Se hai partecipato a pranzi luculliani durante le feste o hai ecceduto con colombe e uova di cioccolato, è ora di rimettersi in forma e aiutare il corpo a smaltire gli squilibri, gli eccessi, il ristagno e l’infiammazione, che cibi troppo ricchi possono produrre.
Complice anche la sedentarietà, perchè spesso durante le feste si eccede anche nel riposo…. 😉
Spesso nei giorni successivi ai vari pranzi troppo ricchi, ci si ritrova anche con mal di testa, reflusso, bruciore di stomaco, stitichezza o al contrario diarrea, tutti sintomi legati proprio agli eccessi.
Possiamo utilizzare il cibo come “cura” per riportare ordine e alleviare questi disturbi passeggeri.
Ecco i miei consigli a tavola per aiutare il corpo a recuperare velocemente:
1 – Semplifica i pasti per qualche giorno, riducendo anche le quantità.
2 – Inserisci cibi particolarmente utili per stimolare il corpo ad eliminare, ma anche per lavorare sul ristagno e l’infiammazione: riso integrale, fungo shitake, alghe marine (kombu, wakame e nori in particolare), rape (daikon, ravanello, rapa), zenzero.
Le alghe sono davvero preziose per disintossicare e disinfiammare.
Qui trovi un approfondimento su come usarle in cucina e sulle loro proprietà.
3 – Apri i pasti con la mitica zuppa di miso, un grande aiuto per tutto il tubo digerente, in particolare per l’intestino, ma è anche alcalinizzante e disintossicante.
Trovi qui la ricetta, a cui aggiungerei un fungo shitake per aiutare il fegato.
La zuppa di miso si può conservare in frigo anche 3 giorni, quindi basterà riscaldarla al momento.
4 – Evita per qualche giorno (se normalmente li mangi) i latticini, la carne, lo zucchero e i prodotti da forno.
5 – Se hai voglia di dolce, prepara dei dolcetti leggeri a base di agar agar, ad esempio budini, mousse.
6 – Consuma per qualche giorno, al di fuori dei pasti, un brodo “disintossicante” con ingredienti “strategici” per aiutare il corpo ad eliminare.
Prepara il brodo “disintossicante”
- 5 cm di alga kombu dell’Atlantico
- 1 fungo shitake
- 1 pezzetto di daikon fresco oppure di rapa o ravanello
- foglie verdi (quelle che trovi, ad esempio del cavolo nero, dell’insalata, del broccolo, la parte verde del porro o del cipollotto, catalogna, ecc.)
- radice di zenzero
- 400-500 ml di acqua
- qualche goccia di shoyu o tamari (salsa di soia)
Metti l’acqua sul fuoco.
Aggiungi l’alga kombu, lo shitake e il daikon fresco sbucciato e tagliato a pezzetti.
Porta a bollore e cuoci 20 minuti.
Gli ultimi minuti di cottura aggiungi le foglie verdi a pezzetti.
A fine cottura grattugia un pezzetto di radice fresca di zenzero e spremi la polpa ottenuta per estrarne il succo.
Aggiungi al brodo qualche goccia di succo di zenzero, a piacere.
Aggiungi anche qualche goccia di shoyu o tamari per salare.
Questo brodo si conserva in frigorifero per un paio di giorni, quindi puoi berlo anche il giorno seguente riscaldandolo.
Consigli generali per i pasti
In generale, è utile creare spesso dei pasti con i cereali in chicco integrali o semi integrali masticati bene, conditi con verdure spadellate, a cui aggiungere anche una piccola quota di legume.
Se non sei abituato ai cereali integrali o hai infiammazione intestinale, usa i cereali semi integrali, come il riso semi integrale, o il miglio, ad esempio.
Se non sei abituato ai legumi o hai infiammazione intestinale, usa il tofu e piccole quantità di legumi decorticati, come le lenticchie decorticate ad esempio.
I legumi si prestano per essere trasformarli in ricette molto piacevoli come hummus, sformati, dahl.
Oltre alle verdure preparate per condire il cereale, prepara anche altre verdure: cotte, crude, pressate, fermentate.
Tutte le verdure vanno benissimo, in particolare quelle di stagione.
Usale cotte e crude e se il crudo ti disturba lo stomaco o l’intestino, prova le verdure pressate.
A fine pasto è molto utile una forchettata di verdure fermentate in salamoia (dette anche “insalatini”), per aiutare la flora batterica intestinale.
Puoi prepararle in casa (qui la ricetta) oppure comprarle, ma controlla che non siano pastorizzate, altrimenti non potrai beneficiare dei batteri lattici.
Se non le trovi nei negozi del naturale, puoi comprarle qui, con questo codice sconto VIVIFRA15.
Se hai degli strascichi con sintomi fastidiosi, ci sono dei rimedi macrobiotici che possono dare una mano:
Mal di testa alla fronte o alle tempie/occhi: bevanda ume-sho-kuzu (Qui la ricetta)
Reflusso: bevanda ume-sho-kuzu (Qui la ricetta)
Stitichezza: bevanda di agar agar. La ricetta è all’interno di questo articolo.
Diarrea: bevanda ume-sho-kuzu (Qui la ricetta)
Intensa voglia di dolce: Frutta cotta con kuzu
Per approfondire il problema della voglia di dolce dopo le feste (ma anche in generale), trovi tante altre info in questo mio articolo.
L’importanza dell’attività fisica
Il movimento è essenziale per “muovere” il corpo all’interno e ridurre il ristagno.
Non dobbiamo pensare all’attività fisica come ad un semplice “brucia calorie”, ma come un vero e proprio strumento di salute e benessere.
L’attività fisica avrà degli effetti positivi anche sull’umore, che di solito, con gli eccessi alimentari e in particolare lo zucchero, peggiora…
Dopo giornate di pasti particolarmente abbondanti e ricchi è essenziale muoversi!
Altre attività utili:
Frizioni della pelle: smuovono, tolgono ristagno, riattivano, rivitalizzano. Si fanno con acqua calda e un panno morbido di cotone o di spugna. Si friziona tutto il corpo, ovunque si riesce ad arrivare. Si possono fare anche sotto la doccia.
Pediluvio allo zenzero: aiuta ad alleggerire il fegato e a togliere ristagno addominale. Si scalda l’acqua e si aggiunge del succo di zenzero (si prepara grattugiando un pezzo di radice di zenzero fresca e strizzando tra le dita la polpa ottenuta, in modo da estrarre il succo). Si immergono i piedi, facendo in modo che anche le caviglie siano nell’acqua. Dopo una decina di minuti si asciugano i piedi frizionando bene, soprattutto le dita.
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Questi sono consigli generali, relativi a disturbi passeggeri causati dagli eccessi dei pasti delle feste.
Se hai disturbi cronici o malattie vere e proprie, devi consultare il medico.
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