho sempre avuto moltissimi problemi con il cibo a causa di alcuni problemi al piloro. E dai problemi fisici, sono poi scaturiti quelli “mentali”, nel senso che ho iniziato a rifiutare moltissimi alimenti, senza neppure averli assaggiati, magari solo perchè l’odore o l’aspetto non erano dei migliori. Poi ho passato la fase “Mangio qualsiasi schifezza mi capiti sotto tiro”, fritto, dolci a volontà (E non torte fatte in casa con un certo criterio), pane, pasta, pasta, pane…Per quanto riguarda la carne ed il pesce, invece, sono sempre stata obbligata a mangiarne sotto minaccia di mia madre: “Mangia la carne altrimenti non ti reggi in piedi”.
La svolta c’è stata dopo un viaggio a Praga low-low cost, nel senso che non avevo molti soldi per potermi permettere di andare a mangiare nei ristoranti, per cui… 5 giorni di Mc Donald alternato al Kentucky Fried Chicken.
Quando sono tornata in Italia, ho avuto per 2 settimane capogiri e nausee. E da quel momento, ho completamente smesso di mangiare. Sono arrivata a pesare 39 kg (Avevo 23 anni) e ho sfiorato l’anoressia.
Poi per caso, un giorno, sono andata a casa di una mia grandissima amica, celiaca, che mi aveva preparato per pranzo quinoa con lenticchie e polpette di amaranto e patate al sugo…Lì ho imparato a mangiare. Lì sono tornata a vivere. Ora sono vegetariana (l’unica cosa che mi concedo, è un po’ di yogurt greco magro ogni tanto e forse qualche gelato). Amo cucinare, amo sperimentare, amo mangiare…Bene.
Non mi sono mai sentita così “A posto con me stessa”. Ho dovuto toccare il fondo per risalire in superficie.
Spero che la mia storia possa essere di esempio a qualcuno.
Intanto ti ringrazio, Dealma, e chiedo scusa per il mio poema!
Alla prossima.
Un bacione
Ciao Romina, la tua storia è davvero importante e ti ringrazio per averla condivisa, perchè sono sicura che sarà di ispirazione per chi è ancora in difficoltà. A volte certe persone ci cambiano davvero la vita, quindi grande merito alla tua amica per averti fatto scoprire un modo diverso di mangiare. Sono felice che le mie ricette ti piacciano. Un grande augurio per la tua vita e per tutto ciò che vorrai realizzare. 🙂
Che storia toccante! grazie per averla condivisa!! Buona vita!! 🙂 Valentina
é proprio così cara Dealma, se non sei alimentato adeguatamente sotto l’aspetto fisico non lo sei neanche sotto l’aspetto mentale e spirituale. Io “mangio” macrobiotico da 15 mesi circa e la molla iniziale è stata la consapevolezza definitiva che dovevo cambiare modo di alimentarmi ovvero rinunciare a tutti i cibi di origine animale e ridurre anche la quantità di cibo che ingurgitiamo, poi masticare molto (cerco di seguire i consigli di Ohsawa), questo dopo avere iniziato a frequentare un gruppo di meditazione spirituale dove ho capito finalmente e spero definitvamente il valore del cibo e le sue implicazioni fisiche mentali e spirituali. Ho visto immediatamente i risultati, non so più cosa vuol dire acidità di stomaco, senso di pesantezza, sonnolenza dopopasto e soprattutto ho una maggiore consapevolezza del mio “essere” sia fisico, che mentale e spirituale. Peccato non averlo capito molto prima in età giovane, sicuramente la mia vita avrebbe avuto un decorso migliore, comunque non è mai troppo tardi. Per cui condivido completamente quanto tu dici in questo tuo articolo.
Un caloroso abbraccio.
