Esistono più di cento varietà di quinoa, ma le più diffusa dalle nostre parti sono la bianca, la rossa e la nera.
Abbinate sono davvero “scenografiche” e si prestano per scatenare la fantasia.
La quinoa è ricchissima di sali minerali, vitamine e proteine ed è priva di glutine.
Ingredienti
- ½ cipolla
- 100 g di carote
- 40 g di uvetta
- 4 carciofi
- 70 g di quinoa italiana
- farina di mais bramata q.b. (facoltativa)
- 3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
- 2-3 cucchiai di salsa di soia (shoyu o tamari)
- 1 presa di sale marino integrale
Lava la quinoa e portala a bollore con il doppio del volume di acqua e il sale.
Quando bolle abbassa la fiamma e lascia cuocere coperto parzialmente per 10 minuti.
Nel frattempo metti l’uvetta in ammollo.
Taglia la cipolla e la carota a dadini e falle rosolare in padella con 1 cucchiaio d’olio e 1-2 cucchiai d’acqua.
Strizza l’uvetta e aggiungila in padella.
Aggiungi anche la salsa di soia e cuoci finchè le verdure sono tenere.
Pulisci i carciofi e tagliali alla base del gambo.
Togli le foglie esterne più dure, quindi taglia anche la punta per ottenere metà carciofo.
Scava i carciofi all’interno con un coltellino curvo, per togliere tutta la barbetta e creare una cavità sufficiente per poter farcire i carciofi.
Metti i carciofi scavati in una ciotola con acqua e limone affinchè non anneriscano.
Per accorciare il tempo di cottura in forno ho sbollentato i carciofi in acqua bollente e salata per 3 minuti.
Pulisci i gambi con un pelapatate e tagliali a cubetti.
Aggiungili in padella con le altre verdure.
Quando la quinoa è cotta e l’acqua quasi completamente assorbita, spegni e lascia riposare coperto per 10 minuti.
Aggiungi la quinoa in padella con le verdure , mescola e riempi i carciofi.
Spostali su una teglia con carta forno, spolvera con la farina di mais o il pangrattato e passa un filo d’olio (circa 2 cucchiai).
Inforna a 180° per 20-30 minuti.
Servi caldi o tiepidi.
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Avrai forse notato che nel mio blog non ci sono annunci pubblicitari.
E’ una precisa scelta, perchè quel tipo di annunci è generico e automatico, quindi non mi permette di scegliere quali aziende valorizzare e quali no.
In questi anni ho ricevuto moltissime richieste da parte di aziende pubblicitarie per inserire annunci, ma ho sempre rifiutato, rinunciando a un certo introito.
Il mio blog nasce per divulgare un messaggio ben preciso e una “cultura” alimentare ben precisa, anche etica, nei confronti degli animali, del pianeta e dei lavoratori.
Così, per cercare di sostenere le spese del blog e il lavoro che richiede, ho scelto la partnership con Macrolibrarsi perchè mi permette di scegliere quali aziende e prodotti far conoscere, che sono quelli che uso io in prima persona.
Ma non solo, condivido anche i valori, gli ideali e le scelte di Macrolibrarsi come azienda.
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9 Commento
Ottima ricetta, da provare sicuramente! 🙂
Ciao Dealma, ci tenevo a farti sapere che ho fatto il tuo corso in sei lezioni gratuite, molto interessante, mi sto avvicinando alla macrobiotica sempre di più e leggo attentamente tutte le mail inviatemi ho provato molte ricette tutte apprezzate ma solo da mio marito i miei due figli una ragazza di 14 anni e un maschietto di 7 sono, ho paura, due grossi scogli da superare, hai qualche consiglio da darmi in proposito?? A presto e grazie!! Elisa
Ciao Elisa, sapessi quante mamme sono nella tua stessa situazione! Quindi coraggio! Alle mamme come te consiglio sempre di non insistere mai con i famigliari con questo stile alimentare, ma di cercare di introdurlo gradualmente. Un buon metodo credo sia quello di iniziare con ricette particolarmente golose, che piacciono sicuramente a tutti, ad esempio crepes salate, gnocchi di cous cous, sformati, torte salate, ecc. Cerca nel blog, nella categoria “Primi piatti slurp” e troverai qualcosa di goloso per cominciare e poi pian piano si passa a cose più semplici, ma la strada è già aperta. 🙂
Grazie di cuore per la risposta, vado subito a visionare i primi piatti slurp!!!!!
A presto Elisa
Ciao Dealma, la proverò senz’altro.
Ne approfitto per chiederti un chiarimento sulla cottura dei cereali integrali. Ho letto che tenerli in ammollo qualche ora con acqua e limone o acqua e aceto di mele elimina buona parte dell’acido fitico. Pare valga lo stesso per i legumi ma in questo caso la buccia indurisce in cottura.
Puoi darmi qualche consiglio? adopero molto sia i cereali sia i legumi e non vorrei commettere errori.
Mi sono avvicinata alla macrobiotica da qualche tempo in maniera “fai da te” e i tuoi consigli e le tue ricette sono preziosissime. Grazie!
Ciao Paola, non c’è da preoccuparsi troppo per l’acido fitico. Un ammollo normale di sola acqua è sufficiente. Tra l’altro stanno emergendo nuovi studi che parlano addirittura di utilità dell’acido fitico….che la natura la sappia più lunga di noi? 😉 Vai serena con l’ammollo normale.
Gentile Dealma,
questa ricetta è ottima! Al momento non ho la quinoa in casa … E se usassi il miglio? Stravolgerei la tua ricetta? Cosa mi consigli?
Un saluto
Beatrice
Ciao Beatrice, ma certo che puoi usare il miglio! Puoi usare tutti i cereali che preferisci. Spesso le mie ricette sono “canovacci” da usare per avere l’ispirazione e modificare in base ai propri gusti e…alla propria dispensa. 🙂
Interessante l’idea di farcire le verdure con i cereali. Poi in vista della primavera/estate (finirà la pioggia?) sarà proprio utile. Grazie