Il Taraxacum Officinalis, chiamato anche dente di leone, dente di cane o soffione, è conosciuto fin dall’antichità per la sue numerose virtù. Pianta spontanea e diffusissima, spunta all’arrivo della primavera, regalandoci prati colorati e insalate depurative, come ad esempio l’insalatina primaverile fiorita. 😉
In questa stagione fate una bella passaeggiata nei prati lontani da strade trafficate oppure perlustrare il vostro giardino.
Ogni parte della pianta è commestibile. La radice è utilizzata soprattutto per preparazioni fitoterapiche, ma anche per preparare un surrogato del caffè, le foglie, soprattutto quelle tenere, sono adatte per preparare gustose insalate, torte salate e minestre, i fiori possono decorare e colorare ogni piatto. La tradizione contadina utilizzava addirittura i boccioli, in pastella e fritti e i bottoni (la parte che sostiene il soffione) sott’olio o sott’aceto. Insomma non si butta via niente.
Le foglie del tarassaco sono ricche di vitamina C, E e del gruppo B. E’ diuretico e depurativo, stimolando il drenaggio e l’eliminazione delle tossine e favorisce il lavoro del fegato e della cistifellea. E’ una delle piante utilizzate per le cosiddette “cure primaverili” finalizzate a disintossicare e depurare soprattutto il fegato.
La Food and Drugs Administrations ha incluso il tarassaco nell’elenco delle piante sicure, ma per l’utilizzo della pianta in cucina. L’uso fitoterapico di tinture, ecc, va seguito da un medico, perchè ha delle controindicazioni.
Ricordiamoci che quando raccogliamo piante selvatiche dobbiamo rispettarle, raccogliendo solo qualche pianta e nel caso del tarassaco, avendo cura di lasciare la radice nella terra.
Ecco qualche idea per usarlo in cucina:
Pasta integrale con pesto di basilico e tarassaco
Padellata di tarassaco, foglie di rapa e verza
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Nota Bene: Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo e divulgativo e non costituiscono prescrizione o consiglio medico.
2 Commento
Ciao un consiglio ho la pelle molto secca, cosa mi consigli.
Grazie
Emanuela
Benvenuta Emanuela,
la pelle secca può indicare diverse cose. Potrebbe esserci una carenza di Omega 3, i grassi più yin, che vanno a nutrire la pelle. C’è anche un’altra possibilità frequente: un eccesso di yang all’interno del corpo, causato da un consumo eccessivo di cibo animale e prodotti da forno, che trattiene lo yin. L’energia yin si muove spontaneamente verso l’alto e l’esterno. Nel suo movimento verso l’esterno va a nutrire l’organo più esterno del corpo: la pelle. Se c’è un forte yang all’interno del corpo, lo yin viene trattenuto come da una calamita e la pelle ne risente.
In questo caso, oltre che ridurre gli alimenti che ho elencato, è utile mangiare spesso alimenti con una leggera energia yin, che aiuti a nutrire la pelle, come le verdure pressate, le verdure fermentate, le verdure dolci e l’alga nori. 🙂