Riccardo
Ciao Riccardo, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Sono felice di sapere che hai raccolto degli ottimi risultati, non solo nell’area corporea, ma anche mentale e spirituale. Sono perfettamente d’accordo con te, non è mai troppo tardi. 🙂
Ciao Dealma,ho letto il tuo articolo e lo condivido pienamente in ogni affermazione. Io ti esprimo le mie perplessità in ordine alle uova e ai derivati del latte. I vegani dicono che questi cibi vanno abbandonati e rispetto questa opinione ma per quanto riguarda uova e latticini,sempre biologici,non vedo lo sfruttamento dell’animale e poi diventerebbe veramente difficile,almeno per me costruire e gestire una dieta che soddisfi tutte le esigenze dell’organismo per mantenermi in buona salute. Mi vuoi dire qualcosa a riguardo? Ti ringrazio e ti abbraccio Rosetta
Ciao Rosetta, mi fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto. Per ciò che riguarda l’eliminazione di latticini e uova le motivazioni non sono solo di carattere etico, ma anche salutista. I vegani fanno una scelta principalmente etica, i macrobiotici principalmente salutista, ma molti, come me, anche etica. Purtroppo anche se sono biologici lo sfruttamento degli animali è sempre presente. Forse qualche azienda particolarmente attenta riesce a dare condizioni di vita migliori, per esempio una semi libertà e la presenza dei propri simili per socializzare, ma siamo sempre in un contesto innaturale di reclusione (sicuramente meglio degli allevamenti intensivi!!!). In ogni caso è una scelta molto personale. Se invece guardiamo il tutto esclusivamente dal punto di vista della salute, possiamo fare diverse considerazioni, anche se è sempre molto soggettivo, perchè siamo tutti diversi. In generale i latticini aumentano la produzione di muco nel corpo, rallentano lo scorrimento della linfa, alterano l’equilibrio ormonale (soprattutto femminile), favoriscono il deposito di calcio negli organi e nelle articolazioni, indeboliscono le ossa e possono favorire la crescita tumorale per via della caseina. Insomma, i motivi per abbandonarli o ridurli drasticamente non mancano. Nel libro The China Study puoi trovare spiegazioni molto esaurienti in merito. Per ciò che riguarda le uova, dobbiamo considerare anche l’aspetto energetico. Le uova sono molto yang, quindi potrebbero creare tensione e rigidità. Inoltre tendono a creare problemi soprattutto all’apparato riproduttivo femminile, in particolare alle ovaie, nelle donne che mangiano regolarmente il cibo animale. Se i tuoi dubbi riguardo l’abbandono di latticini e uova sono legati al timore di non introdurre tutte le sostanze necessarie alla salute, non c’è motivo di preoccupazione. L’unico potenziale problema riguarda la vitamina B12, che potrebbe abbassarsi dopo qualche anno di regime vegano stretto. In quel caso basterebbe assumere ogni tanto un integratore. Se invece si consuma anche saltuariamente del cibo di origine animale non ci sono problemi. Non preoccuparti per le proteine e il calcio, perchè sono miti per fortuna sfatati. 🙂
Ciao Dealma,
l’articolo l’ho letto in un momento di “défaillance”..
davanti ad una vetrina piena di dolci zuccherini..
ho vinto la sfida con me stessa ed è prevalsa la volontà a prosseguire con la dieta…”dieta” appunto. Il tuo articolo mi ha fatto ragionare; meditare, sul significato che stavo dando al cambiamento di vita che sto faccendo in questo momento. Devo cambiare mentalità, “vedere” a 360° e come scrivi tu, prendere coscienza che non è solo una dieta, ma uno stile di vita, anche spirituale.
grazie ancora una volta!
lucia
Ciao Lucia, sono felice di esserti stata d’aiuto. Davanti ad una vetrina di dolciumi è difficile per tutti, compreso per la sottoscritta, quindi brava! 🙂
Ciao Dealma in più di un’occasione mi sono ritrovata i tuoi consigli, utili e molto esaustivi.
Grazie per la semplicità e per l’aiuto nelle semplici cose di tutti i giorni.
Ti abbraccio
Susanna
Ciao Susanna,
grazie a te per la voglia di sperimentare e di condividere. 🙂
Grazie, per me è allietante ricevere questo messaggio. Il problema è quando devi risolvere una malattia in corso. Per dire io ho la candida e ho smesso di cucinare cose sfiziose pensando che riso integrale con verdure fresche sia l’unica cosa che mi possa guarire. Ma probabilmente sbaglio. Hai consigli da darmi a riguardo?
e come diceva Oshawa: i macrobiotici sono fanatici non la macrobiotica..
