Oggi ho sperimentato un condimento speciale egiziano che si chiama “dukka”, una specie di gomasio arricchito con spezie e nocciole. Ovviamente l’ho un po’ adattato…. macrobioticizzandolo 😉 Non ho ancora scoperto qual’è il suo utilizzo tradizionale, quindi me ne sono inventata uno: con il riso!
E ho scoperto che è buonissimo, con rischio dipendenza tanto quanto il gomasio!
Ingredienti
Per 1 persona:
- 1/2 bicchiere di riso rosso integrale
- 1/2 porro
- una decina di nocciole
- 1 cucchiaio di gomasio
- 1 cucchiaino scarso di semi di cumino
- 1 pezzetto di daikon
- acidulato di umeboshi
Lava il riso e fallo cuocere con il doppio del volume di acqua per 20-25 minuti. Taglia il daikon a julienne e lascialo macerare con un po’ di acidulato di umeboshi oppure con un po’ di succo di limone e sale. Nel frattempo fai saltare in padella il porro tagliato sottile con un goccio d’olio e un po’ d’acqua.
Prepara il condimento egiziano (ormai non più molto egiziano…) pestando in un mortaio le nocciole, il gomasio e il cumino. Se non hai il gomasio puoi aggiungere 2 cucchiai di semi di sesamo e 1/2 cucchiaino di sale. Non è necessario che il composto risulti omogeneo.
Quando il riso è pronto aggiungilo ai porri e sala leggermente oppure non salare affatto, perchè il condimento preparato è salato.
Versa il riso in un piatto e spolvera con il condimento speciale, poi aggiungi gli insalatini di daikon.
Gli insalatini sono verdure fermentate sotto sale. Si possono preparare con il sale oppure con l’acidulato di umeboshi. Gli jnsaltini “veri” sono fermentati per almeno 3 giorni. Questa è una variante veloce e piacevole, ma non possiamo considerarla al pari degli insalatini fermentati per più tempo.
Diciamo che questa versione ci serve più che altro per il piacere, perchè hanno un buon sapore e per yanghizzare leggermente la verdura cruda attraverso la marinatura con il sale dell’umeboshi. Anche solo 20-30 minuti rendono le verdure più morbide, anche se rimangono piacevolmente croccanti e il piccante del daikon viene ammorbidito.
Il vero “dukka” prevede anche pepe bianco e nero, ma sono due ingredienti che possono irritare il corpo, quindi è bene evitarli, se possibile. Bisognerebbe mettere anche il coriandolo, ma l’avevo finito!
Era buonissimo lo stesso! 😉
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11 Commento
Ciao Dealma ma quante bulne ricette che ci fai conoscere! Purtroppo non trovo il daikon sto usando i rapanelli ma non sono proprio la stessa cosa vero?
Ciao Michela, grazie. 🙂 I rapanelli non sono la stessa cosa, ma sono molto simili, vanno comunque bene. Il daikon ha un maggiore effetto drenante, dimagrante e mucolitico, ma lo possiedono anche i ravanelli, anche se in misura minore. Io lo trovo all’Esselunga. 🙂
Non avevo mai assaggiato il riso rosso: ottimo!
E questi insalatini leggeri di daikon…. umh!!! buoni, buoni, buoni e soprattutto fanno bene 🙂
complimenti!
Grazie. 🙂
Sono nata al Cairo e ricordo quanto mi piacesse la dukka.
In un piattino mi mettevano un po’ d’olio al quale aggiungevo un pizzico(ne) di preparato che raccoglievo con del pane “shami” (pane arabo morbido). Ottima e gustosa merenda.
Per quanto riguarda il daikon con succo di limone e sale, quanto tempo di macerazione?
Grazie
Che bello, finalmente ho scoperto uno degli utilizzi tradizionali del dukka, grazie! Anzi la dukka, quindi è al femminile?
Il tempo di macerazione del daikon va dai 10 minuti alle 2-3 ore, a seconda del risultato che vuoi ottenere. In questa ricetta prevedo che stia a macerare per il tempo necessario a preparare la ricetta. 🙂
Bellissimo il tuo blog!!complimenti!!
Benvenuta Elena e grazie! 🙂