Ciao Silvia,
sono assolutamente d’accordo, a volte sono i macrobiotici a diventare fanatici, allontanandosi dalla macrobiotica, che è tutt’altro….
Per il problema della candida non basta il riso integrale con le verdure, di solito è necessario un lavoro mirato, che va però “cucito” sulle caratteristiche e i bisogni della persona. In generale posso dirti di evitare gli zuccheri raffinati, le farine raffinate, il cibo animale, ma anche l’eccesso di frutta cruda o succhi di frutta. Per il resto ho bisogno di conoscere a fondo la tua situazione e questo è possibile attraverso la consulenza. Se deciderai di intraprendere questa strada sono qui. Nel frattempo, riso e verdure vanno comunque benissimo! 🙂
Sono convinta dello stretto legame tra corpo, mente e spirito. Tutto nell’essere umano è collegato e purtroppo spesso ci dimentichiamo che trascurare uno di questi tre elementi causa squilibrio.
Grazie, Dealma per condividere, oltre alle ricette, anche questi interessanti punti di riflessione
Grazie a te Serenella. 🙂
Cara Dealma,
Ho avuto il coraggio finalmente di iniziare la macrobiotica ispirata da uno dei tuoi articoli.
Non so se la vivo come una dieta, è certo che la sento come una imposizione visto i miei problemi di salute (per cui la macrobiotica è una speranza di guarigione ). A parte il riso bollito e poi saltato con verdure, e a parte il Dahl di lenticchie tutto il resto mi appare triste triste, a tal punto che dopo una settimana “sana” non riesco a bere più la zuppa di miso che tanto mi fa bene.
Vorrei tanto che diventasse cibo per la mente e lo spirito, ma a due settimane dall’inizio del percorso ( ho iniziato il 22 gennaio seriamente) ho tanta paura di boicottarmi. Ho immensa stima di te e di Martin, menomale che ci siete!!!! Grazie!!!
Ciao Gra,
non perderti d’animo! Il periodo più difficile è proprio questo che stai passando. Però se questo stile alimentare ti intristisce, allora c’è qualcosa che non va. Le possibilità sono due: non sei ancora riuscita a preparare ricette belle da vedere e buone da mangiare (per buone intendo non “passabili”, ma che diano piena soddisfazione), oppure stai seguendo uno stile troppo rigido per te. E’ vero che per guarire più velocemente è necessario restringere parecchio il ventaglio di cibi, ma se questa rigidità diventa una gabbia da cui fuggire, cessa lo scopo. Prova a prepararti ricette più gustose, più sfiziose, anche se macrobiotiche. Sul blog ne trovi diverse. E alterna giornate “rigide” a giornate “più permissive”, senza esagerare ovviamente! Resisti, perchè presto il benessere derivato da questo cambio di alimentazione ti sarà di grande motivazione a proseguire. E se hai bisogno di me sono qui. In bocca al lupo! 🙂
Ti leggo sempre con interesse. I tuoi articoli sono di ispirazione e mi spronano ad andare avanti con la macrobiotica. Cambiare regime alimentare non è facile ed io ho iniziato da 6 mesi. La cosa più difficile è convertire anche gli amici e prepare cibi macrobiotici buoni per loro e il marito in modo da poter gustar sempre i piatti i compagnia.
Benvenuta Vera!
Mi fa tanto piacere sapere di esserti utile, mi aiuta ad andare avanti in questo progetto. 🙂 Cambiare alimentazione è forse una delle cose più difficili da fare, quindi…coraggio!!!!! 🙂
Anch’io sono vegetariana (da più di 15 anni) non ancora vegetaliana, se non in periodi specifici che scelgo (x es: ritiri spirituali) e quindi dove le energie da gestire cambiano. Difatti per il lavoro che svolgo, mi trovo spesso a contatto con molte persone, gruppi eterogenei anche se legati al mondo dell’erboristeria/naturale, e quindi talvolta sento l’esigenza di inserire il pesce (solo di carne bianca, piccoli tagli, prediligo alici, orate, sogliole).
Penso che bisogna ascoltarsi bene: il cibo che ingeriamo diventerà noi, e nutrirà come dice giustamente Dealma corpo, mente (a me viene “anima”) e spirito ; trovo i latticini ora molto pesanti, più del pesce, e averli esclusi al 98% (raramente, per la socialità, li ingerisco ancora) mi ha sgonfiato fisicamente, fatto dimagrire e soprattutto alleggerito metabolicamente e quindi i pensieri sono più fervidi.
Grazie a Dealma per la sua bella attività dove passa una certa qualità e gioia!
Buona giornata a tutti!
Valentina*
Ciao Valentina,
grazie per il tuo bellissimo commento e per i complimenti! 🙂
I latticini sono sicuramente più problematici del pesce, sono d’accordo. Alterano la produzione di muco, rallentano lo scorrimento della linfa, favoriscono la crescita tumorale, alternano l’apparato ormonale. Tutti problemi che il pesce non ci dà. Quindi escluse scelte etiche, meglio il pesce dei latticini, sempre se consumato con moderazione e saltuariamente. 🙂
Credo che il cibo sia uno dei piaceri più appaganti per l’essere umano; un buon piatto inebria i nostri sensi: il buon profumo che emana un alimento appena cotto con degli aromi ci fa sentire subito meglio, il gusto che proviamo nell’assaggiarlo ci mette buon umore e ci appaga anche a livello psicologico… il cibo è un dono del Signore e come tale ci reca benefici sia livello mentale che fisico e spirituale! Tuttavia bisogna imparare a farne buon uso…perchè anche per quanto riguarda l’alimentazione bisogna sempre usare buon senso e autocontrollo! Infatti, è risaputo che se si esagera con le quantità o se si ingeriscono alimenti potenzialmente nocivi la nostra salute generale potrebbe risentirne! Per fortuna che ci sono persone come la nostra Dealma che sono esperte in questo campo e ci regalano tanti bei consigli utili per imparare ad alimentarci in modo corretto e salutare! Grazie Dealma per gli utili consigli che si trovano nei tuoi articoli e nel tuo ebook…
Luigi
Benvenuto Luigi e grazie mille!
Il tuo blog sul benessere fisico e mentale è molto interessante. Bravo! 🙂
Da molto tempo sono vegetariana, ho iniziato per gradi, abolendo la carne, successivamente il pesce – Da un po’ di mesi sto cercando di abolire anche i prodotti animali, non bevo latte di mucca, ma di soia o riso, tento anche di non mangiare latticini e formaggi (e qui devo confessare che la cosa è più difficile….), ma perlomeno tento di acquistarli in una fattoria dove, mi sembra, ci sia un po’ di attenzione nei confronti degli animali …. e poi sono alla ricerca delle cose particolari e sfiziose di cui parli nei tuoi articoli. Sembrava difficile all’inizio, tutti quei nomi strani…. poi in realtà, oltre che divertente, non è così complicato – Grazie per i tuoi preziosi consigli, ti leggo sempre, anche se ti scrivo poco Paola
Grazie del tuo commento Paola,
è veramente prezioso perchè molte persone si sentono spaesate inizialmetente di fronte a ingredienti dai nomi strani. Credo sia importante vedere come basta poco tempo per usarli quotidianamente senza difficoltà.
Eliminare i formaggi è veramente difficile, è vero…perchè sono tanto buoni! Cominciare a ridurli come stai facendo tu, è sicuramente un buon inizio. 🙂 E fai bene a comprarli dove puoi vedere di persona come vengono allevati gli animali. Io consiglio sempre di cercare fattorie biologiche, così si evita il pieno di pesticidi che si concentrano nel latte.
Grazie e raccontaci ancora della tua esperienza, mi raccomando! 😉
Parole sante, ogni volta che avevo un pezzo di carne nel piatto pensavo che quello era un pezzo di un cadavere!!! Disse un grande:( Leonardo da Vinci) Verrà un giorno in cui l’uccisione di un animale sarà considerata alla stregua di quella di un uomo!!!
Leonardo era un uomo lungimirante…speriamo avesse ragione. Una speranza c’è comunque perchè i vegetariani sono sempre più numerosi, a dimostrazione del fatto che il mondo sta cambiando. 🙂